🚨🇷🇺🇲🇩 1/n Arrivano segnali a dir poco preoccupanti dalla #Moldova. E non sono quelli che la stampa internazionale ha fino a ieri riportato come decisivi. Più che sul decreto sulla sovranità moldava annullato da #Putin rispetto alla questione #Transnistria, occorre infatti
2/n concentrarsi sul repentino cambio di passo imposto dal Ministero della Difesa 🇷🇺sul fronte comunicativo. Poche ore fa, Mosca ha infatti redatto una nota allarmante nei toni e nella sostanza, dichiarando che "secondo le informazioni in possesso, il regime di #Kyiv sta
3/n preparando una provocazione armata" contro la Moldova. Questa operazione, sostiene la #Russia, dovrebbe tenersi "nel prossimo futuro" e "sarà effettuata da unità delle Forze armate 🇺🇦, comprese quelle che coinvolgono la formazione nazionalista #Azov". Il comunicato prosegue
4/n asserendo che, come pretesto per l'attacco, Kyiv sia intenzionata a mettere in scena una "offensiva delle truppe russe" dal territorio della Transnistria. A questo scopo, aggiunge Mosca, i sabotatori si travestiranno con uniformi militari russe. Chiosa da tenere a mente: la
5/n Russia sottolinea di monitorare "attentamente" la situazione al confine tra l'#Ucraina e la Moldova e si dice "pronta a rispondere a qualsiasi cambiamento della situazione".
Perché è importante questo comunicato? Cosa segnala?
Il primo dato che balza agli occhi è il salto di
6/n qualità "comunicativo" operato dalla Federazione Russa. Alla nota in questione, del tutto insolita se collegata alla situazione in Transnistria, bisogna infatti aggiungere anche la posizione espressa nelle ultime ore dal ministero degli Esteri, secondo il quale "la Moldova,
7/n su indicazione dell'Occidente, ha intrapreso un percorso di riduzione di tutte le forme di interazione con la Transnistria" e, per queste ragioni, "la situazione in quest'area si è deteriorata in modo significativo". Cosa sta facendo la Russia? Sta costruendo una narrazione.
8/n Le mosse della Russia ricordano in maniera sinistra quelle compiute nelle settimane e nei giorni precedenti all'invasione dell'Ucraina. Anche allora Mosca segnalò la possibilità di operazioni "false flag" nel #Donbass di matrice ucraina contro la popolazione filorussa. Una
9/n tesi rilanciata ancora pochi giorni fa dallo stesso Vladimir Putin nel suo discorso all'Assemblea federale, quando il presidente russo ha sostenuto che proprio Kyiv, un anno or sono "non solo voleva attaccare il Donbass, ma anche la #Crimea".
1/n Potevano esserci molti modi per commemorare l'inizio dell'invasione russa dell'#Ucraina. Avrei potuto fare il punto militare dopo un anno di combattimenti e spargimenti di sangue. Avrei potuto riportare le dichiarazioni di tutti i leader mondiali che stanno commentando questo
2/n tragico anniversario. Avrei potuto scrivere un articolo di retroscena, concentrarmi sui vaneggiamenti di Vladimir #Putin. Ho pensato che niente avrebbe racchiuso il dramma di una nazione e del suo popolo meglio della storia di #DenysTkach, 36 anni, primo soldato ucraino
3/n ucciso nell'attacco russo, trucidato da una pioggia di proiettili poco dopo le 3.40 del 24 febbraio 2022, più di un'ora prima che Putin annunciasse al mondo l'inizio della sua "operazione militare speciale".
A ricostruire la sua storia personale, militare, familiare, è stato
TRENTA SECONDI DA DRAGHI 1/n Si dice che i più grandi siano coloro che hanno la forza di lasciare quando sono ancora al vertice. Scacciando la tentazione di percepirsi eterni.
