Quando leggo certi titoli/notizie sulla stampa italiana mi sorgono vari dubbi. Mi domando se la distorsione dei fatti, delle dichiarazioni, sia deliberata o se sia semplicemente dovuta all'incompetenza? Un thread 🧵 della notte su un fatto di giornata su cui ho riflettuto👇
Una cosa però è certa, non è la prima volta quando si tratta dell'#Ucraina. Allora mi chiedo se circa questo argomento non ci sia l'obiettivo di delegittimare il più possibile, la NATO, il Pres. #Zelensky e tutto ciò che riguarda gli ucraini per favorire una certa narrazione?
Sì, perché quando ti imbatti in questi titoli e ti poni alcune domande, come ho scritto, alla luce del livello del dibattito pubblico negli ultimi 74 giorni, le due possibilità rimanenti sono queste: inettitudine o malafede. A voi la scelta.
E le possibilità sono soltanto queste perché siamo nel 2022, abbiamo tutti gli strumenti a disposizione: siamo iper-connessi. Quindi, mi chiedo: è possibile che nessuno è andato a leggersi l'intervista di @welt al Segretario della #Nato in prima persona? Eppure sono giornalisti.
Ma non solo, anche personaggi pubblici, politici, di una certa fama. Però cosa ha detto esattamente il segretario della #NATO, #Stoltenberg:
«Nato-Mitglieder werden niemals die illegale Annexion der Krim akzeptieren.
Wir waren auch immer gegen die russische Kontrolle von Teilen der der Donbass-Region in der Ostukraine.» e anche: «Wir werden die Ukraine so lange unterstützen, wie Präsident Putin diesen Krieg fortführt.
Letztlich müssen aber die ukrainische Regierung und das ukrainische Volk souverän entscheiden, wie eine Friedenslösung aussehen kann. Das können wir nicht tun.» E cioè: «I membri della Nato non accetteranno mai l'annessione illegale della Crimea.
Siamo sempre stati anche contro il controllo russo di parti della regione del Donbass nell'Ucraina orientale.» Vi lascio qui il link dell'articolo - welt.de/politik/auslan…. Non ha fatto altro che ribadire la posizione storica della #NATO rispetto alla questione in #Ucraina.
Inoltre, ha sottolineato che «il popolo ucraino devono decidere sovranamente quale può essere una soluzione per la pace». Non solo, non ha mai espresso il concetto nel titolo di @repubblica, ad esempio, tra altri: «avverte».
In verità, la #NATO, nella persona di #Stoltenberg: non solo riconosce la soggettività dell'#Ucraina, che il dibattito pubblico italiano cerca di cancellare, come #Putin, quando si arroga il potere di decidere per loro, ma è in linea con il Pres. #Zelensky.
Sì, perché un'altra distorsione è stata quella, da parte di vari media, di affermare che #Zelensky era pronto a cedere la #Crimea, in contrasto con la #NATO. Certo, perché se non ci mettiamo un bello screzio che gusto c'è?
Però bastava andare a guardare il video dell'intervista su Youtube, è disponibile nel canale di Chatham House. Vi lascio qui il link. Come potrete ascoltare #Zelensky non dice mai ciò che i nostri media hanno asserito.
Vi consiglio di guardare dal minuto 56:05 del video, se non volete guardarla tutta.
In quel momento l'intervistatore domanda a #Zelensky, riporto qui testuali parole: «What is the minimum that you, the Ukrainian people, that you the Ukrainian President on their behalf, could accept in a peace deal with Russia?
Could you accept a return to where things were on the February 23rd?» E #Zelensky gli risponde: «Before we stop the war, the minimum for us is to start talking… to stop the war between Russia and Ukraine, this step should be regaining the situation as of the 23rd of February.
You’re are right…they should withdrawal the tropes, in that situation we would be able to start discussing things normally.»
Capite il livello di distorsione dei discorsi? Sì, ma non capisco — anzi, non ne sono certo — a cui prodest?
Ai pacifisti anti-imperialisti (a cui piace solo l'imperialismo di #Putin) per avere un sasso da tirare contro la NATO? A Il Tempo per esaltare Crosetto? O alle linee editoriali che giocano a favore di qualche politico?
Ebbene, un'altra certezza ce l'ho: quando fanno così, cioè, strumentalizzano gli ucraini per obiettivi personali, sia quelli politici, sia il semplice clickbait, danno prova di quanto una parte importante della nostra società, l'informazione, sia inquinata e vile.
