#Conte: "#Spesemilitari? Ve lo dico io che sono stato presidente del Consiglio: due terzi dei Paesi non rispettano impegno del 2024, perché avremmo dovuto rispettarlo noi?".
#Conte: "Dovete smetterla di accusarci di volere #crisidigoverno. Lo dico anche ai commentatori!".
Lo vedo molto alterato.
#Conte: "#Draghi ha detto che il 2024 non è un dogma. Se può essere discusso allora dico, discutiamolo coinvolgendo i cittadini. Qual è una curva adeguata? Spiegateci perché il 2028!".
#Conte: "Ci è parsa insidiosa questa corsa al riarmo. Lo ha fatto la Germania che aveva un tabù dopo la Seconda Guerra Mondiale. Lo hanno fatto gli USA, Biden ha annunciato 800 miliardi...800 milioni di euro".
Sono 800 milioni di dollari e di aiuti militari all'#Ucraina.
#Conte: "Con #Draghi ho parlato un'ora e mezza: da lui non ho avuto risposte su questioni economiche e finanziarie, è tutto rinviato al dopo!".
#Conte su Instagram, parlando delle forze armate, confonde nation building con capacity building. Veramente nervoso e poco lucido. Non ricordo di averlo mai visto così. La conferenza di #Draghi gli ha fatto male.
#Conte ancora: "Non accetto che ci dicano che vogliamo fare cadere il governo. Noi abbiamo piena dignità rispetto alle altre forze politiche! Che stia bene o che stia male a qualcuno!"
#Conte: "#Pd? Io pretendo rispetto e dignità. Io non posso accettare che noi saremmo degli irresponsabili e degli inaffidabili. Non è che noi siamo la succursale di un'altra forza politica. Non siamo succedanei a nessuno!".
#Conte: "Se ragionate così allora non ci conosciamo! Vuol dire non sapere che noi siamo nati il 4 ottobre. Cos'è il 4 ottobre? La festa di San Francesco!".
#Conte: "Dobbiamo migliorare il processo di messa a terra delle risorse del #PNRR".
Ribadisco per i lettori: è Conte che parla. Sì, lui.
#Conte: "Faccio un appello alle altre forze politiche: perché anziché entrare in questo vortice internazionale di riarmo non approviamo il salario minimo?".
#Conte: "Io non sono un oppositore del governo. Il mio contributo è critico ma costruttivo. Vogliono costringerci al silenzio. Hanno sbagliato di grosso: non ci silenzieranno mai!".
#Conte: "Io ho fatto 5 scostamenti di bilancio. Gli economisti classici, i soloni, ci criticano. Noi non permetteremo mai il ritorno all'austerità!".
#Conte: "I giornali sono pieni di pagine sulla guerra: stiamo diventando esperti di armamenti, di missili balistici, e ci stiamo dimenticando di transizione energetica, digitale, povertà e giustizia sociale".
#Conte: "Un esponente di Fratelli d'Italia ha chiesto di togliere risorse al Reddito di Cittadinanza e destinarle alle #spesemilitari. Io non ho ancora sentito renzi, ma mi aspetto da un momento all'altro che intervenga anche lui con questa genialata!".
#Conte: "Io filo-putiniano. Vi risulta mai che io abbia fatto un atto contrario all'interesse nazionale e favorevole alla #Russia? Perché si approfitta di avere delle buone entrature nei mass-media per scrivere delle fandonie?".
Termina una diretta Instagram epocale di Giuseppe #Conte. C'è bisogno di unire i puntini perché questo pomeriggio l'avvocato ha dato chiari segnali di nervosismo. A tra non molto con un apposito articolo!
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Conferenza stampa #Draghi alla Stampa Estera. Seguirò le sue dichiarazioni. 👇
#Draghi apre il suo intervento ricordando Franco #Venturini del Corriere della Sera, morto oggi.
#Draghi: "Con #Putin non ci sentivamo da prima della guerra. Gli ho detto: la chiamo perché voglio parlare di pace. Lui ha acconsentito: 'Certo, parliamo di pace'. Allora ho chiesto se è previsto un cessate il fuoco, anche breve. Le condizioni non sono mature, però (segue)
Circa un'ora di telefonata fra #Draghi e #Putin. Secondo il #Cremlino, il presidente russo ha informato il premier sui progressi dei #negoziati ad Istanbul fornendo "chiarimenti" sul pagamento del gas in rubli. Attendiamo la versione di Palazzo Chigi.
