L'amministrazione #Biden avrebbe intenzione di inviare "un numero significativo" di carri armati #Abrams M1 in #Ucraina. L'annuncio potrebbe arrivare già questa settimana.
2/n Secondo funzionari statunitensi citati dal WSJ, la decisione di Washington sarebbe parte di una più ampia intesa diplomatica con la #Germania, con Berlino a quel punto pronta ad inviare un numero minore di propri carri armati #Leopard2 e a rimuovere il veto nei confronti
3/n della coalizione di nazioni che - #Polonia in testa - stanno aspettando il semaforo verde per esportare a #Kyiv i tank di fabbricazione tedesca.
Se la Casa Bianca finora ha rifiutato di commentare, è un alto funzionario tedesco a confermare che la questione è stata oggetto di
4/n intensi negoziati tra Washington e Berlino per più di una settimana.
Nei giorni scorsi il Pentagono aveva escluso di fornire i carri armati all'Ucraina sostenendo che fossero troppo complicati da gestire, ma sembra che le resistenze dei funzionari della Casa Bianca e del
5/n Dipartimento di Stato siano venute meno quando si è capito che fornire gli Abrams sarebbe servito a spezzare l'impasse diplomatico che ha impedito fino ad oggi la consegna dei #Leopard.
Fosse confermata l'indiscrezione del WSJ, tirando le somme: #Scholz può dire di avere
6/n strappato qualcosa a Washington nel braccio di ferro. La #Germania perde un'occasione per mostrarsi nazione leader dell'Europa, figurarsi dell'Occidente, muovendosi solo ed esclusivamente sulla scia degli Stati Uniti. L'Ucraina festeggia, perché in un modo o nell'altro
7/n ottiene i Leopard 2 di cui aveva bisogno per tentare di ribaltare le sorti della guerra.
Nessuno giornale in Italia ha ancora riportato questa notizia: stare con le antenne dritte 24 ore su 24 costa fatica. Se vuoi premiarmi, sostieni il Blog:
Scusate. Stare con le antenne dritte costa non solo fatica, ma ogni tanto anche un refuso.
9/n Bloomberg: "Secondo persone a conoscenza della questione, la #Germania dovrebbe dare alla #Polonia l'approvazione a riesportare in #Ucraina i suoi carri armati #Leopard di fabbricazione tedesca già mercoledì".
1/n Ho cerchiato la data di oggi sul mio inseparabile taccuino.
Penso che questo 24 gennaio abbia posto le basi per segnare una svolta nella guerra in #Ucraina.
Gli ultimi dettagli relativi alle forniture di #Leopard e #Abrams che #Germania e #USA sono pronti ad inviare a #Kyiv
2/n sono clamorosi.
Sì, avete letto bene: dopo settimane di pressioni internazionali, secondo "Der Spiegel", Berlino si sarebbe decisa non solo a rimuovere il veto di esportazione sui propri carri armati, ma anche a concedere all'esercito ucraino quelli in dotazione alla
3/n Bundeswehr.
La tempistica di questa scelta non è un dettaglio, attenzione. Il fatto che la Germania abbia esitato - eufemismo - a concedere il suo via libera dice molto del perché gli Stati Uniti siano storicamente diffidenti nei confronti dei tedeschi, perché temano di
1/n L'intervento de-fi-ni-ti-vo sulla guerra in #Ucraina lo ha firmato un signore nato a New York, già sindaco di Londra, amante della storia di Roma, estimatore di Churchill, già inquilino di Downing Street, protagonista di una vita sregolata, accreditato di innumerevoli difetti
La stampa italiana - chissà come mai - ha pressoché totalmente ignorato il suo ultimo editoriale sul Daily Mail. A rimediare ci pensa, con orgoglio, questo Blog.
"Venite con me nel fango ocra del cimitero di
3/n #Bucha, oltre la chiesa di Sant'Andrea crivellata di colpi. Soffermatevi sulle tombe di alcuni dei 416 abitanti di questa città - di cui 9 bambini - che sono stati fucilati dai russi con l'intento di terrorizzare gli altri. Guardate le foto dei loro corpi, con le mani legate
1/n Stanno iniziando a parlare il segretario generale #NATO, Jens #Stoltenberg, e il ministro della Difesa tedesco, Boris #Pistorius.
Grande aspettative su questo incontro: fortissimo pressing alleato su Berlino affinché rimuova il suo veto alla consegna di #Leopard all'#Ucraina.
2/n Secondo gli esperti militari dell'International Institute for Strategic Studies occorrono almeno 100 di questi formidabili carri armati per sortire un effetto concreto dove più conta: sul campo di battaglia. Non si tratta, insomma, di avallare un gesto simbolico, ma di
3/n provare a ribaltare le sorti della guerra.
E proprio 100 sono i Leopard che 12 Paesi avrebbero accettato di fornire a #Kyiv secondo un alto funzionario ucraino che ha parlato in esclusiva con ABC News. La "coalizione dei Leopard" si è formata a margine del vertice di
2/n #Vucic: "Abbiamo visto tutti la prima versione del piano franco-tedesco, ma temo che nessuno volesse parlare del contesto e di ciò che la #Serbia sta affrontando. Le circostanze geopolitiche sono cambiate. C'è un grande nervosismo".
3/n 🚨🇷🇸 #Vucic: "L'Europa è di fatto in guerra. Non c'è tolleranza. Vogliono che tutto sia come vogliono nel loro "cortile", e i #Balcani occidentali sono il loro cortile. Stanno cercando una soluzione immediata".
💣🇺🇸🇨🇳🇹🇼 1/n A partire dalla regola aurea per cui l'interesse nazionale si riconosce, non si inventa, gli USA si confermano Paese serio.
Emblematica la notizia delle ultime ore: il Pentagono starebbe pianificando una prossima visita a #Taiwan dello Speaker della Camera #McCarthy.
2/n Notizia clamorosa, dopo i fuochi d'artificio agostani e le relative tensioni con la #Cina, a conferma dell'importanza che il dossier Taipei continua a rivestire agli occhi di Washington.
Da notare la tempistica: correva l'anno 1997 quando l'ultimo speaker della Camera USA,
3/n il repubblicano Newt #Gingrich, si recò a Taiwan per manifestare la vicinanza americana all'isola bramata dal Dragone. Trascorsi, tra la sua visita e quella di Pelosi, venticinque anni. Uno appena, secondo i retroscenisti di "Punchbowl", fra la scampagnata di Pelosi e quella
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Sembra che ad un certo punto, amareggiato e innervosito dall'esito del colloquio con i "Big Five", il presidente serbo #Vucic abbia messo sul tavolo, davanti ai membri del suo partito, perfino le proprie dimissioni. "Se qualcuno pensa ed è in grado di fare meglio", ha
2/n scandito dinanzi ai colleghi del Partito Progressista Serbo che gli chiedevano di respingere "l'ultimatum" occidentale sulla questione del #Kosovo, allora "sono pronto a farmi da parte". E "se la popolazione rifiuta i negoziati, e se qualcuno pensa che dovremmo distruggere
3/n economicamente il Paese", allora "lascerò la guida a chi è più intelligente di me".
Bastano queste indiscrezioni a raccontare il clima respirato in #Serbia, dove proprio in questi minuti è in corso una sessione del governo alla presenza dello stesso Vucic.