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"Non ricordo". "A memoria...". "Nella mia interpretazione...". "Non ho mai inteso che". "Non mi sono mai interessato in particolare".
"Non riesco a ricostruire se avevo conoscenza".
Sono solo alcune delle formule utilizzate da Giuseppe #Conte, questa mattina, nel corso
2/n della sua deposizione come teste per il processo #OpenArms, che vede Matteo #Salvini imputato con l'accusa di sequestro di persona.
L'allora presidente del Consiglio oppone una strenua resistenza ai tentativi di associare il suo precedente ruolo alla gestione degli sbarchi di
3/n #migranti. Per essere più precisi: Conte ricorda, ma solo a fasi alterne.
Ricorda ad esempio con dovizia di particolari che in sede di Consiglio Europeo "costrinsi i colleghi, gli altri leader, ad affrontare il tema" degli sbarchi. Lo fece, ricorda Conte, "minacciando che non
4/n avremmo chiuso il Consiglio Europeo" con il consenso dell'Italia alle conclusioni finali. Il presidente del Movimento 5 Stelle ricorda che "ci fu un vero litigio, uno scontro con Francia e Germania, Emmanuel Macron e Angela Merkel". Ricorda che "restammo tutta la notte" e
5/n sostiene di aver ottenuto che "per la prima volta" fosse inserita nella conclusione una formula che richiamasse gli "sforzi congiunti" - eh sì, sui #congiunti Conte è sempre stato forte - per la redistribuzione dei migranti.
Questi, sia chiaro, non sono gli unici ricordi di
6/n Conte.
Conte ricorda ad esempio di essersi speso più volte in prima persona, in presenza di situazioni critiche con navi in zona SAR, contattando telefonicamente altri leader europei "per chiedergli la cortesia di accettare subito" la redistribuzione dei migranti.
Ma non
7/n ricorda, o comunque non concede, su domanda dell'avvocato Giulia #Bongiorno, che il metodo di lavoro dell'allora governo gialloverde fosse quello di ottenere prima il consenso degli altri Paesi europei a condividere l'onere dell'accoglienza dei migranti, e soltanto poi di
8/n procedere allo sbarco degli stessi. Riconoscerlo significherebbe esentare Salvini da una responsabilità individuale, concedere che abbia agito dietro un chiaro (e a mio avviso disumano e controproducente) mandato politico.
In sintesi ammettere di essere stato premier, di aver
9/n governato questo Paese.
Ma questo Conte non lo riconosce. O forse, meglio, non lo ricorda.
Tutti gli altri "non ricordo" pronunciati da Giuseppe Conte li ho sintetizzati nella seconda parte dell'articolo, disponibile per gli iscritti al Blog.
10/n Chi apprezza il mio lavoro (credetemi, oltre 2 ore di deposizione di Conte non sono una passeggiata!) può sostenermi iscrivendosi al Blog. 👇
Anno 2026. Cosa accadrebbe se la #Cina tentasse un'invasione anfibia di #Taiwan?
Da questa domanda muove il report di 165 pagine del Center for Strategic and International Studies, think tank americano tra i più prestigiosi e tenuti in considerazione in quel di Washington.
2/n Nel convincimento che la temuta "trappola di Tucidide" tra Stati Uniti e Cina potrebbe infine scattare, che la dottrina di "ambiguità strategica" dell'America (difenderà o no l'isola di Taiwan?) ad un certo punto della Storia potrebbe non bastare ad evitare una guerra
3/n convenzionale tra due potenze nucleari, gli esperti statunitensi hanno sviluppato un apposito gioco di guerra, effettuando 24 simulazioni, inserendo di volta in volta variabili diverse, in grado di influire sullo svolgimento (e sull'esito) delle ostilità.
🇦🇫 "SCONFIGGEREMO I TALEBANI E LIBEREREMO L'AFGHANISTAN". COME PROCEDE LA RESISTENZA DI AHMAD MASSOUD
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A più di un anno dal ritiro delle truppe occidentali, l'Afghanistan è un luogo in cui domina il terrore. Il regime talebano ha riportato indietro le lancette della Storia.
2/n A farne le spese le minoranze etniche, i giovani, ma soprattutto le donne. Di pochi giorni fa la notizia che alle ragazze afghane è stato vietato di studiare all'università. In alcune zone del Paese, le donne sono state costrette a chiudere i loro negozi con la motivazione di
3/n aver indossato in maniera inadeguata il velo (vi ricorda qualcosa?). Le donne non possono essere curate da medici maschi, non possono camminare per strada senza essere "scortate" dagli uomini, gli è fatto divieto persino di recarsi in un parco pubblico. A lottare contro gli
1/n Se avevate conservato il pallottoliere, ora coraggio: riprendetelo.
Se vi eravate messi l'anima in pace, spalancate le porte al caos.
Se pensavate che fosse tutto finito, esultate (o disperate).
La politica americana, e Kevin #McCarthy in particolare, rischiano di vivere
2/n un'altra notte "movimentata".
Lo #Speaker uscito vincitore dalla battaglia parlamentare più infuocata degli ultimi 164 anni è chiamato ad affrontare il primo vero test sulla tenuta della sua leadership. In gioco c'è l'approvazione del pacchetto di regole per il 118° Congresso
3/n degli Stati Uniti. Di che si tratta? Di 55 pagine che delineano le priorità del Partito Repubblicano da qui alla corsa per la Casa Bianca, delle procedure che il Gop utilizzerà per dirigere la Camera, nonché - piccolo dettaglio - del passaggio fondamentale senza il quale le
1/n Chi ama la politica non può non appassionarsi a quanto sta avvenendo negli #USA per l'elezione del nuovo #speaker della Camera.
Kevin #McCarthy, ex leader di minoranza per il Partito Repubblicano, candidato principale alla guida della maggioranza dopo le #Midterm, sta
2/n giocando la partita della vita. E per ora la sta perdendo.
Rapido quadro della situazione: la maggioranza del Gop alla Camera è risicata: 222 seggi contro i 212 dei Democratici. Per diventare speaker, ovvero presidente della Camera, McCarthy ha bisogno di 218 voti. Questo
3/n significa che può perdere per strada solo 4 voti. C'è un problema: una frangia di deputati Repubblicani radicali (non che McCarthy sia un "moderato", è pur sempre vicinissimo a Donald #Trump) composta da Andy #Biggs (Arizona), Matt #Gaetz (Florida), Bob #Good (Virginia), Matt
Ecco perché - anzi, per chi - è un dovere non dimenticare l'#Afghanistan.
Guardate questa bambina, ascoltate le sue parole, capirete che i #Talebani non sono interpreti di un "atteggiamento abbastanza distensivo", ma custodi del Male.
Inizia con una domanda: "È un peccato
2/n essere una ragazza? I Talebani non ci lasciano andare a scuola. Ma le loro figlie studiano in altri paesi. Ci mancano le nostre maestre, la nostra penna, i nostri quaderni. Non vogliamo restare a casa e analfabeti. Vogliamo andare a scuola, studiare ed essere intelligenti".
3/n Sono i bambini le principali vittime dell'oscurantismo talebano. Ieri il giornalista afghano @natiqmalikzada ha raccontato una storia straziante, quella di #MohammadWasim, un bambino di 8 anni residente nel villaggio di Khaniz, nel #Panjshir, la terra di