Perché dire che COVID19 diventerà un’endemia non significa che il virus sarà meno pericoloso. Ecco un thread bellissimo da leggere di @ArisKatzourakis su @NaturePortfolio. Ve lo riporto qui! Scusate la lunghezza ma ne varrà la pena. Let's go! 1/n 🧵
#COVID19 #virus #endemic
La parola "endemia" è diventata una delle parole maggiormente utilizzate in maniera impropria. Per un epidemiologo, un'infezione endemica è quella in cui i tassi complessivi sono statici, né in aumento né in calo. 2/n
Più precisamente, significa che la proporzione di persone che possono ammalarsi bilancia il "numero di riproduzione di base" (R0) del virus, il numero di soggetti che un individuo infetto infetterebbe, ipotizzando una popolazione in cui tutti potrebbero ammalarsi. 3/n
Ad esempio, i comuni raffreddori sono endemici. Così sono la febbre di Lassa, la malaria e la poliomielite. Così è stato il vaiolo, fino a quando i vaccini non l'hanno eradicato. 4/n
In altre parole, una malattia può essere endemica, ma anche diffusa e mortale. La malaria ha ucciso più di 600.000 persone nel 2020. Dieci milioni si sono ammalate di tubercolosi quello stesso anno e 1 milione e mezzo sono morte. 5/n
Endemia certamente non significa che l'evoluzione sia riuscita ad "addomesticare" un agente patogeno e che presupponga un ritorno scontato alla "normalità". 6/n
È molto frustrante sentire i politici quando invocano la parola "endemia" come scusa per fare poco o niente. C'è di più nella politica sanitaria globale che imparare a convivere con il rotavirus, l'epatite C o il morbillo. 7/n
Affermare che un'infezione diventerà endemica non dice nulla su quanto tempo potrebbe essere necessario per raggiungere la stasi, quali saranno i casi, i tassi di morbilità e mortalità o, soprattutto, quanto una popolazione sarà suscettibile. 8/n
Non possiamo escludere se ci saranno ondate dirompenti da infezioni endemiche, come si è visto con il morbillo negli Stati Uniti nel 2019. Le politiche sanitarie e il comportamento individuale determineranno quale forma assumerà COVID-19 (endemica?) 9/n
Subito dopo che la variante Alpha è emersa e si è diffusa alla fine del 2020, c'era la convinzione che l'evoluzione virale fosse stata rapida e imprevedibile con l'insorgenza di varianti con caratteristiche biologiche diverse e potenzialmente più pericolose. 10/n
Da allora, i sistemi sanitari pubblici hanno lottato contro la variante Delta altamente trasmissibile e più virulenta, mentre ora c'è #OmicronVariant, con la sua sostanziale capacità di eludere il sistema immunitario, causando reinfezioni. 11/n
Lo stesso virus può causare infezioni endemiche, epidemiche o pandemiche: dipende dall'interazione del comportamento dei singoli nella popolazione, struttura demografica, suscettibilità e immunità, oltre all'eventuale comparsa di varianti virali. 12/n
Condizioni diverse in tutto il mondo possono consentire l'evoluzione di varianti come detto le quali possono scatenare nuove ondate epidemiche. 13/n
Queste situazioni sono alla base di decisioni politiche all'interno di un paese e alla capacità di contrastare le infezioni. Anche se un paese raggiunge un equilibrio, questo potrebbe essere "disturbato" quando arriva una nuova variante con nuove caratteristiche.
14/n
Il COVID-19 non è, ovviamente, la prima pandemia al mondo. Il fatto che il sistema immunitario si sia evoluto per far fronte a infezioni costanti è la testimonianza di tali battaglie evolutive. 15/n
È probabile che alcuni virus si siano "estinti" da soli e abbiano comunque causato alti tassi di mortalità. C'è un malinteso diffuso e non trascurabile che i virus si evolvano nel tempo per diventare più benigni. 16/n
Non è così: in particolare in quelli come #SARSCoV2, la maggior parte della trasmissione avviene prima che il virus causi una malattia grave. 17/n
A tal proposito, c'è da considerare che Alpha e Delta sono più virulenti del ceppo originario di Wuhan, in Cina. La seconda ondata della pandemia influenzale del 1918 fu molto più letale della prima. 18/n
In primo luogo, essere ottimisti ma anche cauti. In secondo luogo, dobbiamo essere realistici sui probabili livelli di morte, malattia e conseguenze. Gli obiettivi per la riduzione dovrebbero considerare che il virus circolante rischia di dare origine a nuove varianti. 19/n
In terzo luogo, dobbiamo utilizzare, a livello globale, le armi disponibili: vaccini efficaci, farmaci antivirali, test diagnostici e una miglior comprensione di come limitare la diffusione nell'aria attraverso l'uso di mascherine, distanziamento, ventilazione e filtrazione. 20/n
Infine, dobbiamo investire in vaccini che proteggono da una gamma più ampia di varianti (pancoronavirus). Il modo migliore per prevenire l'emergere di varianti più pericolose o più trasmissibili è fermare la diffusione rapida del virus. 21/n
Ma non solo quest'ultimo dettaglio ma tanti altri interventi di salute pubblica, tra cui, in modo cruciale, l'equità nell'accesso al vaccino. Più un virus si replica, maggiore sarà l'insorgenza di varianti problematiche laddove la diffusione è maggiore. 22/n
La variante Alpha è stata identificata per la prima volta in UK, Delta è stata trovata per la prima volta in India e Omicron in Africa Meridionale, tutti luoghi in cui la diffusione era dilagante. 23/n
Pensare che l'endemicità sia lieve e inevitabile non è solo sbagliato, ma soprattutto pericoloso: prepara l'umanità a molti altri anni di malattie, comprese ondate imprevedibili.
24/n
È più razionale considerare quanto potrebbero peggiorare le cose se continuiamo a dare al virus l'opportunità di farci anticipare. Quindi potremmo fare di più per far sì che ciò non accada. 25/n
In breve: con il termine endemico non si intende un’infezione meno grave ma solo che la diffusione del patogeno nella popolazione determina tassi di infezione che possono essere prevedibili. Endemico non significa che il Covid giungerà a una fine naturale. 26/n
Fonte: doi.org/10.1038/d41586…
27/27 FINE
N.B. Qualora ci fossero errori/omissioni nella stesura del thread, sentitevi liberi di intervenire. Ogni contributo è importante, grazie. 28/28

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