Come sempre, amiche e amici, fate girare le fonti ufficiali. Dobbiamo imparare a guardarle in prima persona, dal momento che, chi dovrebbe farlo per noi, i gatekeeper, sembrerebbe che non lo facciano.
Ah, e mi sono scordato di tradurre questa parte delle parole di #Stoltenberg «Letztlich müssen aber die ukrainische Regierung und das ukrainische Volk souverän entscheiden, wie eine Friedenslösung aussehen kann.
Das können wir nicht tun.» Che vuol dire più o meno: «Infine, però, il governo ucraino e il popolo ucraino devono decidere sovranamente quale può essere una soluzione per la pace. Non possiamo farlo noi.». Per farvi capire come anche la narrazione dei fantocci ucraini sia losca.
Quando la URSS si è dissolta, la #Russia si è semplicemente accomodata nel suo seggio al Consiglio di Sicurezza ONU, mantenendo il potere di veto che le spettava, senza che nessuno obiettasse, semplice silenzio = assenso. Le carte però non sono mai state cambiate.
Nell'articolo 23 dello Statuto delle Nazioni unite non figura la #Russia, ma ancora la URSS. La Russia si è semplicemente fatta erede legittima dell'Unione delle «Repubbliche» (al plurale) Socialiste Sovietiche. Repubbliche, inclusa l'#Ucraina che hanno vinto la II Guerra.
Infatti, recentemente la Verchovna Rada ha adottato una risoluzione sull'inammissibilità dell'appropriazione indebita della vittoria sul nazismo da parte della #Russia
@MentanaEnrico@TgLa7@mannocchia@dlfabbri Il video che avete appena fatto vedere non racconta che i primi ad attaccare furono i filorussi che si sono scagliati contro i pro-unità a Sobornaya Square, #Odessa. Invece fa intendere che furono i pro-unità a iniziare. #specialeTGla7
@MentanaEnrico@TgLa7@mannocchia@dlfabbri
Tantomeno viene sottolineato che gli Odessa Squads non erano pacifisti, ma dei thugs, miliziani e ben armati. E secondo le indagini internazionali collusi con la polizia.
«#Putin spent years planning this war, making his final preparations in plain sight before the very eyes of a dumbfounded world. Like many people, we believed he wouldn’t dare commit this crime... We were wrong about the Russian president.»
«It’s pointless to try to guess what goes on inside #Putin’s head. He probably hates #Ukrainians, likely considers the West to be weak and inept... Regardless, it was Putin who decided to send the Russian army over the Ukrainian border to start killing you»
Oggi è l'8° anno dai fatti di #Odessa. Stanno uscendo articoli su una probabile "vendetta" della #Russia di #Putin, che usa quegli episodi in modo propagandistico. La vendetta però è un pretesto, poiché le cause dell'incendio al sindacato non sono chiare. Questo thread lo spiega:
La narrazione della #Russia sull'#Incendio del #sindacato di Odessa esclude gi scontri dal racconto e vuole che i "nazisti" in #Ucraina abbiano rinchiuso le persone nell'edificio e le abbiano bruciate vive, si parlò addirittura di cannibalismo. L'ennesimo loro racconto parziale.
Dopo la vergognosa ospitata di #Lavrov ieri in TV, che gli ha permesso di fare un vero monologo, mi sento di condividere nuovamente questo thread preparato in vista della data di oggi #2maggio #2May #Odessa #Russia #Ucraina
Io mi sento di chiedere scusa all'#Ucraina nella persona del Presidente @ZelenskyyUa per la TV italiana, che ospita #Lavrov e gli permette di dispensare il suo monologo propagandistico in questo momento storico. Per me è motivo di profondo imbarazzo. #ZonaBianca
Anche perché, vedete, questo è l'effetto. Ne sta parlando tutto il mondo già. Provo profonda vergogna:
«Nel governo italiano del biennio 2018-2019, si afferma una componente di politica estera che torna a guardare con benevolenza alla Russia di Putin nonostante si tratti di paese sottoposto a sanzioni per i comportamenti rispetto all'Ucraina» Troiani, Diplomazia dell'Arroganza '20
«Il primo ventennio del nuovo secolo ha mostrato che il genere umano non è ancora pronto per fare a meno di guerra e violenza. La volontà di conflitto si manifesta nei comportamenti degli esseri umani, degli stati che essi hanno formato e sostengono»
Rileggerlo a distanza di due anni me lo fa sembrare profetico.