Le istituzioni veicoleranno una prassi volta a una solidale libertà.
Non si parlerà più di moralità e libertà: saranno il normale prodotto dello Stato etico.
La comunità si occuperà di ogni sua parte, in quanto si riconoscerà che ogni parte del corpo sociale è fondamentale per la sopravvivenza della specie umana.
L'equilibrio così raggiunto permetterà di far vivere il maggior numero di uomini possibile senza che ciò sia di intralcio ad alcuno.
La tecnologia servirà solo ad eliminare ciò che nega tempo alle arti, ai mestieri e a quelle attività che elevano l'uomo spiritualmente.
Ci sarà tempo per stare con la propria famiglia, con i propri affetti.
Niente sarà più mercificato: la musica, le arti, gli sport saranno espressione di vitalità cosciente.
La libertà affettiva e sessuale troverà valorizzazione nella spontaneità di un mondo della vita demercificato.
Non ci sarà più differenza tra religione e scienza perché tutto tornerà a essere filosofia.
Ogni uomo sarà uguale nelle sue infinite differenze.