#25Aprile#Thread
Ieri Giorgia #Meloni ha scritto una lettera al Corsera sulla #Liberazione, nuovo passaggio di quella battaglia della memoria in cui la destra è impegnata da anni. Nel suo primo 25 Aprile da premier non poteva eludere il confronto con la questione #Resistenza.
1/11 #Meloni riprende una vecchia formula già tentata da #Berlusconi nel 2009 - e ripresa anche da #Renzi premier per la verità - del #25Aprile come "festa della libertà", esaltando il carattere di "riconciliazione" (al posto di "unità") incarnato dalla #Costituzione.
2/11 Primo equivoco: la #Liberazione fu lotta armata contro l'occupante nazista e l'oppressore fascista, l'unità dei/delle Costituenti era quella #antifascista e non aveva nessuno spirito riconciliativo, quanto di rottura da parte del popolo italiano con il passato regime.
3/11 La #Costituzione fu compromesso tra le forze politiche antifasciste, con tutte le contraddizioni presenti, ma si fonda espressamente su una divisione che ha nell'antifascismo il suo valore discriminante: chi sta da una parte e chi dall'altra.
4/11 Il secondo elemento di divisione è il fatto che la #Costituzione fu conseguenza di quel referendum istituzionale che pose il passaggio alla #Repubblica come necessario per rompere col #fascismo: la monarchia era considerata troppo compromessa col Ventennio e andava abolita.
5/11 la Costituzione formale #antifascista venne presto superata da quella materiale, fondata sull'emergenza anticomunista che comportò non la riconciliazione, ma il riciclaggio di molti fascisti nel nuovo Stato. Meglio ci andò con la vittoria, di misura, della Repubblica.
6/11 Infatti l'amnistia Togliatti, che #Meloni interpreta come atto per includere gli sconfitti nella nuova Repubblica, fu invece uno dei tanti compromessi che il PCI accettò per far fuoriuscire dalla clandestinità migliaia di fascisti e renderli più "controllabili".
7/11 Non solo il neofascismo si riorganizzò presto clandestinamente nel sottobosco della Guerra Fredda, anche l'MSI giocò un ruolo di destabilizzazione antidemocratica permanente - altro che traghettare "milioni di italiani" nel nuovo regime, "dando forma alla destra democratica"
8/11 #Meloni opera una riconversione della identità storica del #MSI in chiave liberale e popolare - "culture politiche che avevano avversato il fascismo" e che i missini avrebbero rappresentato -, rivendicando l'ordine liberaldemocratico occidentale post-fascista.
9/11 #Meloni afferma poi che il #25Aprile non mise fine alla "guerra civile" che si protrasse nello spazio - immancabile riferimento al confine orientale - e nel tempo - quando l'#antifascismo venne usato come "arma di esclusione di massa contro gli avversari politici".
10/11 Nel vittimismo con cui i post-fascisti si ricostruiscono come "destra democratica", grande esclusa della Repubblica, per colpa di una sinistra rea di aver prolungato la "guerra civile" e diviso la nazione, inventandosi radici liberaldem inesistenti in un partito ->
-> come l'MSI che nasce nella continuità con l'ultimo fascismo di Salò e successivamente dichiara come propri modelli le dittature di Salazar e Franco o quella dei Colonnelli in Grecia, ospitando al suo interno gli stragisti di Ordine Nuovo.
11/11 Il #25Aprile fu #Liberazione al termine di una guerra civile, scoppiata dopo una dittatura ventennale. L'esito non poteva essere riconciliativo, ma divisivo - e anzi la rottura non avvenne in modo netto come sarebbe stato necessario e di ciò sentiamo tuttora le conseguenze.
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#Thread 🧵
Il ministro #Valditara lo scorso 9 novembre, anniversario del crollo del muro di #Berlino e contestuale "giorno della libertà" istituito nel 2005, ha mandato una circolare alle scuole in cui in realtà ha parlato di tutto tranne che di quell'evento. Come mai?
