Il MES è uno strumento essenziale per il buon funzionamento dell’euro. La questione di fondo è se l’Italia vuole continuare a far parte della moneta unica. Il mio commento per Affari e Finanza di @repubblica. #MES 
Il MES supera il principio - molto caro all’ortodossia tedesca - che non ci possano essere salvataggi nella zona euro. Ed è la base del ‘whatever it takes’ della BCE che ha messo fine alla crisi dell’euro. Davvero vogliamo abolirlo? (2)
La riforma del MES introduce delle modifiche - alcune volute dall’Italia, altre da Germania e Olanda. Stare nell’eurozona richiede dei compromessi. Se non se ne vogliono, allora bisogna uscire dall’euro, con tutte le conseguenze del caso. #MES (3)
Se la riforma del MES fosse così dirompente per l’Italia come temono i critici, lo spread sarebbe dovuto esplodere dopo il via libera a giugno. Non è accaduto. Se ci sarà mai una ristrutturazione del debito, questa avverrà perché non lo abbiamo tenuto sotto controllo. (4) #MES
È illusorio pensare a questo punto di barattare la riforma del MES con chissà quali contropartite. Le negoziazioni sono durate mesi e ci sono già stati compromessi. L’Italia ha molto da guadagnare da un’eurozona più coesa, perché diminuisce il rischio di crisi sistemiche (5) #MES
Uscire dal MES ha senso solo se si vuole uscire dall’euro. Con un piccolo dettaglio però: se l’Italia dovesse entrare in crisi, dovrebbe chiedere aiuto al FMI, che ha regole molto simili, se non più severe, del tanto odiato MES. (6/FINE) #MES
