Oggi mi è successa una cosa particolare. Sono stato invitato da una trasmissione televisiva a parlare dell'anniversario del crollo del ponte Morandi e del decreto per Genova insieme a un parlamentare M5S. Wow, un confronto con un portavoce M5S! Non mi era mai capitato prima. 1/5
Con l'onorevole M5S, una persona molto cordiale, ho scambiato qualche parola, ma pochi minuti prima dell'inizio del collegamento dalla regia mi dicono che devo uscire. C'è stato un fraintendimento, niente dibattito. Il deputato del M5S deve parlare da solo per circa 10minuti. 2/5
Quando esce, insieme all'addetto stampa, gli dico che ora sono al governo e che, prima o poi, sarebbe auspicabile iniziare a confrontarsi pubblicamente con i giornalisti. "Ma non ho detto nulla alla redazione, anzi io ero favorevole a un dialogo", mi ha cortesemente risposto. 3/5
Quando rientro nello studio per il collegamento una voce dalla regia mi dice: "Scusi l'attesa dottor Capone, ma purtroppo non sono disponibili a parlare insieme agli altri". Insomma, uno dice che è una scelta della redazione, l'altro che è una scelta del Movimento 5 Stelle. 4/5
Sicuramente la redazione ha preso accordi con qualcuno più in alto del cortese deputato M5S. Ma mi è rimasto un dubbio. Vuoi vedere che questa storia del Codice Rocco, ovvero dei diktat imposti da Casalino alle tv per ottenere ospiti del M5S, alla fine è solo un equivoco? 5/5
