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Può Recep Tayyip #Erdogan bloccare l'adesione di #Finlandia e #Svezia alla #NATO?
Domanda molto più che teorica, viste le ultime dichiarazioni del Sultano, nelle ultime ore pronto ad assicurare che la #Turchia "non cederà" sulla questione del loro ingresso nell'Alleanza.
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Premessa. #Erdogan accusa i 2 Paesi di "supporto ai terroristi del Pkk". Nel mirino la concessione di asilo politico ai cittadini 🇹🇷 di etnia curda, oltre che l'ospitalità offerta ai seguaci del predicatore Fethullah #Gulen, per Ankara mandante del fallito golpe del 2016.
3/20 #Erdogan ha definito la #Svezia come un "vivaio" per le organizzazioni terroristiche, aggiungendo che "nessuno di questi Paesi ha un atteggiamento chiaro e aperto. Come possiamo fidarci di loro?".
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Secondo fonti del ministero della Giustizia turco citate dall'agenzia di stampa Anadolu, #Svezia e #Finlandia negli ultimi cinque anni hanno risposto negativamente a 33 richieste di estradizione da parte della #Turchia.
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A ciò si aggiunga il fatto che governo si è impegnato a bloccare le candidature dei Paesi che hanno imposto sanzioni contro la #Turchia. E nel 2019 sia #Svezia che #Finlandia hanno smesso di vendere armi ad Ankara in risposta alla sua attività in #Siria.
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Il segretario di Stato USA #Blinken ha espresso fiducia rispetto al fatto che #Svezia e #Finlandia aderiranno alla #NATO nonostante le preoccupazioni espresse dalla #Turchia. Parole importanti, in vista dell'incontro di domani con il ministro degli Esteri turco #Cavusoglu.
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E qui si torna alla domanda iniziale: può il solo #Erdogan bloccare l'intera #NATO? La risposta è sì, almeno sulla carta.
Basta leggere l'art.10: "Le parti posso, CON ACCORDO UNANIME..."
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Il processo di adesione può essere riassunto in 7 fasi: 1) invito dei Paesi NATO, "colloqui di adesione" a Bruxelles in due sessioni. Nella prima si discutono questioni politiche e militari; nella seconda questioni legali, contributo al bilancio comune ecc..
9/20 2) accettazione obblighi e impegni sotto forma di una lettera di intenti indirizzata al Segretario Generale NATO e presentazione dei calendari per il completamento delle riforme necessarie, che potrebbero continuare anche dopo che questi paesi saranno diventati membri NATO.
10/20 3) la #NATO prepara i Protocolli di adesione al Trattato di Washington per ciascun invitato.
11/20 4) I governi degli Stati membri #NATO ratificano i protocolli, secondo i loro requisiti e procedure nazionali, che variano da paese a paese. Gli USA ad esempio richiedono una maggioranza di due terzi al Senato, nel Regno Unito non è richiesto il voto parlamentare formale.
12/20 5) Una volta che tutti i paesi #NATO hanno notificato al governo 🇺🇸, depositario del Trattato di Washington, l'accettazione dei protocolli del Trattato del Nord Atlantico sull'adesione dei potenziali nuovi membri, il Segr. Generale invita i paesi ad aderire al Trattato.
13/20 6) Gli invitati aderiscono al Trattato del Nord Atlantico secondo le loro procedure nazionali.
14/20 7) Dopo aver depositato i propri strumenti di adesione presso il Dipartimento di Stato americano, gli invitati diventano formalmente membri della #NATO.
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Il fatto che il processo di adesione alla #NATO richieda l'ok unanime di tutti i Paesi membri implica ovviamente che non sia facile entrare a far parte dell'Alleanza.
La #Turchia si è esposta pubblicamente, ma non è difficile immaginare che anche altri Paesi - in maniera
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meno visibile - abbiano ad oggi delle riserve sull'ingresso di #Finlandia e #Svezia. È altrettanto vero, però, che forse non vi è mai stato momento migliore di questo, per cercare di entrare nella #NATO.
La contrapposizione tra Occidente e Russia, la condanna (quasi)
17/20
unanime nei confronti dell'invasione dell'#Ucraina, difficilmente spingeranno un attore del campo occidentale a rischiare di alienarsi il favore della maggioranza a guida USA, in un momento in cui le scelte di campo sono fondamentali.
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Ecco perché è lecito attendersi, da parte di #Erdogan, una mossa di natura tattica: il Sultano sta probabilmente alzando la posta del proprio sì a #Finlandia e #Svezia per ottenere delle compensazioni su altri fronti.
Sebbene i due Scandinavi si siano detti
19/20
"non interessati a trattare con #Erdogan", altri dovranno farlo al loro posto.
