🦠🇮🇹 Non solo @Cartabellotta ha ragione a mettere in guardia sulla terza ondata di #COVID19 in Italia, ma la situazione è persino più grave di come la descrive.
Nino usa i dati dei ricoverati in terapia intensiva, ma il numero da seguire è quello dei nuovi ingressi.
Un thread.
Innanzitutto, è ovvio, le terapie intensive (TI) sono un numero che cambia in ritardo rispetto all'evoluzione dei contagi.
Ma precedono di diversi giorni i decessi.
E sono più robuste dei contagi, perché non risentono delle politiche di testing.
Giusto osservare quelle.
C'è un problema, però: i ricoveri gravi di un'ondata di #COVID hanno una "coda lunga".
Tante persone restano ricoverate in TI per settimane, creando uno stock di persone che esce dalle TI (perché migliorate o perché, purtroppo, decedute) piuttosto lentamente.
A ottobre era giusto guardare ai ricoverati in terapia intensiva: la media mobile settimanale era intorno alle 100 persone, dunque le variazioni dello stock riflettevano piuttosto bene i flussi in ingresso.
Ma oggi i ricoverati sono più di 2.000.
Il "peso del passato" è enorme.
Per fortuna, da dicembre abbiamo anche il dato sui nuovi ingressi giornalieri.
Basta un semplice confronto.
Scopriamo che nelle ultime due settimane la forbice tra il numero totale dei ricoverati in TI e quello dei nuovi ingressi in TI, prima inesistente, si è spalancata.
E quale dei due indicatori è il migliore per prevedere quello che accadrà nel futuro più prossimo?
I nuovi ricoveri in TI, ovviamente. Basta spostarli in avanti di circa dieci giorni per notare quanto bene si sovrappongano (i.e., "correlino") con i nuovi decessi.
Appurato che i nuovi ricoveri in terapia intensiva siano fondamentali per prevedere il futuro, il grafico qui sotto non lascia scampo: i decessi sono destinati a salire, e tanto, nelle prossime due settimane.
Questo accadrà *a prescindere* dalle misure che prendiamo oggi.
Ciò che vi dico per l'Italia vale in maniera pressoché identica per la Lombardia.
A sinistra, la forbice in allargamento tra ricoverati in TI e nuovi ingressi in TI nella Regione.
A destra, la correlazione tra nuovi ingressi in TI e persone decedute dieci giorni dopo.
E i vaccini? Arrivano troppo tardi.
Al momento, le persone vaccinate oggi consentono di evitare solo tra il 5% e il 10% dei decessi che ci saremmo potuti attendere prima dell'inizio delle vaccinazioni.
Con il trascorrere delle settimane la situazione migliorerà.
Ma lentamente.
Conclusione: la terza ondata è già qui. La situazione peggiorerà rapidamente nelle prossime due settimane, *a prescindere* da ciò che facciamo oggi.
Ma non siamo inermi, possiamo fare molto.
Agendo subito, anziché opporci con argomenti pseudoscientifici. ispionline.it/it/pubblicazio…
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🇮🇹🦠 #COVID19 e vaccini in Italia: bene ma non benissimo.
Il numero di dosi di #VaccinoAntiCovid consegnate ma non ancora somministrate continua a crescere.
Da qualche giorno siamo stabilmente sopra ai due milioni (!).
Rispetto agli altri paesi UE restiamo verso il fondo della classifica, ma stiamo recuperando.
Speriamo che duri, ma a oggi l'andamento è nettamente diverso rispetto a due settimane fa, quando eravamo fermi al 6% degli ultraottantenni vaccinati.
Per chi se lo fosse perso, del grande ritardo della campagna vaccinale italiana verso le classi d'età più a rischio avevo scritto qui. ispionline.it/it/pubblicazio…
Vi parlo spesso dell'errore che abbiamo fatto tardando a vaccinare gli over-80, ma ciò non significa che la letalità del virus non stia calando.
Poteva calare più in fretta.
Ma già oggi ci attendiamo il 20% di decessi in meno.
🦠🇮🇹 UPDATE importante. Su suggerimento di @OpencovidM ho fatto un calcolo più complicato, ma anche più rigoroso, da cui traspare che in realtà è ancora troppo presto per parlare di "effetto vaccini".
Ve lo spiego.
Ma è importante segnalare che il tweet qui sopra è prematuro.
In sostanza, non sappiamo con certezza a cosa sia dovuto il calo di nuovo casi nella popolazione over-80.
Io do per scontato che si tratti di un "effetto vaccini", ma non è detto. Per capirlo si può sfruttare la differente penetrazione vaccinale negli over-80 per Regione.
🦠🇮🇹 #VaccinoAntiCovid: indovinate chi è tra gli ultimi paesi in Europa per vaccinazioni agli ultraottantenni?
Un aiutino: no, non è la Francia, e neanche la Germania.
E sì, ci siamo riusciti pur avendo ricevuto lo stesso numero di dosi pro capite.
Un thread.
In Unione europea tutti abbiamo ricevuto più o meno lo stesso numero di dosi pro capite di vaccino.
C'è qualche correzione a favore dei paesi più piccoli. E qualcuno ha fatto anche da solo.
Ma tutti, più o meno, siamo lì.
Con dosi scarse, fare a gara non ha senso.
Ha senso però chiedersi: come utilizziamo dosi scarse?
La risposta dovrebbe essere ovvia: cerchiamo di abbattere il più possibile la letalità di #COVID19.
Come? Vaccinando le persone a rischio, che corrispondono in larghissima maggioranza alle persone più anziane.