Per capire i tempi del #Moroccogate e quali sono i Paesi coinvolti, dobbiamo ripercorrere le cronache degli ultimi mesi alla ricerca degli annunci con i quali i vari Stati facevano inattese retromarce sui dossier caldi come il #SaharaOccidentale. 1/n atalayar.com/en/content/ger…
La #Germania, ad esempio, è passata in pochi mesi dal non avere rapporti con il #Marocco all’accettazione di fondo nientemeno del piano di annessione di Rabat che contraddice decenni di politica comune della #UE sullo spinoso argomento. 2/n
Ovviamente è un lavoro un po’ lungo e non lo farò tutto in questo thread. La sola #Spagna, la cui posizione sulla ex-colonia è ovviamente cruciale, va studiata con una certa calma. 3/n
Una cosa buffa (tragica in realtà) che mi pare di notare è che man mano che i Paesi #UE corrotti annunciavano i loro dietrofront sul dossier del Sahara Occidentale, occupato abusivamente dal Marocco dal 1975, lo facevano usando addirittura tutti le stesse parole. 4/n
“Il piano marocchino è una buona base”. Le stesse parole identiche dalla ministra tedesca e dal premier Sánchez, manco le avessero imparate a memoria o fossero stati imboccati dal vero mazziere dello schema criminale. 5/n
Anche la recente nomina del diplomatico italiano Staffan De Mistura come inviato speciale #ONU dovrebbe sollevare molti interrogativi. Io, che pure non sono nessuno, capii anche solo da quella assurda nomina che c’era un progetto americano per far fallire il piano ONU. 6/n
De Mistura, che ha fatto anche parte del governo Monti, non è un vero diplomatico, bensì nei fatti un agente della Casa Bianca. Tutti i dossier di cui si è occupato sono stati un disastro per le Nazioni Unite e un affare per gli americani. 7/n
Il fatto che un diplomatico così bollito, incapace e asservito agli USA venisse nominato in una mansione così delicata era il segno evidente della rinuncia dell’ONU al proprio piano. Era il segno che avrebbe vinto Washington. De Mistura ha confermato presto questo sospetto. 8/n
Non a caso, quando fresco di nomina visitò l’area, riuscì nel non semplice intento... di non visitarla. Mi spiego meglio: il dossier del #WesternSahara si dipana su diversi terreni e coinvolge diversi attori. 9/n
I terreni sono: 1. il Marocco, dove un inviato ONU va ad incontrare il soggetto “istituzioni marocchine” cioè gli autori dell’invasione e occupanti del territorio conteso; 10/n
2. il Sahara Occidentale occupato dal Marocco, dove un inviato ONU va ad incontrare le autorità locali e verificare le condizioni di vita e il rispetto dei #diritti umani e civili del popolo invaso, i Saharawi; 11/n
3. i campi profughi di Tindouf, #Algeria, dove un inviato ONU incontra il governo della #RASD in esilio e le autorità algerine, verificando le condizioni di vita delle decine di migliaia di profughi che vivono lì da quasi 50 anni e dei loro eredi nati e cresciuti in esilio. 12/n
Perfetto. De Mistura, l’inviato speciale ONU appena nominato, è riuscito nella non semplice impresa di saltare a piedi pari il punto 2, ovvero non ha messo piede nel territorio conteso, il Sahara Occidentale dove i Saharawi vivono discriminati in casa propria. 13/n
Non era mai successo che un inviato ONU per il Sahara Occidentale andasse in missione in Sahara Occidentale senza andare in Sahara Occidentale. Battute a parte, quel giorno i Saharawi capirono bene a cosa stavano andando incontro: l’abbandono definitivo da parte dell’ONU. 14/14
Secondo il giornalista #saharawi Rashid Lehbib, uno dei centri nevralgici delle trame del #Maroccogate in #Europa sarebbe stato l’ambasciata marocchina in #Polonia, nel tranquillo quartiere di Mokotów a Varsavia. 1/n
Poiché secondo tutte le evidenze si tratta di un progetto #NATO per rafforzare i due “alleati maggiori” #Qatar e #Marocco a discapito degli interessi della vecchia #UE, il cui fulcro Washington e Londra vogliono spostare a est, la cosa ha una sua logica. 2/n
