Un Mario #Draghi sorridente è arrivato pochi minuti fa a Bruxelles per la Riunione dei Leader dell’Ue e dei Balcani occidentali. Nel pomeriggio sessione di lavoro del Consiglio Europeo.
Vi aggiornerò con tutte le novità.
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Quella odierna potrebbe essere una giornata di grandi vittorie politiche per Mario #Draghi. La prima la si evince dalle parole pronunciate poco fa dal presidente del Consiglio UE, Charles #Michel, al suo arrivo al vertice Ue-Balcani.
#Michel ha infatti parlato di "momento decisivo per l'Unione europea. Sono fiducioso che oggi concederemo lo status di Paese candidato all'#Ucraina e alla Moldavia e la prospettiva europea alla Georgia".
Com'è noto, #Draghi è stato il primo leader a spingere per l'Ucraina in UE.
#DiMaio: "Dopo settimane di ambiguità, di tensioni, turbolenze e attacchi oggi siamo arrivati ad un voto chiaro e netto. Dispiace che ancora una volta sia stato alimentato un lungo e logorante scontro sul negoziato della risoluzione votata oggi".
#DiMaio: "Uno scontro per fini mediatici, che ha mantenuto infatti gli accordi votati dal precedente decreto Ucraina. Un voto che ribadisce l'appartenenza dell'Italia alla famiglia atlantica. Davanti alle atrocità di Putin dovevamo scegliere da che parte stare della storia".
#DiMaio: "Di fronte ad una situazione di grandi rischi per i cittadini abbiamo bisogno di un'Europa il più possibile unita. L'unità dell'Europa dipende dall'unità dei governi degli Stati membri. Per questo i governi hanno bisogno di tutto il sostegno possibile".
L'immagine è quella che è, ma #DiMaio tutto impettito accanto a #Draghi, che ha appena iniziato a parlare in #Senato, penso lo riconosciate benissimo.
#Draghi: "Nel mio viaggio a #Kyiv ho visto da vicino le devastazioni della guerra e constatato la determinazione degli ucraini nel difendere il loro Paese".
#Draghi: "A #Kyiv ho ribadito che l'Italia vuole l'Ucraina nell'UE. (...) Il governo italiano è stato tra i primi a sostenere questa posizione in Europa e in Occidente. E se non mi sbaglio la prima volta che ho affermato questo punto è stato proprio in questo Parlamento".
Secondo le proiezioni del secondo turno delle #legislatives2022 ,#Macron ha perso la maggioranza all'Assemblea Nazionale. Una brutta gatta da pelare per il presidente francese.
La premier francese, Elisabeth #Borne, eletta deputata all'Assemblea Nazionale nella sua circoscrizione del Calvados. Non dovrà dunque dimettersi, come prevede la prassi.
Non hanno avuto la stessa sorte diversi fedelissimi di #Macron: dalla ministra della Salute, Brigitte #Bourguignon, battuta nella 6^ circoscrizione del Pas-de-Calais, al presidente dell'Assemblea Nazionale Richard #Ferrand, fino all'ex ministro dell'Interno, Christophe #Castaner.
Chi vuole seguire in diretta la visita a #Kyiv di #Draghi, #Macron e #Scholz può farlo seguendo questo thread. Lo aggiornerò prontamente durante la giornata. Buon viaggio a tutti i lettori.
Notizia importante: alle 14 ora italiana è prevista una conferenza congiunta di #Draghi, #Macron e #Scholz con il presidente ucraino #Zelensky.
Video abbastanza impressionante. L'arrivo della delegazione guidata da Mario #Draghi in hotel a #Kyiv. Guardate il dispiegamento di soldati, imbracciano i fucili, si guardano intorno nervosamente.
Non è una passerella, è una visita in un teatro di guerra.
La diretta social di #Conte si interrompe. #Casalino ha perso la mano...
#Conte: "In particolare abbiamo bisogno di delegati che possano assicurarci coerenza d'azione 'discendente', dal vertice ai territori. Però poi abbiamo bisogno di alimentare questa fase anche in senso contrario, ascendente".