Se c'è una misura che rappresenta la repressione extragiudiziale in Italia, quella è il DASPO.
Mattia Santori delle #sardine aggiunge un ulteriore tassello alle politiche repressive portate avanti egualmente da cdx (volto cattivo) e cdx (volto umano).
Mattia Santori delle #sardine aggiunge un ulteriore tassello alle politiche repressive portate avanti egualmente da cdx (volto cattivo) e cdx (volto umano).
Il DASPO nasce e viene sperimentato in materia sportiva: la legge 401/1989 all'art. 6 introduce una misura che i frequentatori degli stadi hanno imparato a conoscere molto bene e a chiamare sbrigativamente "diffida": il questore può impedirti di entrare in uno stadio anche se >
> sei stato solo denunciato. La materia è stata notevolmente rivista e riempita di ulteriori obblighi per il destinatario (specie l'obbligo di firma, il quale deve essere convalidato dal GIP).
Col tempo però ci si è detti: perché non estendere ancora il DASPO?
Col tempo però ci si è detti: perché non estendere ancora il DASPO?
A metterlo in pratica ci ha pensato il D.L. 14/2017 (o decreto Minniti). Al sindaco viene dato più che un potere di polizia un potere di pulizia: "daspare" chi "nuoce il decoro e la sicurezza urbana" in specifiche aree (specie di trasporto locale e ferroviario).
Con il risultato che a essere daspati, oltre ai parcheggiatori abusivi, sono anche i mendicanti o i senzatetto: altalex.com/documents/news…
ilpescara.it/cronaca/daspo-…
ilpescara.it/cronaca/daspo-…
Il "decreto Salvini" - che va solo ad aggiungere a una normativa già esistente - amplia la portata del DASPO urbano a tutte le condotte che "limitano la libera accessibilità e fruizione alle infrastrutture di trasporto", oltre che nei presidi sanitari e nelle aree fieristiche.
Ora, Santori dovrà spiegare quale autorità (pubblica o privata, tanto immagino che per lui sia lo stesso) dovrà irrogare una sanzione all'utilizzo di un social network, il bene giuridico che si intende violato da un comportamento "verbalmente violento" sui social, etc.
Ciò in un quadro dove il Sardino, quello contro "Lodio" incarnato per lui da Salvini, si proietta in precisa e regolare continuità con chi dice di voler combattere e anzi, rilanciando una misura che andrà ulteriormente a presidiare quei minimi spazi di libertà concessici.
