🇮🇷 IRAN, SFIDA AL REGIME
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Nell'aggiornare sulle proteste in #Iran dopo la morte di #MahsaAmini non si può non partire da questa anziana donna.
Il passo è incerto, la voce fievole, ma l'immagine è chissà perché ancora più potente: col velo in mano urla "morte a #Khamenei".
2/n La novità più importante del giorno è però quella che comunica l'attenzione USA rispetto a quanto accade a #Tehran. Ieri era stato #Biden, dal palco dell'ONU, a schierare gli Stati Uniti, "al fianco delle coraggiose donne iraniane". Oggi è arrivato un atto concreto.
3/n Il dipartimento del Tesoro USA, presieduto da Janet Yellen, ha infatti annunciato nuove #sanzioni contro la "polizia morale" iraniana (due virgolette non bastano, lo so), responsabile della morte di #MahsaAmini, e contro sette leader dell'agenzie di sicurezza iraniane.
4/n Emblematica del nervosismo di #Tehran la vicenda che ha visto protagonista il presidente #Raisi. A raccontarla Christiane #Amanpour, giornalista di punta CNN, che si è vista negare un'intervista concordata da mesi.
Il motivo? Ha rifiutato di indossare il velo a New York.
5/n La pre-condizione è stata recapitata 40 minuti prima dell'inizio previsto dell'intervista da un assistente di Raisi. Amanpour racconta: "Il presidente suggeriva che indossassi il velo, perché ci troviamo nei mesi sacri di Muharram e Safar. Ho gentilmente rifiutato.
6/n Siamo a New York, dove non c'è legge o tradizione che riguarda il velo. Ho fatto notare che nessun precedente presidente iraniano aveva fatto questa richiesta quando li ho intervistati fuori dall'#Iran. L'assistente ha chiarito che l’intervista non sarebbe avvenuta se non
7/n avessi indossato il velo. Ha detto che era 'una questione di rispetto' e ha fatto riferimento alla 'situazione in #Iran' alludendo alle proteste nel Paese. Ancora una volta, ho ripetuto che non potevo accettare questa condizione senza precedenti e inaspettata".
Risultato:👇
8/n Intanto il regime dopo essere stato colto di sorpresa dalle proteste sta organizzando una reazione. Autorità religiose e apparati governativi stanno infatti pianificano delle contro-manifestazioni di piazza per esprimere condanna nei confonti dei recenti disordini nel Paese.
9/n Attenzione però: il contagio del malcontento nei primi 5 giorni ha già raggiunto 114 città e 29 province dell'#Iran.
E io continuo a credere che per il regime non sarà facile come in passato sopprimere la voglia di libertà.
I buoi potrebbero essere già scappati dalla stalla.
COLPO DI STATO IN CINA? XI JINPING ARRESTATO? COSA SAPPIAMO
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Il caso-non-caso delle ultime ore è nato da questo video: Jennifer Zeng, attivista del Falun Gong (disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese), segnala la presenza di un convoglio militare lungo
2/n 80 km diretto verso Pechino. Di più: cita alcune voci secondo cui #XiJinping sarebbe stato deposto dagli anziani del Politburo. A ciò si aggiunge quanto dichiarato da un giornalista di nome Zhao Lanjian: dice che il 60% dei voli cinesi è stato cancellato.
Golpe in atto?
3/n Anche questo giornalista risulta essere legato al Falun Gong, movimento noto (anche) per diffondere fake news con l'obiettivo (forse) di minare la solidità del regime comunista.
Si citano inoltre una serie di appuntamenti ravvicinati disertati da #XiJinping: la tesi è che sia
🇪🇪 IL DISCORSO AGLI ESTONI DI KAJA KALLAS: LA RUSSIA POTREBBE TAGLIARCI L'ELETTRICITÁ
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Per rassicurare un Paese che condivide quasi 300 km di confine con la #Russia e il suo dittatore occorrono importanti qualità di leadership. Kaja Kallas, premier estone, ha dimostrato di
2/n di disporne in grande quantità. Se ne ha avuta ulteriore prova nel messaggio rivolto ieri alla nazione.
