Ho vissuto e lavorato in Bolivia. Lì ho lasciato amici, italiani e boliviani, che mi tengono informato. La realtà si diverte a fare a pezzi i nostri pregiudizi. Si leggono boiate spaventose frutto della cecità ideologica. Questo è ciò che mi raccontano [Long thread] 
Evo Morales è stato troppo tempo al potere, perdendo anche un referendum costituzionale. L'ho intervistato nel 2003 per La Stampa durante la c.d. guerra del gas. La Bolivia era lo stato più povero del continente quando diventa presidente.
Le sue riforme hanno aumentato la ricchezza pro capite, tutti gli indicatori economici sono positivi, l'enorme disparità sociale è un lontano ricordo. Lo riconosce anche il Sole24ore in questo articolo. ilsole24ore.com/art/bolivia-pa…
La Bolivia soffrì la prima dittatura prodotta dal Piano Condor diventando un regime narcotrafficante e neo-fascista, afflitto da una corruzione endemica e una politica razzista nei confronti degli indios. Le sue enormi ricchezze erano drenate dall'estero.
Morales fu eletto democraticamente nel 2005 ma la sua leadership era diventata "sistemica", pur muovendosi in una cornice democratica iniziava ad avere le caratteristiche di un partito-Stato con venature autoritarie. Non avrebbe potuto candidarsi per un terzo mandato consecutivo.
La crisi non è stata governata. Si rivedono le brutte, vecchie, facce di una volta: uomini dell'ex-dittatore Banzer, come Tuto Quiroga, fascisteria assortita come Fernando Camacho, che brandisce la Bibbia alle sue manifestazione violente e razziste dinamopress.it/news/el-macho-…
Scene di squadrismo contro dirigenti indios del partito di Morales, come questa . Minacce e sequestri di familiari di parlamentari hanno svuotato il Parlamento: Jeanine Añez è stata proclamata presidente senza numero legale.
Ha promesso nuove elezioni con la Bibbia in mano: vedremo se il MAS, il partito di Morales che aveva ottenuto oltre il 40% dei voti, ci sarà. In caso contrario si tratterà di un ritorno al passato, una nuova dittatura.
