1/14
Lo stato della guerra in #Ucraina, il futuro politico di Kiev, si regge su un filo sottilissimo, la cui tenuta dipende dalla velocità con cui l'Occidente fornirà sostegno militare alle truppe 🇺🇦, e allo stesso tempo dalla capacità della 🇷🇺 di riconoscere che è (quasi) finita
2/14
Ne sono convinti gli esperti dell'ISW, secondo cui il fattore tempo risulterà cruciale per stabilire "dov'è la vittoria". E chi la farà sua.
Scenario.
Nelle settimane a venire, #Putin potrebbe proclamare l'annessione di diversi territori dell'#Ucraina sud-orientale.
3/14
Quesito.
Il Cremlino è in grado di riconoscere l'incapacità di avanzare oltre sul terreno di battaglia? Una risposta affermativa attesterebbe che Vladimir #Putin è ancora lucido, perfettamente consapevole degli equilibri di forza sul terreno, padrone del proprio destino.
4/14
In questo caso, è probabile che ordini la rapida annessione dei territori finora conquistati. Mossa che comunque richiederà del tempo: per operare la sostituzione dei media locali con altri gestiti dal Cremlino, installare reti Internet e di comunicazione russe, completare
5/14
la transizione delle economie locali al rublo russo, effettuare il ricambio degli amministratori del posto con funzionari fedeli a Mosca. E per sopprimere i partigiani, anche attraverso atrocità sui civili che siano di "esempio" a chi pensa di opporsi.
6/14
Qualora invece Putin decidesse di proseguire nei combattimenti, convincendosi della possibilità di conquistare terreno, si esporrebbe al concreto rischio di una controffensiva 🇺🇦 tale da mettere a repentaglio l'intero sforzo bellico sin qui prodotto. Occidente permettendo.
7/14
L'ISW ravvisa infatti l'esistenza di una "stretta finestra d'opportunità" per lanciare un contrattacco tale da impedire ai russi di schierarsi a difesa dei territori conquistati.
Impedire a Mosca di mettere le tende, di rendere 🇷🇺 ciò che fino al 24 febbraio era 🇺🇦.
8/14
Un'annessione russa del Sud e dell'Est dell'#Ucraina significherebbe l'archiviazione definitiva degli Accordi di #Minsk II, conclamando il cambio di tattica di #Putin.
Non più quinte colonne da utilizzare per destabilizzare l'Ucraina (esemplari le repubbliche separatiste di
9/15 #Donetsk e #Luhansk), ma territori da rivendicare come regioni russe per mantenere una minaccia costante su #Kyiv. Magari sognando di tornare all'attacco una volta ricostituito l'esercito, negli anni a venire, ma partendo da una posizione di maggiore vantaggio territoriale.
10/14
Tramite l'annessione, #Putin potrebbe vendere all'opinione pubblica interna il racconto di un'operazione di successo, presentando a #Zelensky un "fatto compiuto" e respingendo così qualunque rivendicazione ucraina:
"Volete #Kherson? Ma Kherson fa parte della Russia!".
11/14
Questa surreale operazione potrebbe essere "blindata" da una minaccia nucleare da parte di Mosca.
La dottrina militare russa nota come "escalation to de-escalation" prevede infatti l'uso di armi nucleari "quando l'esistenza stessa dello stato è in pericolo".
12/14
Dichiarazione difficile da credere, certo, ma ancora più complicata da sfidare. Come sa bene Mosca, a quel punto pressoché certa che l'Occidente non rischierebbe di supportare #Kyiv nel tentativo di riconquistare porzioni di terra reclamate dai russi.
14/14
Se ritieni questo lavoro ben fatto, se vuoi aiutarmi nell'impresa di tenere aperto questo Blog indipendente, ti chiedo di iscriverti cliccando qui:
👇 steadyhq.com/it/dangelodario
Grazie mille!
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
1/12
Pochi mesi fa, con l'eco dei cannoni ancora lontana dallo sconvolgere l'Europa, nel suo tradizionale discorso di Capodanno il presidente della Repubblica della #Finlandia, Sauli #Niinistö, pronunciava parole all'apparenza inusuali.
2/12
"E va detto ancora una volta: il margine di manovra e di scelta della #Finlandia include anche l'opportunità di allearsi militarmente e fare domanda per l'adesione alla #NATO, se lo decidiamo".
Così è stato, come prova la dichiarazione congiunta con la premier, #SannaMarin.
