Ricapitolando: abbiamo capito che il MES “senza condizioni” non era una strada per tre motivi, uno politico e due tecnici:
1) motivo politico: l’opposizione della “Lega Anseatica” (e della Germania) per le note resistenze a condividere i rischi di qualsiasi tipo con gli altri Paesi europei (qui un’ANSA di lunedì) 
Traduzione pratica di questo atteggiamento: la proposta portata all’Eurogruppo da Regling prevedeva un Memorandum (MoU) per i paesi che avessero chiesto soldi al MES.
Quindi i tedeschi sono cattivi!? No. Semplicemente, il principio che l’uso del MES sia soggetto a rigorose condizioni è incorporato nel TFUE (art. 136, comma 3, aggiunto con decisione del Consiglio del 25/3/2011: eur-lex.europa.eu/legal-content/…). I tedeschi rispettano le regole.
“Ma le condizioni sarebbero state affievolite!” ha detto per un po’ il Governo. Peccato che il Regolamento 472/2013 prevede che i Memorandum possano essere successivamente modificati a maggioranza qualificata (quindi l’Italia non avrebbe veto): eur-lex.europa.eu/legal-content/…
Quindi, balle! I Governi del Nord fanno il loro lavoro: rispondono ai loro elettori nel quadro delle regole esistenti. Il nostro ha perso tempo su ipotesi impossibili o pericolose, senza riferire al Parlamento. Dicono che ce lo meritiamo. Lo vedremo dopo le prossime elezioni. 👋
