La rabbia, sta portando questo paese nel caos. Si urlano slogan feticcio, si insulta, ci si scaglia contro la scienza, la logica, la cultura. Un popolo dalle radici millenarie, subisce l'onta quotidiana da parte di un manipolo ben organizzato di fomentatori d'odio senza >>>
scrupoli, che lo incitano a vomitare rabbia su chiunque arrechi fastidio alla causa. E allora accade che, nel mirino, possano finire persone tanto rappresentative da esserci invidiate dal resto del mondo o altre, così indifese da smuovere l'umano istinto protettivo, che contro>>>
ogni logica, vengono, improvvisamente, "percepiti" come "nemici". Ecco in tutta questa folle deriva di valori, il ruolo chiave sembra averlo la percezione, non si valutano gli accadimenti ma ci si affida ai pareri di opinionisti prezzolati, sempre più presenti e urlanti le loro
"verità" o meglio ciò che a furia di sentire, leggere o veder pubblicato on line, si trasforma magicamente in verità. È lo stesso meccanismo che si sfrutta in pubblicità, ci si convince di conoscere un prodotto, perché a furia di sentirlo nominare, diventa familiare, quando in >>
realtà non ne conosciamo affatto i requisiti o le tecniche di produzione. Ci affidiamo alla percezione, magari ignorando che non rispetta troppo l'ambiente o le condizioni dei lavoratori che lo producono. Ma la rabbia indotta e l'errata percezione della verità non sono i soli>>>
elementi necessari a piegare la volontà altrui, un altro è la nostra pigrizia. Informarsi, cercare riscontri, chiedere ai più esperti, richiede un sacco di tempo e voglia di comprendere, non per mancanza di fiducia ma per il gusto di sapere, di crescere, di assumere un ruolo >>>
attivo, propositivo e utile a se stessi e agli altri, sopratutto in periodi difficili come quello che stiamo vivendo. Delegare ad altri la linea da seguire o le decisioni da prendere, è fin troppo facile, quanto deleterio. Gli altri, i capi, quelli che decidono per noi, troppe>>
volte, hanno dimostrato di avere dei limiti e di non essere sempre in grado di scegliere la via migliore per il paese. La nostra tacita accondiscendenza, invece, li convince di aver ragione a prescindere, di non doversi impegnare più di tanto per soddisfare le aspettative di>>>
noi tutti. Io non sono nessuno per parlare ad una platea tanto vasta ed eterogenea come è il mio popolo e non ho nessuna velleità di smuovere coscienze o ottenere consensi, tanto che non uso nemmeno il mio nome in questo contenitore. Mi accontenterei di far riflettere qualcuno>>>
su argomenti tanto delicati e importanti per tutti. Di ricordare a quanti hanno veramente a cuore le sorti dell'Italia, che le profonde divisioni che segnano quest'epoca, non dovrebbero mai farci dimenticare di essere parte di un grande, delicato ingranaggio regolato de pochi >>>
imprescindibili valori, senza i quali perderemmo, tutti, irrimediabilmente, la nostra comune identità. E a tutti i nostri rappresentanti politici, da sinistra a destra, una preghiera: Abbiate sempre rispetto e cura di questa gente, smettetela di considerarla sempre e solo un >>>
mezzo per raggiungere i vostri obiettivi di parte, ricordate di essere voi al suo servizio e non viceversa. Abbiatene cura, amatela, rispettatene gli sforzi quotidiani, le rinunce o le aspettative, che troppe volte sono state disattese. Impegnatevi, questo popolo lo merita.
