Thread by @catlatorre

Succede che, il 9 novembre, a #Parma c’è un imprenditore mantovano per lavoro.
E mentre è in città, perde il suo Rolex d’oro.

Succede che quello stesso giorno, in città, c’è Modou Gaye, un ragazzo di 22 anni che arriva dal #Senegal

Vive nella bassa parmense, è arrivato qui sfuggendo a chissà quali inferni e ora si trova in un limbo.

Modou si trova a passare per Via Farini quando vede una busta di velluto blu.
La apre e dentro trova un orologio.

Capisce che è di valore e corre da un orefice per farlo valutare.
25mila euro.
Quell’orologio vale 25mila euro.

Una fortuna, un patrimonio, una ricchezza per tanti di noi, figuratevi per Modou.

Succede però che Modou non ci pensa un attimo.
E corre dai Carabinieri.

“Quel Rolex non era mio. Quindi dovevo per forza restituirlo.

Mio padre mi ha insegnato questo. E io questo ho fatto”, dirà dopo.

Che bello, direte voi.
Vero, ma non è finita.

Perché l’imprenditore - chiamato dai Carabinieri - corre a Parma per ringraziare Modou.

E quando scopre che è disoccupato, decide di assumerlo.

Io una persona così onesta la assumerei subito in effetti e voi no?

Non ci sarebbe neanche bisogno di dare tanta enfasi a una storia di bellezza e onestà.

Se solo non vivessimo in un tempo barbaro fatto di discriminazioni e razzismo.

E allora bisogna ripeterlo:
le persone si distinguono fra oneste e disoneste.
Tutto il resto - etnia, colore di capelli, occhi e pelle, orientamento sessuale, altezza e peso - conta.

Ma non in fatto di onestà o disonestà!
Nulla.