Non sono un costituzionalista (e anche tra loro ci sono vedute diverse).
Posso solo riportare fatti.
All’art. Articolo 73 “Le leggi sono promulgate dal Presidente della Repubblica entro un mese dalla approvazione”. E fin qui.
Poi c’è l’art. 87. Il PdR “Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.
“Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione”.
“Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere, chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata”.
Ognuno interpreta la Costituzione a modo suo. Chi ritiene che il PdR debba solo controllare che l’iter procedurale seguito dal Parlamento sia formalmente corretto e che il testo approvato alla Camera sia identico a quello del Senato.
Altri invece sono del parere opposto e ritengono che il PdR possa andare oltre il semplice controllo dell'iter procedurale.
Forse l’unica modo è ripercorrere la storia, il passato di questo Paese.
Per esempio. Quanti rinvii ci sono stati, se ci sono stati, fino ad oggi?
E, nel caso, perché?
Vediamo.
“ e ad me, che la legge fondamentale della Repubblica ha fatto tutore della sua osservanza”.
Ma non fu certo l’unico.
L’altro rinvio dovuto alla presentazione in ritardo della legge da parte del Governo (art. 73).
Sarebbe incostituzionale. Violerebbe l'art. 117 della Costituzione.
L’articolo 74 della Costituzione recita: “Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione”.
Ma io non sono un costituzionalista. Date il giusto peso alla cosa. E' solo un'opinione personale.
Perché la Costituzione offre loro questa grande possibilità.
Ma qui entra in gioco anche il momento storico e quindi l’opportunità.
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