Tra l’altro, la fedeltà totale della #Polonia ai progetti atlantici di “riallineamento geografico” di #Europa, #Maghreb e #Sahel dev’essere parsa una sorta di garanzia, agli 007 NATO, di poter operare in un contesto di maggiore impunità e minore controllo da parte “nostra”. 3/3
#Spagna Scenario da incubo per il leader #Sánchez. Gli ordini di scuderia #NATO sostenuti dalle mazzette del #Moroccogate#Qatargate gli impongono mosse pericolose e dalle conseguenze interconnesse. 1/n
Le mosse sono: il riconoscimento dell’indipendenza del #Kosovo secessionista dalla #Serbia e l’accettazione del piano del #Marocco per l’annessione unilaterale del #SaharaOccidentale, in sfregio a decenni di dettati #ONU e indirizzi #UE. 2/n
Le conseguenze saranno rendere furiosi i nazionalisti perché la secessione del Kosovo è un precedente pericolosissimo in relazione alle spinte separatiste presenti e vive nello Stato iberico, in primis #Catalogna e #PaeseBasco. 3/n
Nel fronte #Polisario, rappresentante del popolo #saharawi le cui terre sono invase e occupate dal #Marocco dal 1975, c’è uno scontro politico reso urgente dal fallimento delle scelte portate avanti sinora per sciogliere il nodo del ritorno alle proprie terre. 1/n
Molti ritengono l’attuale leadership troppo legata all’#Algeria, che ospita la maggioranza di questo popolo esule e il suo governo in esilio. Pesa l’inversione a U di molti Paesi #UE sul tema del #SaharaOccidentale, azione camaleontica sospinta dalle mazzette del #Moroccogate 2/n
e fin troppo chiaramente pianificata da #StatiUniti e #Israele per mettere le mani rispettivamente sul #petrolio e il #gas giacenti nel mare saharawi, in aree peraltro contese con la #Spagna e controllate di fatto dal #Marocco. 3/n
Il fronte #Polisario, per l’#ONU legittimo rappresentante del popolo saharawi, denuncia trasferimenti da parte di #Israele di macchinari e attrezzature destinati alla costruzione di un aeroporto e alla sua difesa. 1/n #SaharaOccidentale#QatarGate#Moroccogate
L’aeroporto sorgerà nel territorio strappato ai saharawi con l’invasione da parte del #Marocco nel 1975 e mai più riconsegnato. Il piano ONU prevederebbe un referendum ma è stato sistematicamente boicottato da Rabat e dai suoi alleati. 2/n
Tra questi, il più potente sono gli #StatiUniti che, dovendo ridisegnare la mappa del Mediterraneo e del Maghreb a seconda delle nuove esigenze energetiche europee, hanno bisogno di ripagare e garantirsi la fedeltà del Marocco, alleato cruciale anche di #Turchia e #Qatar. 3/n
Erano mesi che andavo dicendo che gli #USA stavano facendo e/o coordinando attività di lobbyng in favore del #Marocco per sbloccare lo stallo del #SaharaOccidentale verso un’accettazione anche formale, da parte europea, dell’occupazione di quel territorio da parte di Rabat. 1/n
Molta di questa attività si è svolta alla luce del sole e i risultati si vedevano giorno per giorno, man mano che i vari Paesi cambiavano atteggiamento nei confronti della spinosa e quasi cinquantennale questione. Clamoroso il caso della #Spagna, sulla carta paladino dei 2/n
diritti del popolo #saharawi, che qualche mese fa, di botto e senza alcun dibattito, ha fatto inversione a U proprio nei giorni del summit #NATO di Madrid. In quei giorni, un inviato spagnolo in una sede internazionale fu così imbarazzato da non riuscire ad aprire bocca. 3/n
Vieppiù alla luce delle attuali tensioni e sconvolgimenti politico-economici, la situazione nei #Balcani occidentali (Serbia, Kosovo, Bosnia-Erzegovina) mi spaventa. L'equilibrio uscito da Dayon e poi dalla guerra alla Serbia per il Kosovo è una ragnatela fatta per rompersi. 1/n
La guerra in Ucraina e lo scontro globale su molte materie prime cambiano molto le carte e in peggio. La Serbia fa gola, la Germania ha bisogno di recuperare aree d'influenza, per la Croazia è un'occasione, la Bosnia-Erzegovina è un arzigogolo impossibile e il Kosovo divide. 2/n
Gli accordi di Dayton e lo status ibrido del Kosovo sembrano fatti apposta per costituire delle armi da usare al momento opportuno, avamposti di disordine ai margini di possibili sacche di espansione geopolitica. Viene da temere che sia il momento di un altro giro di ruota. 3/n