Sempre sull’acqua alta a Venezia c’è un’altra faccenda che non troverete sui giornali ed è quella delle valli da pesca chiuse. Una volta se ne parlava, oggi molto meno. Magari perchè i “proprietari” sono confindustriali, finanzieri e magnaschei in genere. Queste grandi porzioni >
di laguna sarebbero in teoria demaniali, cioè pubbliche, ma sono usate di fatto come beni privati e chiuse ai flussi di marea. Non vengono aperte neppure durante le calamità. Roba loro dicono, ma non sarebbe mica roba loro. Cosa ci fanno? Rappresentanza e festini buèi. Caccia >
soprattutto. Una botte da caccia alle anatre in valle costa come un appartamento di lusso. Se fossero aperte ci sarebbe qualche centimetro in meno di acqua a Venezia. Non ci vorrebbe mica molto, un’ordinanza prefettizia basterebbe e avanzerebbe.
Sarà che son ricchi e hanno mute >
Sarà che son ricchi e hanno mute >
di avvocati, sarà che magari ai festini ci va anche il prefetto, fatto sta che queste valli demaniali potrebbero dare un po’ di sollievo se fossero aperte. Non è neanche una questione economica visto che sono tutte in perdita e vengono mantenute solo per il lustro che danno.
Quanto sono estese? Parecchio.
Quanto potrebbero abbassare le acque alte? Non moltissimo, un po’, ma la questione è: perchè c’è una categoria di persone che se ne sbatte beatamente il cazzo delle disgrazie altrui in modo così sfacciato e protervo?
Quanto potrebbero abbassare le acque alte? Non moltissimo, un po’, ma la questione è: perchè c’è una categoria di persone che se ne sbatte beatamente il cazzo delle disgrazie altrui in modo così sfacciato e protervo?
Ma soprattutto: xchè non c’è nessuno che sollevi il problema di questo furto di beni comuni e dell’immoralità di questo comportamento, che ha comunque ricadute negative per la città di Venezia?
