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DIARIO DI GUERRA (GIORNO 71): IL TRADITORE DELLA AZOVSTAL. E PUTIN TESTA I MISSILI NUCLEARI
I russi sono dentro. Penetrati nella fortezza ritenuta inviolabile. Intenti a muoversi fra i cunicoli della #Azovstal, città nella città, ultimo riparo della resistenza a #Mariupol.
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Sì, ma come? Probabilmente grazie ad un traditore: non un soldato, ma un dipendente della struttura, "forse una specie di elettricista", giura Anton Geraschenko, consulente del ministro dell'Interno ucraino, che avrebbe mostrato ai russi i tunnel che conducono sottoterra.
3/10 #Azovstal divenuta in queste ore il più grande obiettivo alla portata di Mosca. Prendere l'acciaieria. E il 9 maggio, nel giorno della grande celebrazione, dichiarare il controllo totale di #Mariupol. O di quel che resta di una città distrutta, dove ai residenti rimasti
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viene offerto il seguente quotidiano ricatto: sgombrare le strade dalle macerie in cambio di cibo.
Tutto in funzione del V-Day, quando il Cremlino farà sfoggio di grandezza, mostrando al popolo russo i roboanti (e immaginari) successi ottenuti in #Ucraina.
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Non a caso, nelle ultime ore, in quel di #Mariupol sono arrivati i vertici della propaganda: da #Solovyov a #Kiriyenko, fresco di nomina da #Putin come "curatore" del #Donbass. Immaginate se l'avesse nominato distruttore.
Stanno preparando nei dettagli la messinscena.
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Segnali inquietanti arrivano invece da #Kaliningrad, enclave russa incastonata fra #Polonia e #Lituania, dove il ministero della Difesa 🇷🇺 afferma di aver coinvolto oltre 100 militari nella simulazione di attacchi singoli e multipli con missili balistici nucleari Iskander.
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Evidente strategia della tensione da parte russa, guerra di logoramento psicologica tesa ad ottenere un arretramento degli aiuti occidentali e 🇺🇸 in particolare. #Usa che nel frattempo, fa sapere la #Svezia, hanno fornito a Stoccolma garanzie di sostegno in caso di attacco
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durante il periodo di transizione fra la richiesta di adesione e l'ingresso effettivo nella #NATO. Assicurazione che fa il paio con quella comunicata ieri dal segretario della Difesa britannico, Ben #Wallace, alla #Finlandia.
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Chiaro messaggio a Mosca, perché non ceda alla tentazione di estendere il conflitto che rischierebbe, allora sì, di diventare mondiale e nucleare.
Qui l'articolo completo con informazioni aggiuntive rispetto al thread.
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DIARIO DI GUERRA (GIORNO 72): DRAGHI IGNORA CONTE, E LA CASA BIANCA APPLAUDE
Mario #Draghi andrà avanti per la sua strada, per quella che giudica essere la strada dell'Italia. Non cederà ai desiderata di Giuseppe #Conte, non si smarcherà dagli Stati Uniti come
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richiesto dall'avvocato.
Al contrario: a #Biden dirà che l'Italia continuerà a fare la sua parte nel sostegno all'#Ucraina, ovviamente rendendosi disponibile qualora #Putin - si badi bene, Putin - si convincesse che è arrivata l'ora di negoziare la pace sul serio.
3/15 #Draghi sa che il solo pronunciare la frase "vogliamo la pace" presterà il fianco a #Conte e alla sua brigata. Un attimo dopo pioveranno sui social frasi del tipo: "Bene, ha fatto proprie le nostre richieste".
Poco importa: Draghi non ha interessi elettoriali, purtroppo.
È iniziato alla Camera un vertice del #centrodestra di governo: presenti segretari e capigruppo. Si lavora ad un testo che recepisca le modifiche tecniche chieste su Delega Fiscale e Catasto.
"Il centrodestra di governo ha lavorato ad una proposta tecnica che consentirà di recepire le modifiche su Delega Fiscale e Catasto richieste dai leader al Presidente del Consiglio. Con spirito di responsabilità nei confronti del Paese e del
2/3 governo, ma con assoluta fermezza nel contrastare ogni possibile forma di patrimoniale e aumento delle tasse sulla casa, lavoriamo per migliorare un provvedimento utile agli italiani, rafforzando, tra l’altro, la parte
#Draghi: "Sono felice di ricevere a P. Chigi il primo ministro Fumio Kishida. Italia e Giappone sono uniti da un'alleanza solida e duratura".
#Draghi: "Sono passati 156 anni da quando i nostri Paesi firmarono il Trattato per una pace perpetua ed un'amicizia costante. Da allora questa amicizia è stata alimentata da collaborazioni in ogni campo. Anche specialmente in campi formali come il G7 e il G20".
#Renzi: "Se perfino #Lavrov, che veniva considerato una colomba, arriva a dire le cose deliranti che ha detto...è un ulteriore segno della gravità della situazione".
#Renzi: "Nessuno ha il coraggio di dirlo, ma Speranza, Conte e Letta facevano i tweet insieme sul Quirinale. Ma sullo sfondo c'era il tentativo dell'asse gialloverde".
#Renzi: "Amministrative? A #Genova c'è un'operazione politica molto seria: c'è #Bucci, che ha lavorato bene, che ha rimesso in piedi il Ponte. La sinistra si allea con chi diceva no alla Gronda. Da una parte c'è un civico competente, dall'altra ci sono i grillini".
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DIARIO DI GUERRA (GIORNO 70): VOCI DI COLPO DI STATO IN RUSSIA. E ZELENSKY RIVUOLE LA CRIMEA
Voci incontrollate si diffondono a Mosca e dintorni: vertici dei servizi segreti russi sarebbero intenzionati a destituire Vladimir #Putin con un colpo di stato e a porre fine alla
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guerra in #Ucraina, giudicandola un tragico errore strategico.
"Molto preoccupato": così viene descritto #Putin dalle fonti occidentali che corroborano questo scenario; impegnato a rafforzare le misure di sicurezza dentro e fuori il Cremlino.
3/10
Quanto vi sia di vero è impossibile dire. La storia recente dice che è più facile si tratti di wishful thinking occidentale.
Ben più concreto è quanto accade sul campo di battaglia, dove una significativa controffensiva 🇺🇦 ha spinto le forze 🇷🇺circa 40 km a est di #Kharkiv.
Mario #Draghi sta per parlare al Parlamento UE. Riporterò i passaggi più importanti del suo intervento.👇
#Draghi: "Sono davvero felice di esser qui, nel cuore, nella culla della democrazia europea. Voglio prima di tutto rendere omaggio alla memoria di #DavidSassoli, che ha presieduto il Parlamento Europeo in anni difficilissimi".
Applauso dell'Aula.
#Draghi: "#Sassoli non ha mai smesso di lavorare a quello che definì nel suo ultimo discorso al Consiglio Europeo 'un nuovo progetto di speranza, per un'Europa che innova, che protegge, che illumina'. Questa visione di Europa è oggi più necessaria che mai".