Sempre rimpianti, mai sopportati. Evitando che la sabbia, precipitando nella clessidra, finisca per
2/n seppellirli nell'irrilevanza.
Nella vita può accadere di essere accompagnati alla porta, spinti con cortesia a liberare l'armadietto, con tanti saluti alla famiglia e auguri per le feste che verranno. Fino ad oggi Mario #Draghi è stato padrone del proprio destino. Anche
3/n nella giungla più selvaggia, la politica italiana, ha tenuto distanti le sabbie mobili, schivato le infinite botole collocate da altri sul suo cammino, saputo dosare tempi e modi della propria uscita di scena. Lo ha fatto arrendendosi ad una sola, amara, consapevolezza: che
🚨🇮🇹🇺🇦 #Meloni: "L'#Italia non intende tentennare" nella vicenda #Ucraina "e non lo farà".
2/n 🚨🇮🇹🇺🇦 #Meloni: "Mi ha ricordato la nascita dello Stato italiano, presidente #Zelensky: si diceva che l'Italia non esistesse, che fosse un'espressione geografica, poi è arrivato il Risorgimento italiano: è un po' quello che sta accadendo a voi oggi".
3/n 🚨🇮🇹🇺🇦 #Meloni: "Abbiamo voluto recarci a #Bucha, a #Irpin, per vedere con i nostri occhi la devastazione, la sofferenza. E per cercare di trasmettere quello che abbiamo visto con i nostri occhi ai nostri popoli".
🚨🇺🇸#Biden da Varsavia: "Il mondo non si è girato dall'altra parte" con l'#Ucraina. "#Putin si sbagliava: pensava che la #NATO non sarebbe stata unita, che l'Europa non sarebbe stata abbastanza forte, che i leader europei fossero dei deboli".
2/n 🚨🇺🇸 #Biden: "Siamo dalla parte della #Moldova, del popolo moldavo".
3/n #Biden: "Il presidente #Putin dopo un anno ha ancora dubbi sulla nostra convinzione, sulla nostra forza, dubita ancora che la #NATO possa restare unita: non ci sono dubbi, non ci divideremo, non ci stancheremo".
1/n Occorreranno probabilmente settimane, mesi, se non addirittura anni, per venire a capo di tutti i retroscena sulla storica visita compiuta da Joe #Biden a #Kyiv. Ma alcuni dettagli molto interessanti stanno emergendo già in queste ore, restituendo l'impareggiabile livello di
2/n professionalità che gli Stati Uniti sono riusciti a mettere in campo nell'organizzazione di questo viaggio.
Prima di fare capolino in #Ucraina, il presidente americano fa perdere le sue tracce. L'ultima apparizione pubblica è infatti un'uscita a cena con la moglie Jill in
3/n quel di Washington. Dato curioso: la serata si caratterizza per la presenza di una disturbatrice che chiede a Biden di porre fine alla guerra, prima di essere sommersa dalle proteste degli altri clienti.
Quella ragazza non può sapere che, proprio poche ore prima del suo
🚨🇺🇦 1/n Strade chiuse al traffico in quel di #Kyiv. Poco fa avvistata la presenza di un lungo corteo di vetture blindate. Sembrerebbe appartenere ad una delegazione #USA. Forti rumours sulla presenza di Joe #Biden nella capitale.
In attesa di conferme, il thread va aperto. twitter.com/i/web/status/1…
2/n 🚨🇺🇦
Viceministro degli Esteri ucraino, Andriy Melnik: la diplomazia ucraina sta preparando una "sorpresa" legata alla visita di ospiti stranieri illustri a #Kiev.
3/n Corre fortissimo il tam-tam sulla presenza di #Biden a #Kyiv. Occorre ancora prudenza, in attesa di conferme.
Fosse vero si tratterebbe di un segnale fortissimo all'indirizzo del Cremlino: la conferma che il sostegno #USA all'#Ucraina è incrollabile, senza data di scadenza.