Tale crisi non è “dovuta all’invasione russa dell’Ucraina” come afferma #Draghi, ma la PRECEDE, ed è legata a scelte europee fallimentari. 2/7 foreignpolicy.com/2021/09/24/ene…
La crisi energetica è stata poi aggravata in primo luogo dalle sanzioni VOLONTARIAMENTE imposte a Mosca dall’Europa, come implicitamente ammette anche #Draghi. 3/7
Quello che #Draghi non dice, ma a cui accenna solo indirettamente, è che il gas russo è INSOSTITUIBILE sul breve periodo. Ciò significa che i cittadini europei soffriranno di carenza energetica e costi esorbitanti per anni. 4/7 robertoiannuzzi.substack.com/p/il-suicidio-…
L’altra cosa che #Draghi non dice è che le sanzioni sono state imposte alla Russia a causa di un conflitto della cui origine i paesi occidentali, e gli Stati Uniti in particolare, sono quantomeno CORRESPONSABILI. 5/7 robertoiannuzzi.substack.com/p/ucraina-le-r…
Invece di dipendere energeticamente da un paese che, più che “inseguire il suo passato imperiale”, sta ormai difendendo un'esigua sfera di influenza, #Draghi ha scelto di appiattire l’Italia sulle posizioni di ben altro impero, quello degli USA. 6/7
In altre parole, #Draghi e gli altri leader europei, pur di assecondare gli interessi USA volti a preservare una declinante egemonia, hanno scelto COSCIENTEMENTE di impoverire i propri cittadini aggravando ulteriormente la crisi sociale che attanaglia i nostri paesi. 7/7
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Stiamo assistendo all’implosione del sistema produttivo tedesco, fondato sull’importazione di energia a basso costo dalla Russia e sull’impiego di manodopera a buon mercato dei paesi dell’Est europeo.
2/18 bloomberg.com/news/articles/…
Ma a rischio è l’intera Europa, che aveva sviluppato un’analoga dipendenza dalle fonti energetiche russe che assicuravano il 40% del fabbisogno europeo di gas via pipeline, ed il 5% sotto forma di LNG (gas naturale liquefatto).
3/18 carnegieendowment.org/eurasiainsight…
#Maidan 2014 rappresentò il punto di svolta che avrebbe causato lo scoppio di una guerra civile nell’est del paese, ponendo le premesse per la recente invasione russa.
Come accade per la crisi in corso, anche quell’evento ebbe interpretazioni antitetiche.
2/21
Come ha scritto il sociologo Volodymyr Ishchenko, quella di #Maidan fu una sollevazione presa in ostaggio da componenti non rappresentative dell’intero arco delle forze coinvolte, né delle motivazioni che spinsero molti cittadini a prendervi parte.
3/21 newleftreview.org/issues/ii133/a…
Dal conflitto ucraino alla crisi da Covid19, il ricorso a tecniche di “guerra psicologica” e di manipolazione dell’opinione pubblica si registra con sempre maggiore frequenza ed evidenza all’interno dei paesi occidentali.
2/24
E’ stato detto che i servizi segreti occidentali hanno condotto una guerra psicologica contro il Cremlino, in particolare utilizzando notizie di #intelligence desecretate come parte di una guerra di informazione contro Mosca.
3/24 edition.cnn.com/2022/03/01/pol…
La nuova cortina di ferro nel cuore dell’Europa, determinata dalla guerra economica alla Russia, è solo l’ultimo di una serie di shock economici che negli ultimi 15 anni hanno inferto duri colpi alla #globalizzazione americana e al cosiddetto ordine liberale internazionale.
2/27
La guerra dei dazi, la ridefinizione delle catene di fornitura durante la crisi provocata dal Covid-19, il ricorso americano alle sanzioni contro i propri avversari, sono altrettante misure che hanno progressivamente minato le basi stesse della #globalizzazione.
3/27
Tuttavia, nelle ultime settimane la versione occidentale appare sempre più distante dalla realtà sul terreno.
2/16
Lo stesso Zelensky ha ammesso di recente che circa il 20% del territorio ucraino è ormai sotto il controllo russo.
Le truppe di Kiev hanno quasi completamente perso la cittadina di #Severodonetsk e la provincia di #Luhansk.
3/16
L’imponente dispositivo di sicurezza dispiegato a protezione dell’incontro di #Davos testimonia sia della rilevanza di tale appuntamento, sia del senso di insicurezza delle élite occidentali in questo frangente storico.
2/16
Fondato nel 1971 dal professore tedesco #KlausSchwab, che ne è tuttora presidente, il #WEF ha sempre promosso un’agenda globalista basata sul coinvolgimento del grande capitale privato a prescindere dai differenti sistemi politici in cui si trova ad operare.
3/16