Mentre tutti i governi sanno che la #Russia ha vinto e continuerà a liberare la #Novorossia e la #Transnistria, alcuni fingono di credere che invaderà la #Moldavia come ha fatto in #Ucraina. Non importa che dopo la dissoluzione dell'#URSS, la #Transnistria si sia (1/10)
dichiarata indipendente come la #Crimea. L'importante è continuare a presentare la #Russia come una tirannia conquistatrice che devasta tutto ciò che incontra sul suo cammino.
Va ricordato che quando la #Moldavia si è dichiarata indipendente, ha riconosciuto come nulle le (2/10)
conseguenze del Patto tedesco-sovietico del 1939, compresa l'annessione della #Transnistria alla sua entità politica. Tuttavia, poco dopo, l'ha rivendicata come proprio territorio. Nel giugno 1992, il colonnello Howard J.T. Steers, ufficiale dell'intelligence militare (3/10)
statunitense e consulente dell'Alleanza Atlantica, coordinò un'operazione militare per conquistare la #Transnistria. Per farlo, non si accontentò del piccolo esercito #Moldavo, ma mobilitò l'esercito #Rumeno e numerosi prigionieri rumeni.
La #Transnistria era una piccola (4/10)
valle con un microclima che l'aveva resa una #BaseSegreta per il complesso militare-industriale #Sovietico. Era quindi popolata sia dai suoi abitanti originari, sia da molte famiglie di scienziati sovietici. Era protetta da una piccola base, quella della 14a armata (5/10)
sovietica. Il presidente russo, #BorisEltsin, si rifiutò di difendere la #Transnistria, così come si rifiutò di permettere alla #Crimea di unirsi alla #FederazioneRussa. Alla 14esima armata, ora russa, con più di 1.000 uomini, fu ordinato di non intervenire. Ma migliaia (6/10)
di donne transnistriane assediarono la base militare. I soldati russi non spararono contro di loro, ma disobbedirono agli ordini del Presidente Eltsin e le lasciarono entrare. Hanno preso 1.000 #Kalashnikov, 1,5 milioni di munizioni e 1.300 granate. È stato questo popolo (7/10)
armato a respingere l'esercito rumeno guidato dal colonnello #Steers.
Questa sconfitta dell'Alleanza Atlantica non è mai stata raccontata in #Europa. Bisogna esserci stati per conoscerla. Colpì così duramente coloro che la subirono che alcuni cambiarono schieramento. (8/10)
Questo fu in particolare il caso del capo della stazione della #CIA, #HaroldJamesNicholson, che nei mesi successivi si mise al servizio del #KGB russo, di cui divenne uno dei più importanti informatori.
Oggi la #Transnistria rivendica di essere l'unica erede dell'#URSS, (9/10)
conservandone le migliori pratiche senza gli aspetti autoritari e burocratici. (10/10)
Interrogativo sul #Terremoto in #Turchia e #Siria
Secondo l’Istituto di #Sismologia di #Damasco, il lampo blu visto in #Turchia e nel nord della #Siria appena prima del #Terremoto non corrisponde ad alcuna osservazione precedente.
Si tratta di un fenomeno che rafforza (1/4)
l’ipotesi che il sisma non sia stato naturale, ma provocato.
Ricordiamo che dopo gli esperimenti #Sovietici per indurre piccoli terremoti al fine di prevenirne di grandi, nonché le successive sperimentazioni #Statunitensi per provocare tempeste, nel 1976 i due Paesi (2/4)
firmarono un trattato di disarmo, la Convenzione sul divieto dell’uso tecniche di modifica dell’#Ambiente a fini militari o a ogni altro scopo ostile. Il trattato è stato poi firmato da altri 48 Paesi. Con il crollo dell’#URSS, gli scienziati russi del progetto #Pamir (3/4)
I media #Cinesi stanno dedicando ampio spazio alle rivelazioni esplosive contenute nell'articolo del giornalista statunitense #SeymourHersh e gli animi sono molto infiammati dall'indignazione. Hersh ha fornito dettagli su come le agenzie di intelligence statunitensi hanno (1/11)
pianificato il #Sabotaggio del gasdotto #NordStream su ordine del Presidente #USA Joe Biden e su come la Marina statunitense ha fatto esplodere le condutture del gasdotto con la collaborazione delle forze #Norvegesi. Dopo la pubblicazione dell'articolo, #Washington ha (2/11)
subito smentito la notizia come "fake news" ma questa smentita non convince nessuno. I cinesi insistono perche' la comunità internazionale chieda spiegazioni a Washington.
