Avevo 65 anni. Non serve darvi i dettagli, ma avevo una malattia. Un problema gestibile. Allo stato attuale della medicina, mi aspettavo di arrivare tranquillamente ai 75. Con un po’ di fortuna, anche agli 85. 1/9
E magari nel frattempo la scienza medica avrebbe trovato la soluzione per il mio problema e mi sarei goduto la vecchiaia in ottima salute, giocando coi nipotini. Invece e’ arrivato il coronavirus. 2/9
Ho fatto del mio meglio per proteggermi, la mia famiglia mi ha aiutato, ma non sono stato fortunato. Sono finito in terapia intensiva, attaccato all’ossigeno. Ho lottato come un leone per un mese, ma non ce l’ho fatta. 3/9
Ora tanti di voi stanno a fare quelli che, dal mio punto di vista attuale, sono sofisticati esercizi di masturbazione mentale su “per”, “con” e “comorbidita’”. 4/9
Divertitevi come potete in questo periodo difficile. Io vorrei tanto essere ancora accanto a mia moglie, a ridere per qualche scherzo stupido di quelli che ci siamo scambiati per decenni. 5/9
Pero’ devo dirvi anche questo: ogni volta che vedo uno dei vostri esercizietti, faccio quattro giri di ballo nella tomba e due sane risate. 6/9
Si, due sane risate col nuovo amico con cui ora gioco a scopa. Uno che da vivo se ne era fatte tante di quelle pugnette. Perche’ io vi auguro di arrivarci davvero a quei 75, magari anche senza passare per un’unita’ di terapia intesiva, che e’ davvero una gran rottura. 7/9
Tanto so che prima o poi ci rivediamo e ne riparliamo durante una mano di scopa, delle vostre pugnette. Un caro saluto e ancora auguri! 8/9
PS: Facevo l’economista ed ero uno di quelli razionali che fanno i modelli super-fighi. Perdonatemi il momento un po’ irrazionale. Capita, dopo aver tirato le cuoia. 9/9
