🦠🇮🇹 Natale si avvicina, ma tra oggi e domani sarà un giorno triste.

I decessi ufficiali della seconda ondata di #COVID19 in Italia supereranno quelli della prima.

In una lunga inchiesta su @Corriere (con dati @ispionline) cerchiamo di fare il punto su perché sia andata così.
Le zone rosse sono molto efficaci, ma il ritardo accumulato è stato quasi un mese.

Il 13 ottobre, @istsupsan scriveva: «Si assiste a una accelerazione dell’epidemia ormai entrata in una fase acuta, che rischia di raggiungere i valori critici nel prossimo mese».

Così è stato.
Il primo #DPCM che ha un (lento) effetto sulla limitazione degli spostamenti è del 24 ottobre.
Ma per vedere le zone colorate in Italia si dovrà attendere il 6 novembre. Quasi quattro settimane dopo il report dell'@istsupsan.
Come vi racconto da diverse settimane, la #zonarossa è stata altamente efficace nel contenere la diffusione del contagio.

E tutti gli indici sembrano puntare verso un impatto economico nettamente inferiore rispetto al lockdown generalizzato di marzo.
Il prezzo che abbiamo pagato, e stiamo pagando, si spiega con il ritardo di misure che sembrano comunque molto efficaci.

I ricoveri totali hanno superato quelli della prima ondata.
Le terapie intensive hanno sfiorato i numeri di marzo, e oggi restano alte per molto più tempo.
All'inizio sembra che fossimo più bravi a proteggere gli anziani.

In realtà, il virus stava facendo il suo lavoro (più lento rispetto a marzo, grazie a mascherine e comportamenti): risalire dai giovani verso gli anziani.

E così la letalità di #COVID19 è tornata a salire.
La conclusione è estremamente chiara:

"Sapevamo a cosa saremmo andati incontro, tutti i modelli e le simulazioni puntavano nella stessa direzione. Un’estate intera, per prepararci. Ma la fase de «L’Italia non si ferma» è durata molto più a lungo".
Su "l'Italia non si ferma", il pezzo chiude così:

"Allora furono due settimane, dal 23 febbraio al 9 marzo. Questa volta, tra i tira e molla di governo e Regioni, tatticismi e pressioni varie, ci sono voluti due mesi. La lezione di Alzano e Nembro non è servita a nulla".
Il mio articolo su @ispionline (senza paywall) lo potete trovare qui: ispionline.it/it/pubblicazio…

Quello di @Corriere, invece, è qui: corriere.it/cronache/20_di…

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11 Dec
🇪🇺🦠 #COVID19, cos'è andato storto?

Tra i grandi paesi europei, nel corso della prima ondata le curve si confondevano. Molti avevano fatto peggio di noi.

Oggi l'Italia svetta.
In negativo.

Anticipato da @Corriere, un mio studio riflette su cosa non ha funzionato.

Un thread.
🇪🇺🦠 Cosa scopriamo? Qualcosa di nuovo, e qualcosa che sappiamo da tempo.

Primo, se si agisce prima si riapre anche prima, con meno morti alle spalle.
E questo lo sapevamo da tempo, sin dagli studi sulla prima ondata (come questo: medrxiv.org/content/10.110…).
🇪🇺🦠 Secondo, e molto importante: non serve un lockdown nazionale per contenere le infezioni. Bastano le zone rosse.

Per capirlo basta osservare quel che è successo in Italia (a sinistra) e nel Regno Unito (a destra) nel corso delle due ondate.
Read 6 tweets
9 Dec
🦠🇮🇹 #COVID19 in Italia: scavalcato il picco, cominciamo a guardarci indietro.

Se usiamo i casi plausibili, e non quelli ufficiali, possiamo confrontare le due ondate.

Com'è andata? Non bene.

Un thread.

#COVID #COVIDSecondWave Image
🦠🇮🇹 Prima, una buona notizia.

In seconda ondata, l'accelerazione dei nuovi casi settimanali è stata molto più lenta rispetto a marzo.