Parlando al "caro popolo dell'Estonia", #Kallas ha tenuto a rassicurare i suoi connazionali sul fatto che, al netto dei proclami di #Putin, "attualmente non vi è alcuna
3/n minaccia militare diretta per l'#Estonia e non dobbiamo scoraggiarci". Un concetto ribadito con forza da parte di #Kallas: "L'Estonia è e resterà protetta. Tutti noi possiamo svolgere serenamente le nostre attività quotidiane sapendo che l'Estonia è protetta dalle nostre
PERCHÈ L'OCCIDENTE DEVE RESISTERE ALLE MINACCE DI PUTIN
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Gli Stati Uniti "prendono sul serio la minaccia nucleare" da parte di Vladimir #Putin e se la #Russia dovesse usare l'arma nucleare "ci saranno conseguenze gravi". Bisogna partire dalle dichiarazioni di John Kirby,
2/n portavoce del Pentagono, per capire fino a che punto si sia ingarbugliata la matassa della guerra in #Ucraina.
Nelle cancellerie occidentali è diffuso il convincimento che Putin non sia mai stato così debole: la mobilitazione parziale annunciata ieri è la prova che le cose
3/n sul campo di battaglia non stanno andando come augurato da Mosca. Eppure proprio questa fragilità manifesta spinge i leader #NATO ad interrogarsi sulle prospettive del dittatore.
La domanda che resta sul taccuino è la seguente: davvero #Putin sarebbe pronto a fare ricorso al
ULTIME DALL'IRAN 1/n 🇮🇷 In #Iran il regime le sta tentando veramente tutte per evitare che le proteste per la morte di #MahsaAmini, la ragazza di 22 anni uccisa dalla "polizia morale" per non aver indossato correttamente il velo, dilaghino in tutto il Paese.
Con scarsi risultati.
2/n È come se a #Tehran si fossero messi in testa di fermare le onde del mare usando le mani.
L'ultima pensata? Limitare l'accesso ad internet, bloccare addirittura #WhatsApp e #Instagram.
Sono le mosse della disperazione di chi ha tirato troppo la corda, fino a spezzarla.
3/n Il contagio della libertà è iniziato, potrebbe rivelarsi inarrestabile. #AliKhamenei, tornato in pubblico dopo le voci sui suoi problemi di salute, non ha menzionato le proteste.
Ma mettere la polvere sotto il tappeto non servirà. Neanche se il tappeto è persiano.
1/4 Matteo #Salvini entrò nel governo #Draghi accettando un compromesso così riassumibile: perderò qualche voto, ma il sostegno ad uno degli uomini più autorevoli del Pianeta mi procurerà finalmente quella patina di presentabilità tanto necessaria per guidare un Paese del G7.
2/4 Con l'ultimo sgarbo fatto a #Draghi, l'affossamento della delega fiscale, il Capitano-kamikaze ha invece completato il capolavoro di dilapidare il suddetto investimento politico. Lo riassumo:
- Ha fatto opposizione al governo da lui stesso sostenuto;
- Si è confermato
3/4 inaffidabile: da notare il richiamo di #Draghi sull'importanza di rispettare la parola data);
- A tutt'oggi, pur essendo parte di un governo 🇪🇺, rappresenta lo spauracchio d'Europa sul fronte #Putin. Ben più di #Meloni, che del governo non ha mai fatto parte.
Risultato👇
🚨🇷🇺 Vladimir #Putin annuncia la "mobilitazione parziale": "Solo i cittadini della riserva saranno soggetti a convocazione".
L'Occidente, ha detto "vuole dividere e distruggere la #Russia come l'Urss".
#Putin minaccia l'uso di armi nucleari: "Useremo certamente tutti i mezzi militari a nostra disposizione. Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi".
#Putin rilancia: "Dopo che il regime di Kiev ha respinto una soluzione pacifica al problema del Donbass e fatto la sua rivendicazione sulle armi nucleari, è diventato chiaro che una nuova, ampia offensiva nel Donbass, come già accaduto due volte in precedenza, sia inevitabile".