C'era una volta la cannabis, in Italia più o meno tutti la conoscevano, tutti l'avevano provata almeno una volta e tanti la usavano regolarmente.
La legge impediva di coltivarla e di venderla ma nessuno ci faceva caso.
In tutto questo la politica, per le ragioni di cui sopra, ha continuato ad evitare l'argomento.
Tutto su quello che una volta aveva detto un giudice, tutto perché nessuno in politica ha mai pensato di fissare dei paletti o di sistemare per davvero la situazione.
Dalla sera alla mattina quello che era ammissibile diventò illegale; tanti negozi persero la loro ragion d'essere, tanti imprenditori si trovarono senza aspettative future.
Lavoratori dipendenti che a breve saranno di nuovo a spasso, coltivazioni di colpo illegali.
Perché ?
Facile dire "per colpa dei tribunali" ma non è così, non è così facile.
La colpa è di una classe politica inetta e paurosa.
Questo perché siamo un paese di pulcinella che ha abdicato ai tribunali, al legislativo l'onere di legiferare.
Dai tempi di mani pulite questo paese ha smesso di provare a governarsi per legge lasciando che nei compiti più spinosi a fare le leggi fossero i magistrati.
E poi magari qualche PM si fa prendere dal delirio di onnipotenza (visto che finanche alcuni partiti non fanno che invocare la sua azione) e pensa di poter dirigere la politica, magari con gli strumenti della magistratura.
E noi, sempre dietro anche alle classe politiche smidollate ed alla giustizia "supplente", noi ci meritiamo lo stato in cui viviamo.
Fine dello sfogo.
Sono stanco morto, ogni tanto faccio lapsus anch'io.
Sbaglio parecchio quando scrivo di fretta.