3/12
Un momento chiave del processo che ha portato Helsinki ad annunciare una svolta storica nel giro di poche settimane, è stata la visita a Stoccolma, il mese scorso, proprio della ministro capo Marin.
La 36enne socialdemocratica si è presentata dall'omologa svedese Andersson,
Mario #Draghi sta prendendo la parola al Forum "Verso Sud" a #Sorrento organizzato dalla ministra @mara_carfagna. Riporterò i passaggi più importanti del suo intervento.
@mara_carfagna#Draghi: "Il Sud è al centro dell'azione dell'esecutivo. Vogliamo che il Mezzogiorno torni ad avere la centralità che merita in Italia e in Europa".
@mara_carfagna#Draghi: "L'evoluzione delle politiche pubbliche per il Meridione è spesso rappresentata come una successione di inevitabili sprechi, di fallimenti. La storia economica del Sud nel 2° Dopoguerra è ben più complessa di come la vogliono o la rappresentano questi pigri pregiudizi.
1/8 DIARIO DI GUERRA (GIORNO 78): CONTE MINACCIA LA CRISI
Al giorno 78 dell'invasione dell'#Ucraina, da fonti #M5s l'espressione "crisi di governo" viene infine pronunciata. Niente di troppo serio: il solito "penultimatum" di #Conte (fu #Grillo a definirlo "specialista").
2/8 Obiettivo dell'avvocato? Anzitutto mettere pressione su un Mario #Draghi appena rientrato da un viaggio di assoluto successo negli USA.
3/8 Le fonti #M5s ricalcano le parole pronunciate nell'intervista a #Piazzapulita da #Conte, secondo cui "dopo un 3° decreto di invio di armi a #Kyiv", l'Italia ha "già dato". Ma vanno oltre.
Dicono: se M5s venisse ignorato sarebbe "autorizzato ad aprire una crisi di governo".
1/4 Apro una piccola parentesi personale.
Cito il tweet di Giuseppina perché è solo l'ultimo in ordine di tempo. Non se ne abbiano a male i tanti che fino ad oggi hanno scritto per me post simili.
L'impresa in cui mi sono lanciato un paio di mesi fa è di difficile realizzazione.
2/4 Ho lasciato un posto "sicuro" per un piccolo Blog creato da zero, da perfetto Signor Nessuno. E l'ho fatto a 30 anni, troppo vecchio per essere un ragazzo, ma troppo giovane per pensare di accontentarmi.
Non so davvero se ce la farò. E ad oggi la verità è che solo del
3/4 mio lavoro non potrei vivere.
Ma voglio dirvi questo: comunque vada vi sono debitore. Per l'affetto (sì, l'affetto) che mi avete tributato. Per la vostra stima.
L'Italia è piena di persone perbene, pronte a dare fiducia a chi fa del suo meglio: io ne sono testimone.
1/4 Vedo che i giornali italiani non hanno riservato grande eco al prestigioso premio conferito questa notte a Mario #Draghi dall'Atlantic Council.
Capisco che sia più attraente un pezzo su Orsini (anzi no, non lo capisco) ma non capita tutti i giorni
2/4 che un premier italiano venga tributato in questo modo, com'è accaduto in questi giorni, a Washington.
Aggiungo: non solo non capita tutti i giorni, ma fra non molto questi giorni (purtroppo) finiranno.
Senza #Draghi a P. Chigi i partiti torneranno in fretta al loro
3/4 "come prima più di prima". E i giornali non avranno più così facilmente la possibilità di fornire un'immagine diversa della politica 🇮🇹.
Peccato non stiano approfittando di questa fase per restituire uno spaccato diverso: credibile, affidabile, autorevole, pragmatico,
1/5 Dichiarazione congiunta del Presidente della Repubblica e del Primo Ministro della #Finlandia sull'adesione della Finlandia alla #NaToCorona
"Questa primavera si è svolto un importante dibattito sulla possibile adesione della Finlandia alla NATO. È stato necessario del
2/5 tempo per consentire al Parlamento e all'intera società di stabilire la loro posizione sulla questione. È stato necessario un periodo di tempo per stabilire stretti contatti internazionali con la #NATO e i suoi Paesi membri, nonché con la #Svezia. Abbiamo voluto dare alla
3/5 discussione lo spazio necessario. Ora che il momento decisionale è vicino, esprimiamo le nostre opinioni, anche per informare i gruppi e i partiti parlamentari. L'adesione alla #NATO rafforzerebbe la sicurezza della #Finlandia. Come membro della NATO, la Finlandia