Thread by @KegOfGrog

Piccolo thread sulla EA.
Dopo aver visto un video di Jeremy Hambly (aka @TheQuartering) ho scoperto qualcosa riguardante un brevetto dell'azienda, di cui non ero a conoscenza. Pare che questa cosa sia stata portata alla luce dalla comunità di FIFA, per cui li ringrazio.

Ecco il video, per chi volesse approfondire:

Il brevetto in questione è il US20170259177A1 e potete trovarlo su Google Patents con estrema facilità, dopotutto sono dati pubblici.
Aggiungo il link:
patents.google.com/patent/US20170…

Gli "eventi" segnalano non solo il fatto che questo brevetto è ancora attivo, ma che la scadenza sia stata posticipata al 2036.

Perché ho fatto queste premesse? Perché leggendo il PDF del brevetto, è possibile notare che Electronic Arts ha utilizzato la difficoltà dinamica nei suoi giochi - negli ultimi 3 anni, circa - in modo alquanto losco. Non l'hanno fatto per migliorare l'esperienza dell'utente.

Hanno sfruttato questa feature, invece, per incrementare la vendita di micro-transazioni. Per favorire gli acquisti in-game degli utenti e massimizzare così i guadagni.

Mettiamo caso, ad esempio, che l'utente che sta giocando al titolo EA è solito ricorrere alle micro-transazioni quando è in difficoltà.
A quel punto, secondo questo brevetto, la difficoltà di gioco viene aumentata per incrementare la possibilità che l'utente acquisti.

Al contrario, se l'utente è il tipo che ricorre a micro-transazioni per noia - per vivacizzare un gioco che ritiene al di sotto delle sue capacità - allora la difficoltà viene diminuita.
L'obbiettivo è sempre quello di invogliare l'utente all'acquisto.

Queste cose vengono gestite gradualmente, in modo da evitare che l'utente decida - per un motivo o un altro - di staccarsi dal gioco.

Probabilmente questo brevetto sarà molto utile anche nel caso dei life-service, modificando la difficoltà di gioco in modo da tenere gli utenti "all'amo" il più possibile.

Considerando le micro-transazioni alla stregua del gioco d'azzardo e alla luce del fatto che questo dia rapidamente dipendenza agli utenti, questo sistema mi sembra piuttosto lesivo.

È come se, sapendo che siamo dipendenti dal gioco d'azzardo in riabilitazione, un casinò apra sotto casa nostra. Spiando ogni nostra mossa e vedendo come reagiamo alle situazioni che si presentano davanti a noi, facesse in modo che pian piano riprendiamo a giocare da loro.

Questa è pura e semplice manipolazione, senza mezzi termini. Sì, la scelta finale spetta sempre all'utente; ma lo stesso viene guidato verso quella decisione, tenuto per mano in modo che ci arrivi.
Tutto questo succede perché le micro-transazioni sono una zona grigia.

È un campo non regolamentato dalla legge e non ci si può aspettare che le aziende, il cui obbiettivo principale è il massimo guadagno, si regolino da sole in merito. Non lo faranno mai e approfitteranno di chi è più debole, avendone l'occasione, senza pensarci due volte.

Premettendo che ci sono sicuramente persone che acquisteranno per libera scelta le micro-transazioni, questo sistema è volto a portare quanti più individui ad utilizzarle e ad entrare "nel giro". Un giro da cui è estremamente difficile uscire, se si sviluppa una dipendenza.

Altri link utili sull'argomento:

appft.uspto.gov/netacgi/nph-Pa…

freepatentsonline.com/y2017/0259177.…

calciomercato24.com/2018/11/13/fif…

Vi faccio notare che questo ultimo link è un sito di calciomercato. Eppure, ha deciso di coprire la notizia.

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Sarebbe interessante avere qualche approfondimento in più da dei professionisti, che sicuramente hanno più risorse e capacità di me.
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