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Perché i negoziati sulla #Brexit hanno avuto (clamorosamente) una svolta.

Perché il miracolo di un nuovo accordo prima del 31 ottobre è possibile. O forse NO.

Perché Johnson e Corbyn ora si giocano tutto.

Il mio THREAD definitivo per capire tutto ciò che sta accadendo.👇
🇬🇧🇪🇺
1. La svolta c'è stata in un misteriosissimo incontro giovedì scorso, tra il premier britannico Boris Johnson e quello irlandese Leo Varadkar, in un albergo vicino a Liverpool.

Fino a qualche ora prima tutti dicevano "accordo #Brexit quasi impossibile".

Poi, "è cambiato tutto".
2. Ma perché SAREBBE cambiato tutto?

L'ipotesi più fondata è che Johnson abbia fatto delle concessioni importanti sul confine irlandese e su un periodo di transizione soft dopo la #Brexit che hanno fornito una nuova base di negoziazione.

Ma che tipo di concessioni?

Vediamo.
3. Innanzitutto, pare che Johnson abbia ceduto finalmente sul confine irlandese.

Ossia: no checkpoint di alcun tipo, anche a km di distanza, per evitare che diventino obiettivo di estremisti e quindi rinfocolare le tensioni e nella peggiore delle ipotesi una nuova guerra civile
4. Ma ovviamente, come il gioco dell'oca, torniamo sempre al punto di partenza.

Senza checkpoint al confine, per controllare le merci e preservare la qualità del mercato unico Ue, i controlli e quindi un nuovo confine devono essere spostati altrove, e cioè nel Mar d'Irlanda.
5. Qual è il senso di tutto ciò?

- Io, Regno Unito, evito di mettere i controlli della frontiera commerciale - perché, dopo Brexit, UK uscirà da unione doganale europea - e quindi faccio arrivare in Irlanda del Nord solo merce e cibo rispettosi delle norme sicurezza e qualità Ue
6. Mentre io, Unione Europea, sono rassicurata per due motivi:

1) Il filtro preventivo alle merci dalla Gran Bretagna e effettuato nel Mar d'Irlanda, perché nel Regno Unito post #Brexit e con accordi commerciali con altri Paesi circolerà ovviamente di tutto - senza norme Ue
🇬🇧🇪🇺
7. E, secondo motivo:

2) In questo modo il confine irlandese resta invisibile come è oggi - con Irlanda del Nord (e quindi Regno Unito) e Repubblica d'Irlanda insieme nell'unione doganale e mercato unico europei e dunque senza bisogno di controlli commerciali - e quindi pacifico
8. Questo ovviamente ha un'altra conseguenza.

L'Irlanda del Nord, con questo schema, si staccherebbe dalle norme - almeno commerciali - del Regno Unito e si allineerebbe dunque a quelle dell'Ue.

Tutto ciò fa imbestialire unionisti irlandesi e brexiter, per vari motivi.
#Brexit
9. Secondo brexiter e unionisti nordirlandesi ciò è pericolosissimo per due motivi:

- Il Regno Unito si spaccherebbe, con Irlanda del Nord "allontanata" dalla Gran Bretagna e...

- l'Irlanda del Nord sarebbe decisamente allineata all'Irlanda, col "rischio" di una riunificazione
10. Non a caso, unionisti DUP e i brexiter tory hanno sempre bocciato accordo May per il "backstop", che per evitare tutte le frizioni menzionate prevedeva che Nordirlanda o tutto UK restassero in Un. doganale Ue, potenzialmente anche per sempre, fino a nuovo accordo sul confine
11. Quindi, qual è la "nuova" soluzione di Johnson per salvare la pace in Nordirlanda e non far imbufalire unionisti e brexiters?

(non ridete)

Una DOPPIA UNIONE DOGANALE

Ossia l'Irlanda del Nord apparterrebbe sia all'unione doganale UK, sia a quella dell'Ue

Ma come?

#Brexit
12. Secondo il piano Johnson, l'Irlanda del Nord uscirebbe ufficialmente dall'unione doganale UE per entrare in quella britannica e partecipando a tutti i nuovi accordi commerciali di Londra (vietati con altri blocchi durante appartenenza Ue)

Ma, allo stesso tempo...

#brexit
13. ... dicevamo, allo stesso tempo sarebbe allineata alle norme commerciali Ue su qualità e sicurezza merci e alimenti per un certo periodo di tempo, anche qui potenzialmente indefinito.

E per realizzare tutto questo, ovviamente, i controlli devono essere nel Mar d'Irlanda.
14. Non solo: ci sarebbe anche un doppio sistema di tariffe, come già sentito con May ma poi accantonato per scetticismo sia di UK che di UE.

I dazi post #Brexit da applicare in Nordirlanda verrebbero pagati dalla GB all'UE, con Londra che rimborserà le aziende nordirlandesi 😱
15. Insomma, per farla semplice, il piano Johnson è una versione molto molto simile - ma con un altro "vestito" - del backstop di May soltanto per l'Irlanda del Nord.

E, NEL CASO ci fosse un accordo UK-UE a Bruxelles, poi dovrebbe rivendersela a unionisti e brexiter.

