Thread 🧵. Visto che di elezioni regionali italiane si è già parlato, oggi voglio condividere una breve analisi su un appuntamento elettorale del week end avvenuto in #Germania, nella città-land di #Berlino, che ha dato interessanti spunti in vista delle europee 2024. 1/
I cristiani-democratici della #CDU hanno vinto chiaramente, distaccando sia socialisti #SPD che Verdi, membri della coalizione di governo uscente insieme all'estrema sinistra della #Linke. I liberali dell'#FDP non sono riusciti a raggiungere lo sbarramento del 5%. 2/
Il primo dato chiaro è che la coalizione al governo federale (#SPD, #Verdi e #FDP) si conferma quindi dannosa per tutti e tre i partiti che la formano. I matrimoni contro natura non funzionano, soprattutto per i liberali, che perdono voti a favore di #CDU e #AfD. 3/
Il secondo dato è che comunque la coalizione di land uscente (#SPD, #Verdi e #Linke), anche se perdente, avrebbe una potenziale maggioranza. Questo fa dei Verdi l'ago della bilancia per la formazione del governo regionale: a destra con la CDU o a sinistra con i soliti? 4/
E sta qui il dato interessante in prospettiva, non per quanto riguarda il piccolo land berlinese, ma guardando al governo federale e quindi all'#UE. Perché appare evidente che la #CDU sotto la nuova leadership di #Merz avrà difficoltà a trovare partner di maggioranza. 5/
L'opzione migliore è quella di un governo coi #Verdi, come nel land Nord-Reno Westfalia. Tuttavia la strategia di #Merz (senza grandi frutti in termini di consenso) è stata quella di fare dei Verdi il nemico numero uno, soprattutto sulla transizione energetica (nucleare). 6/
Coalizione a destra con #AfD sembra impossibile. Anche qui la strategia di #Merz non porta frutti: il suo spostamento a destra non ha svuotato AfD, che anzi è passata dal 10% del delle ultime elezioni al 17%, mentre la CDU ha rubato dai liberali, svuotati dal governo federale. 7/
Essendo #Merz, per i motivi sopra citati, leader inadatto a coalizione coi #Verdi e non volendo aprire ad #AfD, diventa facile capire come nonostante sia il primo partito tedesco per la #CDU non sarà così semplice tornare al governo. Questo vale in scala anche per le europee. 8/
Infatti nel 2024 è vero che i numeri per un patto tra cristiano-democratici e socialisti saranno risicati, ma allo stesso tempo o #PPE si apre completamente a destra oppure il tanto paventato asse con i conservatori rimarrà solo una pia illusione di qualche giornalista. Fine.
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
🧵 1/ La debacle #UE sulla questione sanzioni al petrolio russo dimostra l'incapacità strategica dell'attuale leadership europea e quanto l'ideologia fine a sé stessa porti a risultati disastrosi, come purtroppo stiamo vedendo troppo spesso a #Bruxelles (vedasi #GreenDeal)
2/ Molti commentatori politici hanno dimostrato ancora una volta, riguardo all'atteggiamento di #Orban in consiglio, di non comprendere alcune dinamiche fondamentali per capire la politica europea. Prima si sono scagliati contro #Orban burattino di #Putin;
3/ Poi si sono accorti con ritardo che l'opposizione di #Orban era principalmente una questione di interesse nazionale per evitare effetti nocivi sull'economia del proprio Paese, un atteggiamento comune in #UE che solo alcuni in Italia deplorano;
🧵 #Merkel non ha lasciato molte eredità positive all'#UE nel suo ventennio di cancellierato, ma una sicuramente: l'aver sempre privilegiato l'unità nel procedimento di integrazione europea piuttosto che lunghi salti da canguro forzati a maggioranza. (1/4)
La cancelliera era consapevole che forzare certi passi a colpi di maggioranze avrebbe lacerato l'UE, come successo in molti casi, e ha sempre preferito approccio prudente, soprattutto dopo #Brexit e in una situazione in cui l'Unione era sempre più lacerata, anno dopo anno. (2/4)
Oggi la #Merkel non c'è più e i suoi (presunti) eredi sembrano voler pericolosamente forzare la mano su questo principio, che ha permesso all'UE di stare faticosamente a galla. Il discorso di oggi di #Macron lo conferma, segnando la volontà di un'Unione "accozzaglia". (3/4)