Sicuramente avete sentito i no-vax dire che i vaccini provocano autismo. Ma quando è cominciata la diffusione di questa bufala?
Tutto ebbe inizio con un conferenza stampa convocata dal Royal Free Hospital nel febbraio 1998 per pubblicizzare il lavoro di ricerca di Andrew Wakefield sulla rivista scientifica di ambito medico The Lancet. 
Ricordate la notizia dei greci che si iniettavano il virus dell’Aids per avere il sussidio dello Stato? Fu l’Oms, che aveva citato una ricerca della stessa rivista Lancet, a prendere un abbaglio colossale. Un abbaglio tale da obbligare l’agenzia dell’Onu a diffondere una smentita
Torniamo ai vaccini che provocano l’autismo. The Lancet sapeva di avere qualcosa di esplosivo tra le mani. Sapeva anche che il campione di pazienti (12 bambini) era troppo piccolo per poter trarre delle conclusioni. Eppure, malgrado lo scetticismo, pubblicò lo stesso lo studio.
Il Royal Free organizzò una una conferenza stampa con un gruppo di cinque medici, guidati dal professor Arie Zuckerman (virologo e decano della scuola di medicina), accuratamente selezionati per presentare una visione equilibrata.
I medici avevano concordato anticipatamente su cosa dire, ma si arrivò al grottesco. Mentre un medico parlava di perplessità sui vaccini, un altro insisteva sul fatto che il vaccino MMR era stato dato a milioni di bambini in tutto il mondo ed era sicuro.
Il mattino successivo la stampa (che a volte non aspetta altro) evidenziò solo i potenziali rischi del vaccino. Come effetto nel Regno Unito si ebbe un drastico calo delle coperture vaccinali e in numerosi Paesi il mancato raggiungimento di adeguati livelli di immunizzazione
Come abbia potuto uno studio su 12, ripeto 12 bambini, scatenare un putiferio simile è qualcosa che non si riesce a spiegare ancora oggi. In molti paesi ci furono studi per valutare questo “pericolo”. Come in Danimarca, sui bambini nati nel periodo gennaio 1991- dicembre 1998.
Esattamente 440.655 bambini avevano ricevuto il vaccino. La conclusione fu la stessa che in molti altri Paesi. “Nessuna evidenza che il vaccino sia causa di autismo”
Qualsiasi correlazione tra il vaccino trivalente (morbillo, parotite, rosolia) e la comparsa di autismo e malattie intestinali è stata smentita.
Lo studio di Andrew Wakefield venne in seguito ritirato e si scoprì che era stato pagato per alterare i risultati della ricerca.
Lo studio di Andrew Wakefield venne in seguito ritirato e si scoprì che era stato pagato per alterare i risultati della ricerca.
Il General Medical Council britannico (GMC) aprì un'indagine per condotta antiscientifica su Wakefield e scoprì che aveva sottoposto senza necessità bambini autistici a punture lombari e altre procedure mediche invasive non necessarie.
Sulla base delle conclusioni del GMC il Lancet pubblicò una completa ritrattazione dell'articolo del 1998 dicendo che erano falsi. Nel maggio 2010 Wakefield venne radiato dal Medical Register da allora non può praticare la professione medica nel Regno Unito.
