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Nicola Melloni

10 Jul, 8 tweets, 4 min read

#ItsComingHome. Piccola digressione calcistica. Non ci sono dubbi che il calcio sia nato nelle isole Britanniche nel XIX secolo, soprattutto nel Nord dell'Inghilterra ed in particolare tra membri della working class. 1/
britannica.com/sports/footbal…

@Footymac

L'influenza inglese d'altronde si è sentita anche nello sviluppo del calcio in Italia. Come scritto nel libro "Calcio" di @Footymac il primo club italiano fu il Genoa Cricket (!!) and Football Club, creato nel 1893 da personale consolare inglese e non aperto agli italiani. 2/

E fino al 1909 la FIGC era in realtà la Federazione Italiana Football. Nessuno discute dunque l'importanza dell'Inghilterra nella creazione e sviluppo del calcio. Basta per definirla "home"/casa? It's the place where you come from, but is it the place where you belong? 3/

Decisamente no. L'Inghilterra non partecipò ai primi 3 mondiali, e alla sua prima partecipazione, nel 1950, fu battuta dagli Stati Uniti!! Il calcio inglese per qualche inspiegabile motivo rimaneva il benchmark contro cui confrontarsi. 4/

Lo fece la Grande Ungheria che nel 1953 vinse 6-3 a #wembley e 7-1 a Budapest. Il momento del riscatto si fece attendere fino ai mondiali del '66 (at home!) vinti con un gol fantasma di Hurst nel supplementare.

Da allora, tanta prosopopea e nessuna finale, fino a domani. I bambini del mondo ricordano #Maradona (in Inghilterra con meno amore...) e #Pele, pensano al Brasile cinque volte campione del mondo come la patria del calcio; 5/

In Europa si pensa alla Germania, finalista in 4 edizioni su 5 tra il '74 ed il '90 o la nostra #Italia, che pure scontando un quindicennio di vacche magrissime, ha collezionato 7 finali tra Europei e Mondiali dal 1966 in avanti. Domani sarà l'ottava. 6/

Quindi speriamo davvero che #footballscominghome, tomorrow. To the place, it belongs. #ItsComingRome 8-fine.

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Nicola Melloni

@NicolaMelloni

12 Jul

@GenCar5

Solidarietà senza riserve a @GenCar5 e @tomasomontanari, vittime di un articolo vomitevole de @Linkiesta a firma @sciltian. linkiesta.it/blog/2021/07/g…
Si estrapolano tweet fuori contesto, si rigirano ad arte frasi per gridare al mostro.

La realtà è ovviamente l'opposto. Si mettono alla gogna due persone perbene, le si indica all'odio della bestiolina renziana ("impiccagione per i catti maestri"), colpevoli solo di essere in disaccordo con gli interessi dei propri padroni.

Nel totale squallore si riesce anche ad avvicinare il nome di Carotenuto a quello di Traini, si fa la morale sugli hashtag, si censura la "character assassination" contro Renzi, dimenticando che è, nel caso, la cifra del renzismo.

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Nicola Melloni

@NicolaMelloni

4 Mar

Crisi #PD e dimissioni di #zingaretti. Parliamo di #Bonaccini, l'uomo che piace ai poteri forti, che gode di ottima stampa, che cinguetta con Salvini e Zaia, che ha sempre polemizzato con #Conte. Durante la pandemia, dove l' #EmiliaRomagna e' stata seconda solo alla Lombardia 1n

per numero di morti e gestione "approssimativa" dell'emergenza, #bonaccini si e' distinto per voler tenere aperte le discoteche e aprire stadi e palazzi dello sport (i casi erano bassi, chi ci crede alla seconda ondata?); ultimamente, avendo imparato poco dagli sbagli 2n

ha chiesto che si aprissero i ristoranti (i casi erano in calo, chi ci crede alla terza ondata?). Non proprio l'esempio di un fact-based approach alla crisi, quanto piuttosto facendo il verso ai vari populisti, da #renzi a #salvini, che volevano aprire tutto 3n

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Nicola Melloni

@NicolaMelloni

3 Mar

A parte la Frucci c'e' qualche altro fenomeno che ha gia' strumentalizzato i bossoli per tacitare chi chiede che #renzi spieghi il suo asservimento ai dittatori sanguinari?

@serpanama1

grazie a @serpanama1 abbiamo gia' una prima aggiunta, il grande Gianni. Come dargli torto d'altronde? Quasi che a seguire sti discorsi si potrebbe incolpare chi appoggia i satrapi dei prossimi giornalisti fatti a pezzi?

@Marco_Bello1

e grazie a @Marco_Bello1 aggiungiamo anche Velardi, anche se in versione piu' ermetica. "invidia sociale" in che senso?

https://twitter.com/claudiovelardi/status/1367200419487842312?s=20

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Nicola Melloni

@NicolaMelloni

3 Jan

@gloquenzi

@gloquenzi @GioB1974 glielo spiego io quale e' il problema: l'articolo NON e' per nulla argomentato. Se si parla di aumenti, bisognerebbe per esempio dire quando era stato fatto l'ultimo contratto, se no non ha molto senso. Se si parla di privilegi, bisogna ad esempio fare raffronti su come viene

@gloquenzi

@gloquenzi @GioB1974 pagata la PA rispetto agli altri paesi europei. Se i lavoratori nel privato pagano la crisi di piu', che e' vero, la discussione nel resto del mondo, e non nelle pubblicazioni provinciali e ideologiche nostrane, e' su come compensare meglio quelli che piu' han perso, non, invece

@gloquenzi

@gloquenzi @GioB1974 tagliare ad altri - per altro, qls economista pure mainstream, magari fuori dal circoletto di IBL, le dira' che in tempi di crisi tagliare e' stupido e controproducente. Quei piccoli risparmi di cui si parla - il che per altro e' anche falso - potrebbero portare a maggiori spese

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Nicola Melloni

@NicolaMelloni

27 Sep 20

In Italia c'e' un dibattito sterile su #statali, #redditodicittadinanza e costi della crisi. Il dibattito e' sterile e provinciale, fatto per ragioni puramente ideologiche che non tiene in conto dei fatti empirici e tantomeno del dibattito, quello vero, sia sulla crisi che sul

capitalismo di inizio millennio. Tanto per dire, in USA e in Canada per far fronte al Covid e' stato istituito una #unemploymentinsurance (#UI) che da' a chiunque perda lavoro 500-600$ a settimana, un sussidio spesso piu' alto del salario perso.