1) A dicembre 2019 gli occupati diminuiscono di 75mila unità. Su base annua il dato è ancora positivo (+136mila) ma bruciati quasi tutti i posti guadagnati tra novembre e ottobre. #Istat 
2) Il calo è presente in misura maggiore tra i lavoratori maschi (-54 mila) ma colpisce anche le femmine con -21 mila lavoratrici. Su base annua resta l'aumento. Su quella trimestrale i maschi calano di 6 mila. #Istat
3) Invariato il numero dei disoccupati sia nel mese che nell'ultimo trimestre. In caso di 143 mila rispetto allo scorso anno. Non sembra pervenuto l'effetto "attivazione" del Reddito di cittadinanza che avrebbe dovuto generare aumento dei disoccupati riattivati. #Istat
4) Tornano invece a crescere gli inattivi di 42mila unità, ma restano in calo sull'anno (-115mila). #Istat
5) I tassi tornano a scendere leggermente con il tasso di occupazione complessivo che torna al 59,2% (comunque tra i più alti di sempre), quello maschile al 68% e quello di inattività che torna a crescere. #Istat
6) Il dato che colpisce è il calo di ben 75mila occupati permanenti che va ad annullare i +67mila del mese di novembre. Crescono invece di 17mila unità quelli a termine. #Istat
7) Sostanzialmente invariata la condizione dei giovani 15-24 anni con pochi occupati in più (6mila) e qualche inattivo in meno (9mila). #Istat
8) Il vero segmento critico è quello dei 25-34enni il cui tasso di occupazione cala dello 0,4% e quello dei 35-49enni per cui cala dello 0,3% con un rispettivo calo di occupati (legato anche ad effetti demografici) di 28 e 51 mila unità. #Istat
9) Letto però depurato dalla componente demografica il dato va a vantaggio della fascia 15-34 anni. #Istat
10) In sintesi: dati brutti che mostrano un forte calo degli occupati, soprattutto permanenti e autonomi. I dati economici giunti negli ultimi mesi si stanno traducendo nel mercato del lavoro. #Istat