Hersh, 85 anni, è un giornalista vincitore del #PremioPulitzer, più di 50 anni fa il suo reportage (3/11)
All’interno delle truppe di #Kiev vanno distinti i nazionalisti integralisti, sempre pronti a combattere, dai militari di professione e dai cittadini mobilitati per la guerra. I primi sono uomini formati ideologicamente, che ritengono l’uccisione di un russo un dovere sacro (1/6)
da tempo immemorabile. Costoro fanno riferimento agli scritti di #DmytroDontsov e all’esempio di #StepanBandera. Il primo fu amministratore dell’Istituto Reinhard Heydrich di Praga e, in quanto tale, uno degli ideatori della «soluzione finale del problema degli ebrei e (2/6)
degli zingari»; il secondo fu il capo dei collaboratori del #Nazismo contro i sovietici. Il resto dei soldati di Kiev, che all’inizio dell’intervento russo costituivano due terzi dell’esercito, è scoraggiato. Vedono che le armi occidentali sono consegnate ai #Nazionalisti (3/6)
Cosa accadrebbe alla #Germania se la gran parte dei carri armati #Leopard venisse destinata rapidamente entro poche settimane all’#Ucraina? Crescerebbe in maniera rapida ed esponenziale la dipendenza dell’Europa dalle armi americane.
Le catene produttive tedesche al giorno (1/5)
d’oggi non sono in grado di rimpiazzare nel giro di pochi mesi una tale massa di carri costruiti in circa trent’anni, allora cosa fare? La risposta è semplice, sembra anche una buona risposta: ci rivolgiamo agli americani, gli stessi americani che adducendo ragioni di tipo (2/5)
logistico affermano che i loro carri armati non possono essere consegnati agli ucraini. I medesimi carriarmati però vengono offerti, naturalmente includendo il necessario pacchetto di supporto tecnico e manutentivo, agli stati che decidessero di donare i loro Leopard (3/5)
Terremoto politico a #Kiev, la sinistra ucraina (messa al bando) spiega cosa sta accadendo
L’ondata di dimissioni e destituzioni di alti funzionari ucraini è solo l’ultimo scossone di un più ampio terremoto politico che sta facendo tremare Kiev. Tutto è iniziato con le (1/9)
dimissioni di Oleksij Arestovych, uno dei consiglieri più di spicco del presidente Volodymir #Zelensky, travolto dalle polemiche dopo aver messo in dubbio la causa del disastro di #Dnipro.
Il giorno dopo la sua lettere di rinuncia, il 18 gennaio, un elicottero si schianta (2/9)
su un asilo a #Brovery, a bordo c’erano il ministro degli Interni, il suo vice ed il segretario di Stato, tutti e tre morti. Nell’indagine, affidata ai servizi di sicurezza ucraini (SBU), non è escluso il sabotaggio.
Nel frattempo uno scheletro viene tirato fuori (3/9)
Lo stile degli Anglosassoni non è cambiato nei secoli. E così oggi continuano a dettare al mondo le loro condizioni, calpestando beceramente i diritti sovrani degli Stati. Coprendo le loro azioni con belle parole sulla lotta per i diritti umani, la libertà e la democrazia,👇
mentre, in realtà, stanno attuando la dottrina del “miliardo d’oro,” secondo cui solo un numero limitato di persone può prosperare in questo mondo. Il destino degli altri, secondo loro, è quello di piegare la schiena in nome del loro obiettivo.
Per aumentare il benessere 👇
di un piccolo gruppo di magnati della City di Londra e di Wall Street, i governi degli Stati Uniti e del Regno Unito, controllati dal grande capitale, stanno creando una crisi economica mondiale, condannando alla fame milioni di persone in Africa, Asia e America Latina, 👇