Su tutti gli USA, la cui leadership sarà cruciale per assicurare che la #NATO non si renda protagonista di un clamoroso autogol. dangelodario.it/2022/05/17/erd…
Qui l'articolo completo.
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1/12 #Draghi continua a tenere la barra dritta.
Lo ha fatto anche oggi, in Aula, sfidando con la serenità dello statista i critici senza futuro.
Al netto di polemiche sterili ha ribadito che la sua posizione sull'#Ucraina, quella del governo, dell'Italia, non cambiano.
2/12
Fin dai primi giorni della guerra, il presidente del Consiglio ha fissato come obiettivo dell'Italia il raggiungimento di un cessate il fuoco:
"Presidente #Putin, la chiamo perché voglio parlare di pace", disse al telefono #Draghi.
Era il 31 marzo.
3/12
Sarebbe bastato prestare attenzione alle dichiarazioni del premier per risparmiarsi sortite politicamente senza senso, come le "3 proposte concrete" elencate oggi da #Salvini in #Senato.
#Salvini: "Grazie presidente #Draghi. Grazie per le sue parole di pace, sia a Washington che oggi in Aula, condivise con tutti penso. A quasi tre mesi dall'inizio del conflitto chi continua a parlare solo di armi, guerra, armi, guerra...non fa il bene dell'#Ucraina, del mondo
intero e dell'Italia, perché qui noi siamo stipendiati dal popolo italiano. Quindi è giusto salvare vite nei Paesi vicini a noi ma abbiamo il dovere di fare anche l'interesse nazionale italiano. E far cessare la guerra il prima possibile significa salvare posti di lavoro in 🇮🇹".
#Salvini: "Presidente #Draghi, lei ha detto: 'Sarebbe bello che #Biden chiedesse a #Putin...lo chieda Lei: chieda Lei lo sblocco delle navi, lo sblocco dei porti, il ritorno all'esportazione e alla produzione di grano e mais ai Paesi africani. E sono convinto che alla sua
Riporterò i passaggi più importanti del suo intervento.👇
#Draghi: "La guerra in #Ucraina è giunta al suo 85esimo giorno. La speranza da parte dell'esercito russo di conquistare vaste aree del Paese in tempi brevi si è scontrata con la convinta resistenza del popolo ucraino".
#Draghi: "La Federazione Russa si è ritirata da ampie porzioni del territorio ucraino per concentrare le sue forze nell'area orientale del Paese. Anche qui l'avanzata russa procede molto più lentamente del previsto. Nell'ultima settimana le forze ucraine hanno ripreso il
#MaiaSandu, presidente della #Moldova, intervenendo alla plenaria dell'Europarlamento ha chiesto il ritiro delle truppe russe dalla #Transnistria.
Il suo è stato un discorso molto importante: ecco i passaggi cruciali.👇
Rivolgendosi alla presidente #Metsola, #MaiaSandu ha detto che la #Moldova in 🇪🇺 si sente "in famiglia". Poi ha ringraziato per il sostegno "fondamentale per mantenere la Moldova sul suo cammino democratico e sorreggere le aspirazioni del nostro popolo a vivere in pace".
#MaiaSandu ha usato parole dure nei confronti della #Russia, sostenendo che la guerra contro l'#Ucraina "ci fa tornare indietro di un secolo nella storia".
Ha anche raccontato di aver sentito dal suo ufficio, la mattina del 24 febbraio, le bombe che colpivano #Odesa.
Ecco le dichiarazioni più importanti dei due leader.👇
#Draghi: "La richiesta di adesione alla #NATO è una chiara risposta all'invasione russa dell'#Ucraina e alla minaccia che rappresenta per la pace in Europa, per la nostra sicurezza collettiva. L'Italia appoggia con convinzione la decisione della #Finlandia e della #Svezia".
#Draghi: #Finlandia e #Svezia sono "due Stati membri UE che già cooperano strettamente con la #NATO, della quale condividono i valori fondanti e di cui contribuiranno a rafforzare le capacità. Siamo d'accordo sul rendere le procedure per l'adesione il più celeri possibile".
"#Eni, in vista delle imminenti scadenze di pagamento previste per i prossimi giorni, ha avviato in via cautelativa le procedure relative all’apertura presso Gazprom Bank dei due conti correnti denominati K, uno in euro ed uno in #rubli, indicati da Gazprom Export secondo
una pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere, in coerenza con la nuova procedura per il pagamento del gas disposta dalla Federazione Russa. Eni, tuttavia, ha già da tempo rigettato tali modifiche. Pertanto l’apertura dei conti avviene su base temporanea e senza
pregiudizio alcuno dei diritti contrattuali della società, che prevedono il soddisfacimento dell’obbligo di pagare a fronte del versamento in euro. Tale espressa riserva accompagnerà anche l’esecuzione dei relativi pagamenti.
La decisione, condivisa con le istituzioni italiane, è