Se gli #USA riusciranno ad imporre anche alle aziende #UE restrizioni sull'esportazione di nostre tecnologie verso la #Cina, la UE perderà quel residuo di competitività che ancora ha
Ecco perché, breve thread
Obbiettivo #USA è limitare lo sviluppo economico e tecnologico della #Cina. Nella loro visione non essere più la prima economia al mondo comporterebbe rischi di sicurezza nazionale. Una posizione non condivisa da, per es, Svizzera, che non e' ne la prima economia ne è a rischio
Quindi da anni impongono vari embarghi, restrizioni all'export, di tecnologia USA verso la Cina nel tentativo di ritardarne lo sviluppo economico e tecnologico
La strategia ha una sua logica , ma funziona solo se anche altri paesi, idealmente tutto il mondo fanno lo stesso
Quindi, logicamente, cercano di convincere paesi, alleati e non, ad adeguarsi al loro embargo e imporre anche loro restrizioni all'export delle loro tecnologie verso la Cina. Esempi classici sono l'aver convinto i Taiwanesi di #TSMC e gli olandesi di #ASML (ci torniamo)
Per convincerli ci sono, in genere, due modi
1) Una moral suasion, o imporre la loro forza geopolitica, e o minacce di ritorsioni. Nulla di anormale. Ogni paese lo fa, Cina compresa
Oppure
2) Bloccare export di prodotti MadeInUSA che sono componenti essenziali nella catena della forniture di questi paesi "da convincere". Senza questi input USA, anche i prodotti tecnologici di paesi terzi non sono realizzabili e quindi, banalmente, non essere esportati in Cina
A questo punto i paesi "ponte", diciamo l'Olanda che e' nostro vicino nella #UE ha tre scelte
1) Adeguarsi, non esportare in Cina e perdere $$$ e mercato (nessuno pensa che il mercato occidentale possa sostituire quello Asiatico/BRICS/BRI trainato dalla Cina.
2) Rompere la catena di forniture USA e cercare i componenti per il loro prodotti (per esempio le macchine EUV) da altri paesi (le lenti Zeiss dalla Germania, per es) se tali prodotti esistono altrove, continuare ad esportare in Cina e tenere il mercato
3) Sviluppare in casa quei componenti made in USA per loro essenziali ed continuare ad esportare in Cina e tenere il mercato ed, anzi, progredire nello sviluppo e nel reshoring di tecnologie a loro (a noi UE) essenziali e strategiche
La 3 è difficile, o impossibile, nel breve
La 2, qualora fattibile, creerebbe tensioni geopolitiche con gli alleati USA ed entrerebbe in campo la moral suasion
Resta la 1: perdere il mercato cinese/asiatico/BRICS, 7mld di persone, e diventare dipendenti da un solo cliente: USA
Scelta la 1 (ASML non vende alla Cina le macchine EUV), la Cina accusa il colpo. Nel breve
Il suo sviluppo tecnologico viene rallentato, per un po'
Ma, spinge su investimenti indigeni per sostituire con Made In Cina quello che Olanda/USA/Alleati non gli vendono più
Nel tempo (3 anni) la Cina sviluppa sua tecnologia sostitutiva (non essendo i loro governanti per parvenu, hanno già attivato questo processo da anni, in previsione del loro sorpasso agli USA e della filosofia USA alla perdita di primato = rischio sicurezza nazionale (tweet 1)
Oggi abbiamo un'azienda leader mondiale, monopolio, ASML e grazie e queste "scelte" verrà superata da altre aziende cinesi che hanno più $$$ di Rutte o del mercato
Perdiamo una eccellenza high tech che non riprenderemo mai più
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Sul #MES, leggo molta confusione anche giustificata perché “ci sono” 2 MES: 1) Riforma Trattato e 2) Il MES sanitario
Ma anche nel MES 1, ci sono almeno 2 decisioni
1a) Se approvare la riforma che contiene vari vincoli per chi accede al prestito
1b) Se accedere al prestito
Le due cose potrebbero essere disgiunte e si potrebbe tecnicamente approvare la riforma, se ritenesse utile per l’Italia, senza poi accedere al prestito
Si potrebbe quindi fare una valutazione disgiunta dei due passi.
Credo questa sia la linea della sinistra che dice:
“Vabbè approviamo la riforma, tanto poi, se ci fossero forti condizionalità sui presiti, possiamo sempre decidere di non accedere ai fondi, quindi condizionalità, tassi, MoU, Troika etc, non sarebbero un problema nostro ma solo di quei paesi che accendono la linea di credito”
1) Prima si identificano i progetti da fare, second vari criteri
2) Poi si ottimizzano i finanziamenti necessari per finanziare quei progetti
Quindi, prima assets e poi liabilities
Il #PNRR è stato fatto al contrario. Ma, non e' finita
La parte di finanziamento è un manuale di cosa un paese non deve mai fare, cioè:
Contrarre debito privilegiato
Contrarre debito con enti/istituzioni, invece che con i mercati
Contrarre debito a tassi più alti di quelli di mercato equivalenti
Ma non è finita
La parte di progetti è, il PNRR vero e proprio, è una lista di progetti frammentati, senza una visione d'insieme. Nulla che cambierà l'economia e la società italiana
Quello che ho definito già 20 mesi fa, un bancomat per le amministrazioni locali
#Scholz da l'ok alla vendita del 25% di un terminale (non di tutto il porto), ma alcuni membri del suo stesso governo si erano opposti per paura che la Cina aumentasse la propria influenza nei porti tedeschi in maniera "spropositata". Insomma...
2) Fine dell'approccio "mercantilistico" della #Merkel?
Perché mai la Germania dovrebbe abbandonare un'approccio che le ha portato vantaggi? In cambio di cosa? Qual è il dovere del governo di un paese? Fare gli interessi dei propri cittadini senza se o ci sono dei limiti a ciò?