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1) A luglio 2019 il numero degli occupati diminuisce di 18mila unità, il primo calo dopo cinque mesi di crescita consecutiva. Su base trimestrale il dato è positivo (+101mila) e su base annua anche (+193mila). #Istat 
2) Il calo riguarda sia maschi (-10mila) che femmine (-8mila). Sul trimestre i maschi guidano la crescita occupazionale (+68mila) rispetto alle femmine (+34mila) mentre su base annua il risultato è opposto con +136mila femmine e +57mila maschi. #Istat
3) Crescono i disoccupati di 28mila unità, ma allo stesso tempo diminuiscono gli inattivi di 28mila, aumenta anche di 10mila unità la forza lavoro. Quindi il risultato resta negativo come dimostrano i 18mila occupati in meno. #Istat
4) Il tasso di occupazione cala leggermente al 59,1%, al penultimo posto in Europa. Quello di disoccupazione cresce al 9,9% (terzo posto in Europa) arrivando a sfiorare il 10% che pensavamo di esserci lasciati alle spalle. #Istat
5) Grosso calo nel mese dei lavoratori dipendenti che diminuiscono di 46mila unità, quasi tutti (44mila) lavoratori a tempo indeterminato. Questo è dato più importante del mese. Gli autonomi (+27mila) contribuiscono a attutire il calo complessivo e recuperano dopo il mese scorso.
6) Su base annua è chiaro il trend diverso rispetto agli ultimi anni con gli occupati permanenti che crescono di quasi 200mila unità e quelli a termine fermi. Le cause, come sappiamo sono molte e nei prossimi mesi si capiranno meglio. #Istat
7) Cresce la disoccupazione giovanile al 28,9% ma aumenta anche il tasso di occupazione dello 0,3% e diminuisce il tasso di inattività dello 0,7%. Quindi il dato è meno negativo di come si potrebbe pensare. #Istat
8) Tasso di occupazione cresce anche (+0,2%) tra le persone tra i 25 e i 34 anni mentre diminuisce dello 0,2% tra i 35 e i 49 anni e tra i 50 e i 64. Si tratta del secondo mese nel 2019 in cui si nota un calo dell'occupazione negli over 50, legato alle dinamiche pensionistiche.
9) Depurati dalla componente demografica troviamo dati positivi per l'occupazione giovanile, con gli occupati che crescono del 2,4%, più dell'1,3% degli over 50. Una inversione di tendenza dopo molti trimestri in direzione opposta. #Istat
10) In sintesi: rallentamento del mercato del lavoro che, visto il forte calo dei lavoratori a tempo indeterminato, sembra suggerire rallentamento generale dell'economia. Inizia a sentirsi il venir meno dell'effetto Fornero sugli over 50, e forse appare effetto Quota 100. #Istat