"Il Presidente del Consiglio, Mario #Draghi ha avuto oggi una telefonata con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir #Putin. Al centro del colloquio l’andamento del negoziato tra la #Russia e l'#Ucraina e i suoi ultimi sviluppi". (segue)
Il Presidente #Draghi ha sottolineato l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale. Il Presidente Draghi ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace (segue)
La macchina comunicativa #M5s tiene a sottolineare che nell'incontro di oggi (ore 17:30 a P. Chigi) fra #Draghi e #Conte si parlerà di #spesemilitari. Si tratta di una "carezza" nei confronti della base pentastellata, convinta di aver votato (segue)
un leader senza macchia e senza paura, pronto a fare le barricate per garantire la pace in Italia, in Europa e nel globo (come se contasse).
Una cosa è senza dubbio vera: il dossier #aumentospesemilitari sarà quello principale, ma l'incontro #Draghi-#Conte è (segue)
importante soprattutto per un'altra ragione. La svelo nell'articolo, che è solo per gli abbonati, dunque agli altri do un indizio (e poi mi taccio): occhio alle tempistiche..👇 dangelodario.it/2022/03/29/fla…
Per differenza d'età #Draghi e #Zelensky potrebbero essere padre e figlio. Ma la forte intesa creatasi in queste settimane si basa più semplicemente sul dramma vissuto da un capo di Stato e sulla sua perfetta comprensione da parte di un importante primo ministro straniero.(segue)
Dopo un'iniziale diffidenza nei confronti di #Draghi, complice il cortocircuito della traduzione non contestualizzata di un intervento del premier italiano in Parlamento ("Sposterò la guerra per parlare con lui"), #Zelensky ha imparato a fidarsi del premier. (segue)
È dopo aver verificato che Roma con l'#Ucraina non bluffa, che il leader di #Kiev ha iniziato ad elogiare #Draghi e l'🇮🇹 in ogni consesso. Ieri ha scritto un emblematico "il popolo 🇺🇦 non dimenticherà" l'aiuto 🇮🇹. Quello dedicato a #Draghi è stato (segue)
Nel durissimo intervento di questa notte al Consiglio Europeo, #Zelensky ha citato uno ad uno i 27 Paesi UE. Non c'erano i voti in pagella, ma è come se il presidente ucraino avesse dato il suo giudizio in rapporto al sostegno fornito dai vari Stati all'#Ucraina. L'Italia (segue)
ha avuto finalmente prova di cosa significhi essere guidata da un leader come Mario #Draghi. Se #Zelensky, rivolgendosi a #Macron, ha usato il tempo futuro per dirsi certo che "la #Francia sarà con noi", se ha bacchettato apertamente la #Germania, verso l'Italia ha invece (segue)
pronunciato un netto "#Italia, grazie per il tuo supporto!". Sono parole di cui andare fieri, perché non erano scontate, vista la nostra forte dipendenza da Mosca. Nessuno, però, poteva attendersi parole tanto dure nei confronti dell'#Ungheria di Viktor #Orbán. (segue)
Non tutte le ciambelle escono col buco. #HunterBiden ne è la prova. Il figlio del presidente #Biden è da sempre considerato la "pecora nera" della famiglia. Una carriera non all'altezza del padre e del fratello #Beau, morto di tumore al cervello, e sopratutto la tendenza (segue)
a stare lontano dai guai, lo hanno reso negli anni un tallone d'Achille del leader Dem. Dalla volta in cui venne trovato positivo ad un test della cocaina al suo ruolo poco chiaro in una società petrolifera ucraina: spesso e volentieri papà #Biden ha dovuto difenderlo. (segue)
#Trump puntò su questa debolezza anche in un dibattito presidenziale nel 2020. #Biden respinse gli attacchi: "Mio figlio ha avuto problemi di droga come molte persone nelle vostre case. Li ha risolti. Sono fiero di mio figlio".