1. Come già su altri temi di memoria, questa maggioranza prova a spostare a destra un discorso istituzionale che aveva già fatte sue una serie di premesse proprie della cultura liberalconservatrice e post-fascista.
2. #Valditara usa una data già ambigua del calendario civile per emettere invece un giudizio tout court sul #comunismo come ideologia e la sua storia, unendo stereotipi propri della retorica di destra a quelli liberali - la tirannia come unico esito possibile delle rivoluzioni.
Il discorso della #Meloni per la fiducia non è solo il rituale di un cambio di governo, ma la rivendicazione di una identità e comunità politica divenuta forza di maggioranza relativa. Come già fatto anche da #LaRussa, la storia è un piano centrale: cosa ha detto? #thread 🧵
1. Non viene mai citata la #Liberazione, si preferisce un richiamo al #Risorgimento - come fece #LaRussa con il Regno d'Italia: la destra da cui proviene #Meloni ha sempre denunciato l'eccessivo peso dato alla #Resistenza invece che all'unificazione nazionale come mito fondativo.
2. Lo "sfondamento a sinistra" - di rautiana memoria - la porta a citare come proprie predecessori anche Tina Anselmi e Nilde Iotti, in quanto donne con importanti ruoli nelle Istituzioni - e non in quanto antifasciste. Accanto a figure proprie della narrazione risorgimentale.
#Threads 1. Il parlamento istituisce la "Giornata degli #Alpini" per celebrare la data della sconfitta dell'esercito di invasione nazifascista (con generosa partecipazione italiana) in #Russia durante la #WW2 ad opera dell'Armata Rossa. A quale "eroismo" ci si riferisce?
2. Il revisionismo di un Paese incapace di fare i conti con le proprie responsabilità storiche: il tema emerge ogni anno in occasione del #10febbraio - rimozione delle politiche di italianizzazione forzata e di sterminio commesse dagli italiani fin al 1918 in #Friuli e #Istria.
3. Ma che emerge anche nelle distorsioni: perché la #GiornataDellaMemoria è il 27 gennaio - liberazione di #Auschwitz da parte dei sovietici nel '45 - e non il 16 ottobre - rastrellamento ghetto ebraico di #Roma nel '43? E ora in questa "giornata degli alpini".
#Thread 1. Perché #Putin cita #Stalin in chiave positiva, mentre attacca #Lenin, nel suo discorso alla nazione di riconoscimento del #Donbass (dicendo addirittura "L'#Ucraina dovrebbe chiamarsi 'repubblica di Lenin'"?).
2. L'era #Putin ha significato per la #Russia una profonda trasformazione culturale e la rifondazione dello Stato dopo il decennio di disgregazione e crisi seguito al crollo dell'#URSS. Uno dei pilastri è stata anche la politica memoriale e la didattica della Storia.
3. #Putin ha ripreso il sentimento nazionalista da sempre presente nel popolo russo e che lo stesso #PCUS, fin da #Stalin, ha utilizzato nel corso del tempo per costruire consenso verso il regime sovietico - tranne, appunto, sotto #Lenin.
1. La strage di #Bologna del 2 agosto 1980 non è parte della strategia della tensione, come erroneamente viene detto di solito: il contesto nazionale e internazionale, gli attori istituzionali e neofascisti, persino la massoneria, gli obiettivi erano diversi.
2. Ma la strage come metodo di lotta politica è eredità della strategia della tensione: il sottobosco affaristico-criminale, la rete di interessi tra neofascisti e conservatori, e soprattutto quel modo di essere dello Stato (non solo italiano) che è sbagliato definire "deviato".
3. Non erano più gli anni dei golpe né del conflitto sociale, il compromesso storico era fallito a livello di governo ma non di società. Tuttavia la trasformazione (o conservazione) in senso clientelare e autoritario dello Stato passavano ancora da anticomunismo ed emergenza.