Quando affermo che i #giornalisti in Italia si collocano (a differenza dei loro concittadini) per la stragrande maggioranza a #sinistra non lo dico basandosi su aneddotica, ma sul dataset "The Worlds of Journalism Study Network". Che raccontano i dati? Vediamoli (mini thread) (1)
Primo: la posizione ideologica media dei #giornalisti italiani su una scala da 0 (estrema sx) a 10 (estrema dx) è 3,6 (che guarda caso coincide grosso modo con quella del #PD). Ovvero la più a sinistra tra TUTTI i paesi inclusi nel dataset (2)
Alla destra del centro in Italia ci sono solo circa il 20% dei giornalisti. Secondo: gli unici fattori che appaiono associati alla posizione ideologica dei giornalisti italiani sono due (3)
1) il genere: le donne in media sono molto più a sinistra degli uomini (3,1 vs. 3,99); 2) essere un giornalista per testate nazionali vs. locali: i giornalisti nelle seconde sono infatti più moderati (anche se sempre alla sinistra del centro: 4,2) (4).
Ora, dato che c'è una relazione tra la la distanza ideologica percepita da un cittadino rispetto ai giornalisti, e la sua fiducia nella carta stampata (maggiore la prima, minore la seconda), questa in generale non è una bella notizia per i media. Fine. (5) tandfonline.com/doi/abs/10.108…
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Sui #sondaggi, sulle #pesature e sulle #ElezioniAmericane (mini-thread): da quando il tasso di risposta ai sondaggi è diventato risibile, la bontà di un sondaggio è fondamentalmente funzione della bontà dei sistemi di pesatura che adotta. Punto. Facciamo un esempio su USA (1/n)
Assumiamo che il tasso di risposta a un sondaggio sia uguale tra repubblicani e democratici, o che (stessa cosa) la probabilità di risposta ad un sondaggio se si è repubblicano vs. democratico sia nota con ragionevole certezza (assunzione non banale - ma diamola per buona) (2/n)
Ora tutto il dibattito su "i sondaggi sbagliano perché non considerano gli #shyvoters" (ovvero chi vota #Trump ma per effetto della spirale del silenzio non lo dice) è fallace nella misura in cui c'è una terza variabile (o un insieme di variabili) che predicono il voto bene (3/n)
My article "The spatial determinants of the prevalence of antielite rhetoric across parties" on print @WEPsocial. Under which conditions a party should decide to invest strategically in #populist rhetoric? It's the ideology stupid! Why that? Mini thread tandfonline.com/doi/full/10.10…
The intuition is straightforward: when parties are close to one another, praising one’s own policy position or criticizing that of the other party is tantamount to praising the other’s position and criticizing one’s own because the two positions are so similar.
Moreover, ideological convergence reduces voters’ ability to distinguish among parties. Thus, a higher degree of ideological party similarity incentivizes parties to find a non-policy way to differentiate themselves in the eyes of the electorate.
Mio modesto parere su #Crisidigoverno (thread): 1) #Salvini ha chiamato la crisi quando era razionale per lui farla, aspettandosi una coincidenza di interessi con #Zingaretti per elezioni a breve (maggiore controllo sul #PD e sorpasso su #M5S)
La mossa di #Renzi ha sparigliato le carte forzando Zingaretti in un angolo ad ingoiare il rospo (con un po’ di salsa agro dolce del “governo politico”) e allo stesso modo mettendo in crisi la strategia di Salvini, che però ha una opzione b) sul tavolo. Ovvero...
Ovvero: non votare la sfiducia al governo #Conte in cui fino a prova contraria ancora lui siede e il giorno dopo votare la riduzione dei parlamentari per andare al voto “subito dopo” (dove il “subito dopo” potrebbe anche essere tra 6-9 mesi “subito dopo” l’ok finale su riforma)
Lungo thread su #fakenews e politica. Preambolo: le fake news ci sono sempre state (si chiamavano propaganda) ma con l'avvento dei social si sono moltiplicate per via decentrata. Le persone le leggono? Spesso sì. Sono un problema? Generalmente è meglio non averle che averle. Ma..
..la vera questione su cui si dibatte in politica è: le #fakenews sono in grado di influenzare il voto fino a spingere l'elettore A che sarebbe pronto a votare X (pre fakenews) a votare per non X (post fakenews)? E attraverso ciò, sono quindi in grado di influenzare una elezione?
Ci sono ragioni teoriche per essere cauti a riguardo. Primo: la teoria sul comportamento elettorale sottolinea fattori strutturali del voto stesso (sociali, culturali, ideologici di prossimità ad un partito) non così facilmente modificabili