Thread by @JohannesBuckler

Nel thread precedente vi ho parlato di Linda Brown, una bambina che voleva andare in una scuola per soli bianchi.
La Corte Suprema aveva stabilito che i bambini neri potevano andare nelle scuole per bianchi. Ma vi avevo detto "con calma". Perchè la sentenza non parlava di tempi.

#MdT 04/09/1957 - Liceo per bianchi di Charlotte, Carolina del Nord.
Lei è Dorothy Counts ed è la prima ragazza di colore ammessa all'istituto. Viene accolta con sputi, sassi e lanci di rifiuti

Dorothy continua a camminare senza reagire. Vola di tutto. Sassi, sputi e molto altro. Suo padre le ha detto di stare tranquilla. Lei è tranquilla, ma non capisce tutto quell'odio.

Riesce ad entrare in aula, ma la furia dei ragazzi bianchi non si placa. Nella pausa pranzo, a mensa, svuotano sul suo tavolo un secchio dell'immondizia. Gli insegnanti la ignorano. Quando alza la mano si girano dall'altra parte.

Il giorno dopo.
La moglie di John Z. Warlick, capo del Consiglio dei cittadini bianchi di Charlotte, incita i ragazzi: "Non fatela avvicinare alla scuola, fermatela". Poi ancora, sempre della donna, rivolto alle studentesse: "Sputatele addosso ragazze, forza, sputate".

Dopo quattro giorni di tormento il padre prende la decisione di toglierla dalla scuola. "Pensavamo di poterle farle frequentare la scuola, ma purtroppo lì non è protetta, né dagli insulti né da gesti di violenza fisica, come invece ci era stato garantito dalla scuola stessa".

Dorothy ha proseguito gli studi in Pennsylvania dove si è laureata. Nel 2008 la Harding High School le ha conferito un diploma ad honorem mentre nel 2010 ha ricevuto le pubbliche scuse da parte di un uomo che l'aveva insultata nel 1957.

Oggi continua a ripetere le parole che le disse suo padre quel 4 settembre di tanti anni fa: "Ricorda tutto quello che ti è stato insegnato. Affronta le avversità a testa alta. Non sei inferiore a nessuno".
Già. Nessuno è inferiore a nessuno.