A thread.
#AneddotiLetterari
Beve fino a stordirsi, litiga con Zelda, esce senza reali necessità. Becca una multa e scrive un racconto per pagarla.
Beve fino a stordirsi, telefona a Francis Scott Fitzgerald ma non lo trova in casa. Litiga con Zelda. Scrive un altro racconto sulle corride.
L'aveva sempre saputo, l'aveva previsto. Natura matrigna e pure un po' stronza. È comunque abituato a non uscire, nessun cambiamento significativo. Mangia molti snack al cioccolato.
Non smette di fare vita mondana, invita ospiti e organizza voli a casaccio. Fa stampare molti volantini che nessuno legge ma l'hashtag #DAnnunzioNonSiFerma diventa virale.
Continua a giocare d'azzardo e perde sempre. Alla chiusura dei casinò, si dà alla briscola a chiamata ed è costretto a vendere i diritti di "Delitto e Castigo".
Aumenta le punizioni espiatorie, smette di mangiare del tutto, scrive un racconto in cui un grosso virus in marsina passeggia sulla Prospettiva Nevskij.
Inventa fiabe che legge in un podcast, tutte dedicate ai più esposti alle ansie e alle inquietudini, senza la bussola della ragione compiuta: i bambini.
È sconsolato, quel plot narrativo lo ha già usato. Tenta comunque una ristampa dei Promessi Sposi.
Continua come sempre.
Scrive un nuovo "j'accuse" contro il governo francese e chiede quanti puffi sono risultati positivi.
Cade come corpo morto cade almeno una volta l'ora.
Come Manzoni, ma lui aggiunge novelle vietate ai minori di 18 anni.
Dice a Laura che l'ama (semi cit). Lei visualizza e non risponde.
Tiene una rubrica su una rivista di moda e ogni giorno offre consigli per essere eleganti e chic anche con le pantofole a forma di coniglio.
Riscrive la storia di Zeno e le ultime sigarette durante la quarantena. Successo commerciale clamoroso.
Riceve il classico "messaggio da quarantena" da parte di Héger. È tentata di fare screenshot e inviarlo a sua moglie ma poi ci ripensa e fa partire una chiamata di gruppo con le sorelle.
Blocca e segnala tutti quelli che fanno battute sul virus. Scrive un editoriale in cui mette a confronto le punizioni divine nella Bibbia e l'attuale pandemia, dicendo in pratica che ce la siamo cercata. Maledetti peccatori.
Cambia la famosa scena dei mulini a vento con una battaglia tra Don Chisciotte e il virus. Don Chisciotte vince. E noi con lui.
Trieste deserta, il mare, il cielo limpido, è qui che l'autore irlandese passa la quarantena.
Scrive un memoir che si snoda per tutta la giornata del 9 marzo 2020.
Stanca degli editori moderni, ha una sua casa editrice e un blog letterario. Scrive un racconto a puntate e ci ricorda, per esperienza, che nessun dramma è eterno.
Manco a dirlo, ha il covid. La prende con feroce ironia e tiene un diario fino alla guarigione. Poi lo brucia.
Litiga con i vicini perché canta, non solo alle 18. La quarantena la passa scrivendo mail di fuoco a tutti i ministri francesi. È anche una beauty influencer.
Sente il peso della clausura e della depressione. Sceglie di parlarne sui social, invita tutti a fare lo stesso e crea una rete di supporto, generando un'onda di positiva empatia.
"Che succede?" (Cit)
Ascolta Achille Lauro. Aggiorna il suo blog, molto seguito, chiamato "La volontà di Potenza" perché risiede in Basilicata.
Continua a scrivere opere teatrali in cui prende in giro sua moglie. Lei chiede il divorzio.
Non si perde una diretta di Jo Squillo, ha rivisto volentieri i Backstreet Boys. Attende Ambra. Ama vagamente il trash.