Furono milioni gli italiani che si imbarcararono su navi e piroscafi obsoleti e fatiscenti con rotta verso le Americhe. Venivano chiamati “vascelli della morte” perché avevano più di 20 anni di navigazione. Partivano, stipati, senza la certezza di arrivare a destinazione. 
Molti non avevano mai visto una nave. Paura, ansia, angoscia, batticuore seguiti da malinconia e un misto di emozioni erano i sentimenti che avevano mentre salivano su quelle navi. Ma niente li fermava.
Anche se sapevano che il rischio di non arrivare era altissimo.
Anche se sapevano che il rischio di non arrivare era altissimo.
#MdT 1884 - Come sul "Matteo Brazzo". Ci furono venti morti di colera su 1.333 passeggeri. La nave fu respinta dal Brasile e a cannonate a Montevideo per il timore di contagio.
Utopia era un bastimento inglese. Era partito da Trieste e aveva fatto scalo a Napoli. Aveva 3 passeggeri di prima classe, 3 clandestini, 60 membri dell’equipaggio e 813 emigranti.
#MdT 17/03/1891 - Davanti al porto di Gibilterra con tempo pessimo e visibilità ridotta, sbagliò manovra e andò a sbattere contro una corazzata alla fonda e colò a picco in pochi minuti. I morti, quasi tutti italiani, furono 576.
#MdT 04/07/1898 - 549 furono i morti (moltissimi dei quali italiani) nella tragedia del "Bourgogne" al largo della Nuova Scozia.
#MdT 25/10/1927 - 314 morti (secondo la conta ufficiale, ma per i brasiliani le vittime furono almeno il doppio) nel naufragio al largo del Brasile della "Principessa Mafalda".
Cercavano un futuro migliore. Molti ce la fecero. Ma molti annegarono. Per loro un futuro radioso rimase solo un sogno.
