Come si spiega il vantaggio di #Bolsonaro in questa fase dello spoglio? Una risposta potrebbe arrivare da questo grafico, riporta l'evoluzione della sfida tra Dilma Rousseff e Aécio Neves nel 2014. Come potete osservare la candidata di sinistra partì malissimo: perché?
Perché tradizionalmente in Brasile sono i voti del Nord e del Sud del Paese (quelle che nel 2018 hanno premiato #Bolsonaro, foto sotto) ad arrivare prima. I dati del Nord-Est, la zona in cui #Lula deve sfondare se vuole vincere al 1° turno, arrivano dopo.
Ripeto, prudenza.
Spoglio giunto quasi al termine. Si va verso un ballottaggio #Lula-#Bolsonaro. Il candidato della sinistra resta di poco sotto la soglia del 50%, il presidente uscente ottiene però molti più voti del previsto.
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Il sorvolo del #Giappone da parte di un missile balistico della Corea del Nord non è un inedito. Chiedere per capire ai residenti di #Hokkaido, già 5 anni or sono svegliati dagli altoparlanti che lanciavano l'allarme: "Lancio missilistico! Trovate rifugio sottoterra!".
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Il pur inquietante suono delle sirene udite in 🇯🇵 è comunque meno allarmante della spregiudicatezza di #KimJongUn, leader alla perenne ricerca di attenzione da parte degli USA, attualmente impegnati su altri fronti e oggi richiamati a preoccuparsi degli umori di #Pyongyang.
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D'altronde è una questione di interesse nazionale. Il missile lanciato oggi dalla Corea del Nord, forse un Hwasong-12, ha coperto una distanza di 4500 km, record nella storia del programma balistico 🇰🇵. #Guam, territorio USA nel Mar delle Filippine, dista "appena" 3380 km.
IRAN, PARLA KHAMENEI E ACCUSA L'AMERICA. MA È SEMPRE PIÚ DEBOLE
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È il primo discorso pubblico dallo scoppio delle proteste in #Iran per la morte di #Mahsa_Amini, quello di Ali #Khamenei.
Ma non è quello che ci si attenderebbe da un leader navigato. La Guida Suprema appare
2/n disconnessa dalla realtà del Paese: un paradosso per colui che vorrebbe disconnettere l'Iran dal mondo intero. Il suo racconto è vecchio, flaccido e inaccettabile per la gente che chiede l'impronunciabile: il regime change in #Iran. E la sua testa, dunque. No, non sarà
2/n accusando "l'America e l'usurpatore regime sionista, così come i loro mercenari e alcuni iraniani traditori all'estero", che il Grande Ayatollah sederà le proteste per la morte di Mahsa Amini, la 22enne uccisa dalla polizia "morale" (continuerò ad usare sempre le virgolette)
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Attenzione. La Marina Militare italiana si è schierata a presidio di tre gasdotti: il #Transmed (che collega Algeria e Italia), il #Greenstream (che garantisce il collegamento con la #Libia) e il #Tap, che mette in sicurezza i flussi di provenienti dall'Est Europa.
2/n Cosa significa tutto ciò? Che dopo gli attacchi di matrice probabilmente russa contro i gasdotti #NordStream, a Roma si è deciso di alzare la soglia di attenzione. Secondo il portale specializzato "ItaMilRadar", le navi della Marina starebbero muovendosi in diverse direzioni,
3/n impegnando in acqua il Comando 54^ Squadriglia Dragamine Costieri di La Spezia e alcune fregate, mentre in volo sono attivi anche dei velivoli ricognitori P-72A di base a Sigonella. Si tratta di uno sforzo importante, che impegna centinaia di donne e uomini delle Forze 🇮🇹.
🇧🇷BOLSONARO ALLA TRUMP? RISCHIO GOLPE IN BRASILE
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"Ho 3 alternative nel mio futuro: essere arrestato, ucciso o la vittoria. E vi assicuro che non andrò mai in prigione".
Non si tratta di voler drammatizzare. È che basta leggere le parole del presidente #Bolsonaro
2/n per comprendere quale sia la posta in palio nelle elezioni presidenziali di domani in #Brasile.
Da anni è soprannominato il “#Trump dei tropici“, adesso si vedrà se il presidente Jair deciderà di (non) uscire di scena alla maniera dell’ex presidente americano. O forse peggio.
3/n Sì, perché stando ai sondaggi la partita elettorale è pressoché chiusa: l’ex presidente #Lula, candidato di sinistra, balla sulla soglia del 50%, quella necessaria ad ottenere la vittoria al primo turno senza dover attendere il ballottaggio. #Bolsonaro è quasi spacciato.
L'INTERVENTO DI JENS STOLTENBERG, SEGRETARIO GENERALE #NATO
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#Stoltenberg: "Il Presidente #Putin ha rivendicato altre quattro regioni dell'#Ucraina come parte della #Russia.Si tratta del più grande tentativo di annettere con la forza un territorio europeo dai tempi della
2/n Seconda Guerra Mondiale.
Un altro 15 per cento del territorio ucraino.
Un'area grande più o meno come il Portogallo.
Sequestrato illegalmente dalla Russia sotto la minaccia delle armi.
I finti referendum sono stati architettati da Mosca.
E imposti all'Ucraina.
3/n In totale violazione del diritto internazionale.
Questo accaparramento di territorio è illegale e illegittimo.
Gli alleati della NATO non riconoscono e non riconosceranno nessuno di questi territori come parte della Russia.
Chiediamo a tutti gli Stati di respingere i palesi
L'UCRAINA PRESENTA DOMANDA DI ADESIONE RAPIDA ALLA #NATO. STORICO DISCORSO DI #ZELENSKY 1/n "Ucraini! E tutti i nostri amici e alleati! Alleati di fatto. Oggi, qui a Kiev, nel cuore del nostro Paese, stiamo compiendo un passo decisivo per la sicurezza dell'intera comunità delle
2/n nazioni libere.
Noi vediamo chi ci minaccia. Chi è pronto a uccidere e mutilare. Chi per espandere la sua zona di controllo non si ferma davanti a nessuna barbarie.
Il 24 febbraio è stato sferrato il primo attacco su larga scala all'Ucraina. Il primo!
La Russia non si sarebbe
3/n fermata ai nostri confini se non l'avessimo fermata. Altri Stati sarebbero stati attaccati. I Paesi baltici, la Polonia, la Moldavia e la Georgia, il Kazakistan...La Russia pretendeva di sottomettere varie nazioni dell'Europa e dell'Asia. Lo ha dichiarato sei mesi fa.