Non facile
16. Quindi, qualora ci fosse un miracoloso accordo UK-UE nelle prossime ore su queste basi, come farebbe Johnson a ottenere una maggioranza in un Parlamento che ha rigettato un piano molto simile a quello di Theresa May?

È difficile. Ma non impossibile.

Vediamo perché.

#Brexit
17. Decisivo sarà avere l'assenso degli unionisti nordirlandesi del DUP, sinora rigidissimi sulla questione. Negli ultimi giorni si erano ammorbiditi. Fino a quando il loro viceleader Nigel Dodds ieri mi ha detto in esclusiva delle frasi molto importanti.

repubblica.it/esteri/2019/10…
18. Dodds, oltre a essere molto scettico su questi nuovi piani di accordo, mi ha ripetuto per tre volte che

"L'Irlanda del Nord deve continuare a far parte INTERAMENTE dell'unione doganale BRITANNICA"

Il che è in palese conflitto con le basi di accordo nei negoziati tra UK e UE
19. Sinora è sempre stato così:

- Se gli unionisti del DUP votano contro l'accordo #Brexit (come visto già tre volte con May), anche i conservatori brexiter di ferro (che sono una quarantina scarsa) si accodano a loro per l'unità UK

Questa volta però le cose potrebbero cambiare
20. Potrebbero cambiare per due motivi:

- Lo stesso DUP, come le parole che mi ha detto ieri Dodds, è spaccato al suo interno tra oltranzisti e "realisti"

- I tory brexiter anche sono lacerati tra lealtà agli unionisti e fedeltà al loro prediletto premier Boris Johnson

#Brexit
21. Quindi mettiamo che Boris raggiunga un accordo con l'Ue simile a quello di May

- E mettiamo che gli unionisti dicano NO

- Stavolta almeno una 20ina di Tory #brexit-er, come Jacob Rees-Mogg (gif) ha detto oggi sul Telegraph, potrebbero voltar loro le spalle e seguire Johnson
22. Parentesi: da quello che so io, Johnson è oramai pronto a buttare a mare gli unionisti, qualora la loro decina di voti non fosse più necessaria, per portare a termine la #Brexit e passare alla Storia.

Ma sa di non avere ancora i numeri, quindi per il momento li tiene a galla
23. Ma, dicevamo, la 20ina di brexiter comunque non basterebbe.

Boris avrebbe bisogno di almeno un'altra 20ina di parlamentari laburisti ribelli, delle circoscrizioni a favore della #Brexit, che potrebbero ignorare la chiusura totale di Corbyn e dare una mano decisiva a Johnson
24. Ma insomma, fare calcoli ora è inutile, perché sarà in ogni caso tiratissima. E comunque prima Johnson deve portare a casa un accordo bollinato dall'Europa dopo il cruciale consiglio europeo del 17 ottobre.

Come abbiamo detto non facile. E c'è un'altra enorme complicazione.
25. E cioè: Johnson deve avere un accordo #Brexit - e approvato dalla Camera dei Comuni a Londra - entro il 19 ottobre, che sarà una giornata campale della politica britannica della Storia recente.

Per la prima volta da Guerra delle Falkland, il Parlamento si riunirà di SABATO!
26. Qualora Boris non l'avesse, sarebbe costretto da una legge delle opposizioni approvata di recente a chiedere l'ennesimo RINVIO della #Brexit, anche se lui ha ripetuto ossessivamente che il "31/10 si esce". Sarebbe una figuraccia enorme con molte conseguenze (lo vedremo prox)
27. Non solo: a completare il caos totale, cresce sensibilmente L'IPOTESI SECONDO REFERENDUM e sabato verrà messo ai voti.

Come ha scritto @JGForsyth i numeri alla Camera stavolta potrebbero esserci.

E potrebbero esserci ancor più se Johnson riuscisse a far passare un accordo.
@JGForsyth 28. Insomma, i prossimi 8 giorni saranno decisivi per la #Brexit.

In ordine di probabilità secondo me sono questi gli scenari:

1) Nuovo rinvio (perché un accordo abbisogna di tempo)
2) Accordo
3) No Deal (ora escluso da legge opposizioni, ma Johnson potrebbe trovare escamotage)
@JGForsyth 29. Ah, ovviamente, in ogni caso/scenario, ci saranno nuove elezioni generali molto molto presto, anche perché Johnson non ha più una maggioranza alla Camera dei Comuni.

Ci saranno con molta probabilità tra novembre e dicembre.

#Brexit
@JGForsyth 30. Vedremo
Io vi terrò ovviamente costantemente aggiornati, sin da domani, quando ci sarà il discorso della Regina Elisabetta alla Camera dei Comuni (e io sarò lì, vicino a lei, insieme a una decina di giornalisti britannici!) con racconti live da Westminster e analisi
#Brexit
@JGForsyth 31. Nel frattempo, vi ricordo che il 22 ottobre esce per Rizzoli il mio "Il popolo contro il popolo".

Un viaggio unico nel cuore della #Brexit con reportage, racconti e interviste esclusive.

Se volete pre-ordinarlo intanto è qui amazon.it/s?i=stripbooks…

Grazie e a presto 🇬🇧🇪🇺
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