Il 1982 è un anno terribile per la tenuta della legalità in Campania. Prima l'omicidio di Raffaele Delcogliano, assessore regionale alla formazione professionale poi il vicequestore e capo della squadra mobile di Napoli Antonio Ammaturo. 
Antonio Bandiera era nato a Sangineto il 23 marzo 1958. Entrato in Polizia nel 1978, dopo aver frequentato la Scuola Allievi di Trieste, aveva prestato servizio presso il Reparto Celere di Roma, e, da ultimo, presso la Questura di Salerno.
Mario De Marco era nato a Roccadaspide, il 1º ottobre 1951. E’ sposato con Maria Giuliano di 22 anni. Con i risparmi sta costruendo una villetta a Cerretiello nella campagna salernitana, paese natale della moglie.
Antonio Palumbo era nato a Tuglie in provincia di Lecce il 17 dicembre 1960. Incorporato nell'aprile 1982 presso il distretto militare di Lecce; effettivo all'89° battaglione fanteria "Salerno". E’ stato promosso caporale da circa un mese.
#MdT 26/08/1982 – Oggi Antonio Palumbo è assegnato a una micro colonna, costituita da un furgone e un'autovettura dell' 89° Battaglione Fanteria Salerno che dalla Caserma "Generale Antonino Cascino" si deve recare alla Caserma Angelucci per un servizio di guardia.
#MdT 26/08/1982 – Ore 14.50. Il convoglio è in Via Parisi località Torrione. Viene attaccato da un commando delle Brigate Rosse composto da 10 persone. Lo scopo dell’attacco terroristico è quello di impossessarsi di tutte le armi dei giovani militari dell’Esercito.
#MdT 26/08/1982 – Antonio Bandiera (autista) e Mario De Marco, Hanno parcheggiato la volante davanti al bar “Moka” a Torrione per un attimo di sosta. Antonio sta finendo di bere il suo caffè quando arriva il rumore sordo ed inconfondibile dei primi spari.
Salgono sulla volante e si dirigono verso il luogo degli spari. Antonio scende dal lato guida, mette i piedi a terra e fa appena in tempo a puntare la pistola d’ordinanza che viene falciato dai colpi partiti da una Skorpion brandita da “Nadia”, all’anagrafe Emilia Libera.
Mario De Marco, uscito dall’auto, sta cercando di lanciarsi verso il convoglio militare ma viene anch’egli raggiunto da numerosi colpi. Si sente un ordine perentorio: “Non è morto, spara, spara …”; la voce è di un'altra donna, Natalia Ligas
Il primo a cadere, colpito mentre era alla guida della Volante della Polizia di Stato, era stato l’Agente Antonio Bandiera.
L’Agente Mario De Marco, di 31 anni, rimasto gravemente ferito nel corso dell’azione terroristica morì il 30 agosto dopo quattro giorni di agonia.
Antonio Palumbo, dopo essere stato ferito fu ricoverato all’Ospedale Civile di Salerno.Successivamente, causa le sue gravissime condizioni, fu trasferito al Reparto Neurochiurugia del 2° Policlinico di Napoli dove, tra le braccia della madre diede l’ultimo sospiro il 23 settembre
I terroristi volevano le armi di quei soldati. Per questo uccisero Antonio Bandiera, Mario De Marco e Antonio Palumbo.
Quanto valeva, in quegli anni, la vita di tre ragazzi per i terroristi ?
Il loro bottino. 4 fucili “Fal Beretta Bm/59” e “2 Garand”. Solo quello.
Quanto valeva, in quegli anni, la vita di tre ragazzi per i terroristi ?
Il loro bottino. 4 fucili “Fal Beretta Bm/59” e “2 Garand”. Solo quello.
Quel giorno furono feriti i soldati di leva Talamo Ventura e Sergio Garau. Ferito anche lo studente Salvatore De Sio,colpito da un proiettile mentre studiava. Ferito anche Salvatore Mancì. Per i sopravvissuti nessun riconoscimento. Mai invitati alle cerimonie di commemorazione.
