Che chiedeva cinque miliardi per farle riavere Vincenzo.
La famiglia era disposta a trattare.
Nessun problema pur di riaverlo a casa.
Per questo il 18 febbraio 1990 uno dei fratelli, avvocato, era a Roma.
Fino a quella data il blocco veniva deciso da singoli magistrati in modo discrezionale.
Come fecero con Vincenzo. Uno dei pochi..
Divenne poi, con quella legge, una norma generale.
Quei soldi non sarebbero mai arrivati ai rapitori.
E Vincenzo?
Nessuno telefonò più.
Giovanna da quel giorno si definì una “vedova dell' Anonima'”.
Troppa.
007 deviati, mafiosi, pentiti della ‘ndrangheta, ambigue figure di avvocati e giornalisti e (si mormorava) centinaia di milioni della collettività pagati a non si sa chi.
Si mormorava.
Se n’è andata dopo un’agonia iniziata il 21 dicembre del 1989.
Per 22 anni ha chiesto, implorato, sperato di sapere qualcosa del suo Vincenzo.
Per deporre almeno un fiore sulla sua tomba.
Inutilmente.
Eppure quattro uomini mascherati si portarono via Vincenzo.
Una moglie che voleva solo sapere dove poter recuperare i resti del marito Vincenzo.
Per deporre almeno un fiore. Solo un fiore.