USA E SEUL: 4 MISSILI IN RISPOSTA A KIM. UNO SI SCHIANTA PER ERRORE, CHIESTA RIUNIONE ONU 1/n La risposta allo scellerato sorvolo del #Giappone da parte del missile balistico di Kim Jong-un è arrivata. Ed è stata anche più roboante delle attese. USA e Corea del Sud hanno lanciato
2/n poche ore fa 4 missili terra-terra nel Mar del Giappone contro bersagli simulati.
Secondo John Kirby, portavoce Consiglio di sicurezza nazionale USA, il lancio è stato pensato per dimostrare che gli Stati Uniti e i loro alleati hanno "le capacità militari pronte a rispondere
3/n alle provocazioni del Nord".
Qualcosa però è andato storto. Quella nel video è la base aerea di #Gangneung, dove è schierato il 18° stormo dell'Aeronautica Militare Sud Coreana. È andata a fuoco, colpita proprio da uno dei missili sparati da Seul. Per fortuna nessuna vittima.
4/n Siamo chiaramente all'interno di un'escalation di provocazioni sempre più pericolose. USA e alleati d'altro canto non potevano permettersi di restare con le mani in mano nell'attesa del prossimo test (magari nucleare) del Maresciallo di Pyongyang.
C'è solo un problema, ed è
5/n che attualmente non si vede una via d'uscita. Lo ha ammesso lo stesso Kirby:"Vogliamo vedere la denuclearizzazione della penisola" e Kim "si sta muovendo nella direzione opposta". Attualmente non sembrano esserci reali possibilità di convincerlo a cambiare piano. Il dittatore
6/n ha studiato a fondo le biografie di capi di Stato come Saddam e Gheddafi, si è convinto del fatto che la Bomba sia la sua assicurazione sulla vita. Probabilmente ha ragione.
Anche per questo lo scorso mese ha compiuto due mosse decisive per il destino della Corea del Nord.
7/n Primo: ha fatto votare alla Suprema assemblea del popolo (il Parlamento 🇰🇵) una legge che prescrive la rappresaglia nucleare "automatica" e soprattutto "preventiva" in caso di pericolo per il regime. Ciò vuol dire che non occorre un "atto ostile" da parte del nemico, basta
8/n giudicarlo "imminente". Traduzione: Kim si arroga il diritto del "first strike". Anzi, del "first nuclear strike".
Seconda mossa: Kim ha giurato davanti all'Assemblea che la Corea del Nord resterà una potenza nucleare ad ogni costo, che "non ci sarà mai negoziato e accordo
9/n sulle nostre armi nucleari: non vi rinunceremo mai, nemmeno se dovessimo far fronte a 100 anni ancora di sanzioni".
Dite che è bene tentare la carta diplomatica? Vale quello che scrisse qualche anno fa sul New York Times David Sanger, esperto di sicurezza nazionale, dopo il
10/n flop della trattativa diretta con Kim voluta da #Trump: "Nel caso in cui questo approccio fallisca, non esiste una carica più alta che possa intervenire e negoziare un compromesso che salvi l’accordo".
Così è stato: il dialogo appare irrecuperabile, lo sfoggio di muscoli il
11/n solo modo per ottenere i propri obiettivi spaventando il nemico.
Oggi la USS Ronald Reagan, portaerei a propulsione nucleare che aveva lasciato le acque della Corea del Sud dopo l'esercitazione congiunta di qualche giorno fa, dovrebbe essere schierata nuovamente nel Mar del
12/n Giappone. Gli Usa hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di riunirsi oggi, ma Kim può contare sul sostegno di Cina e Russia, che già a maggio avevano posto il veto ad un nuovo pacchetto di sanzioni. Siamo nel classico imbuto, mentre gli 007 sudcoreani
13/n lanciano l'allerta sulla possibilità che il Maresciallo ordini presto un test nucleare. Quanto presto? Probabilmente fra il Congresso del Partito Comunista Cinese di metà ottobre e le elezioni di midterm Usa di novembre. Allacciate le cinture.
14/n Il thread resta aperto in caso di ulteriori sviluppi durante la giornata.
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George #Friedman è forse il più importante analista di geopolitica al mondo.
Nel suo ultimo intervento, da leggere, rileggere, studiare, si domanda: "Cosa sta pensando la #Russia?".
A porsi questo quesito sono ogni giorno i leader occidentali e i loro strateghi.
2/n Perché se è chiaro il motivo per cui la guerra è iniziata, lo è meno il punto in cui essa potrebbe approdare.
