“Che poi che teco alquanto avrà goduto, lussureggiando andrà con Questa e Quella, e invano ti udirem gridare aiuto: ma come indietro più non si ritorna, render solo potrai corna per corna”
In questi casi, a quei tempi, le donne generalmente si rassegnavano al tradimento. O rendevano pan per focaccia.
Io feci altro quando scoprii che mi aveva tradito con la mia amica Paola Ruga.
Me ne andai da lui e da Milano.
Mia madre allora sposò Alessandro Visconti d'Aragona. Anche a lui volevo un sacco di bene.
Uscì distrutto come uomo dopo due anni di prigionia. Non si riprese mai più. Io avevo tredici anni. Orfana di padre per la seconda volta.
Naturalmente mia madre si risposò un’altra volta.
Il 1° dicembre del 1828 partii per la Liguria.
E poi a Napoli. Firenze, e poi da clandestina a Nizza, per proseguire fino a Parigi.
Scriveranno che “Nessuno fece più di lei a Parigi per la propaganda dell’idea italiana"
Pio IX ci definì “donne costrette a rendere l’anima tra gli allettamenti di qualche sfacciata meretrice”.
Risposi con durezza che “Nostro Signore accettò che una donna di perversi costumi gli ungesse i piedi”
Maria Cristina Beatrice Teresa Barbara Leopolda Clotilde Melchiora Camilla Giulia Margherita Laura Trivulzio.
Non sarà per il fatto che ero una donna,vero?