Non solo all'inizio, ma anche durante le fasi più gravi.
Dunque (probabilmente) non solo grazie all'estate, ma anche per distanziamento e DPI. Image
🇮🇹🦠 Secondo notizia, bruttina: rallentamento e decrescita della curva dei nuovi casi plausibili oggi sono ben più lenti rispetto a marzo.

Non lentissimi.
Ma se appaiamo le ondate sulla settimana di decelerazione (0 nel grafico), si vede subito quanto stia andando peggio, oggi. Image
Read 9 tweets
18 Nov
🇮🇹🦠 #Covid_19. Oggi @Corriere ospita forse l'articolo peggiore pubblicato da un grande giornale negli ultimi mesi.
Si usa il tasso di letalità apparente, che come sapete non significa nulla, per sostenere che in Italia il virus sia "più cattivo" che altrove.

Terribile.
Per capirci: in Italia il virus *è* più cattivo che altrove.
Siamo secondi al mondo per rischio di morte, subito dopo il Giappone e poco sopra a Grecia, Portogallo e Germania.

Ma è perché siamo vecchi.

Nei paesi africani il rischio di morte è di dieci volte inferiore.
Ovviamente il numero di decessi #Covid_19 è un'interazione tra il rischio di morte e la frequenza di contagio delle persone più a rischio.

E dipende anche dalla saturazione del sistema ospedaliero.

Basta confrontare Italia, Giappone e Germania; paesi con rischi quasi identici.
Read 4 tweets
17 Nov
🇮🇹🦠 #Covid in Italia: buone notizie!

Finalmente posso dirlo con ragionevole certezza: la progressione epidemica in Italia ha cominciato a rallentare a fine ottobre.

A novembre il tracciamento non dà segni del crollo che paventavamo. Anzi.

Thread.
La linea blu dei casi plausibili comincia a rallentare più o meno in corrispondenza di quella arancione dei casi ufficiali.

Con 620.000 casi nuovi ogni settimana la situazione non è certo rosea. Ma avrebbe potuto andare (molto) peggio.
Come mostra questo grafico, dopo il crollo iniziale del sistema di tracciamento fatto registrare a fine settembre, a ottobre il sistema ha tenuto e anzi si è progressivamente ripreso.
Read 6 tweets
31 Oct
🦠Anche se farei volentieri a meno della sua parte polemica, vi invito a leggere questo bel thread di Luca Ferretti che mette in luce molte delle criticità e fragilità della proposta di isolamento selettivo.

Ma alcuni argomenti sono tirati per i capelli.

Un thread.
Primo, il rischio zero non esiste.
Anche durante il lockdown di marzo-aprile si poteva uscire a comprare l'essenziale.

L'esempio del virus che entra persino nei conventi è chiara aneddotica, e lo stesso Luca sa benissimo che tutte le NPI si basano su probabilità, non certezze.
Secondo, isolamento selettivo NON significa confinamento collettivo.
Di nuovo, l'esempio del virus che entra in convento, tra le suore di clausura sembra aver indotto alcuni a pensare che isolare significhi concentrare.

L'esatto opposto di ciò che scrivo.
Read 13 tweets
30 Oct
🇮🇹🦠 #COVID19: anticipato da @repubblica, tra poche ore uscirà un nostro studio @ispionline che discute una strategia (a ragione) molto controversa.

Mi riferisco ai lockdown selettivi della popolazione anziana.

Parlarvene mi sembra il minimo.

Un thread.
Ma prima: la nostra proposta NON assomiglia alla famosa #GreatBarringtonDeclaration, in cui si ipotizza di isolare gli anziani lasciando il virus libero di circolare nella popolazione giovane.

La nostra è un'ipotesi di scenario peggiore, PRE-lockdown.

Non è un liberi tutti.
Inoltre, la nostra proposta NON prevede di raccogliere le persone anziane in certi luoghi, per es. i "Covid hotel", a scopo di isolamento.

A parte l'infattibilità logistica, sarebbe illogico: gli hotel diventerebbero luoghi in cui un singolo ingresso virale farebbe una strage.
Read 17 tweets

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