Friedman spiega: "Mosca voleva profondità strategica". Traduco: voleva usare l'#Ucraina come Stato-cuscinetto, iato fra sé e la #NATO. Da allora però, scrive
3/n l'analista, "nulla di ciò che la #Russia ha fatto è stato chiaro". Pensiamo alle sconfitte subite dall'esercito 🇷🇺in questi mesi. Tutti conosciamo il detto: "Ha perso una battaglia, non la guerra". Il ragionamento è il seguente: in un conflitto è fisiologico incappare in
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Il sorvolo del #Giappone da parte di un missile balistico della Corea del Nord non è un inedito. Chiedere per capire ai residenti di #Hokkaido, già 5 anni or sono svegliati dagli altoparlanti che lanciavano l'allarme: "Lancio missilistico! Trovate rifugio sottoterra!".
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Il pur inquietante suono delle sirene udite in 🇯🇵 è comunque meno allarmante della spregiudicatezza di #KimJongUn, leader alla perenne ricerca di attenzione da parte degli USA, attualmente impegnati su altri fronti e oggi richiamati a preoccuparsi degli umori di #Pyongyang.
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D'altronde è una questione di interesse nazionale. Il missile lanciato oggi dalla Corea del Nord, forse un Hwasong-12, ha coperto una distanza di 4500 km, record nella storia del programma balistico 🇰🇵. #Guam, territorio USA nel Mar delle Filippine, dista "appena" 3380 km.
IRAN, PARLA KHAMENEI E ACCUSA L'AMERICA. MA È SEMPRE PIÚ DEBOLE
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È il primo discorso pubblico dallo scoppio delle proteste in #Iran per la morte di #Mahsa_Amini, quello di Ali #Khamenei.
Ma non è quello che ci si attenderebbe da un leader navigato. La Guida Suprema appare
2/n disconnessa dalla realtà del Paese: un paradosso per colui che vorrebbe disconnettere l'Iran dal mondo intero. Il suo racconto è vecchio, flaccido e inaccettabile per la gente che chiede l'impronunciabile: il regime change in #Iran. E la sua testa, dunque. No, non sarà
2/n accusando "l'America e l'usurpatore regime sionista, così come i loro mercenari e alcuni iraniani traditori all'estero", che il Grande Ayatollah sederà le proteste per la morte di Mahsa Amini, la 22enne uccisa dalla polizia "morale" (continuerò ad usare sempre le virgolette)
Come si spiega il vantaggio di #Bolsonaro in questa fase dello spoglio? Una risposta potrebbe arrivare da questo grafico, riporta l'evoluzione della sfida tra Dilma Rousseff e Aécio Neves nel 2014. Come potete osservare la candidata di sinistra partì malissimo: perché?
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Attenzione. La Marina Militare italiana si è schierata a presidio di tre gasdotti: il #Transmed (che collega Algeria e Italia), il #Greenstream (che garantisce il collegamento con la #Libia) e il #Tap, che mette in sicurezza i flussi di provenienti dall'Est Europa.
2/n Cosa significa tutto ciò? Che dopo gli attacchi di matrice probabilmente russa contro i gasdotti #NordStream, a Roma si è deciso di alzare la soglia di attenzione. Secondo il portale specializzato "ItaMilRadar", le navi della Marina starebbero muovendosi in diverse direzioni,
3/n impegnando in acqua il Comando 54^ Squadriglia Dragamine Costieri di La Spezia e alcune fregate, mentre in volo sono attivi anche dei velivoli ricognitori P-72A di base a Sigonella. Si tratta di uno sforzo importante, che impegna centinaia di donne e uomini delle Forze 🇮🇹.
🇧🇷BOLSONARO ALLA TRUMP? RISCHIO GOLPE IN BRASILE
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"Ho 3 alternative nel mio futuro: essere arrestato, ucciso o la vittoria. E vi assicuro che non andrò mai in prigione".
Non si tratta di voler drammatizzare. È che basta leggere le parole del presidente #Bolsonaro
2/n per comprendere quale sia la posta in palio nelle elezioni presidenziali di domani in #Brasile.
Da anni è soprannominato il “#Trump dei tropici“, adesso si vedrà se il presidente Jair deciderà di (non) uscire di scena alla maniera dell’ex presidente americano. O forse peggio.
3/n Sì, perché stando ai sondaggi la partita elettorale è pressoché chiusa: l’ex presidente #Lula, candidato di sinistra, balla sulla soglia del 50%, quella necessaria ad ottenere la vittoria al primo turno senza dover attendere il ballottaggio. #Bolsonaro è quasi spacciato.