Dallo studio Gandini già emergeva un quadro di contagi tra il personale #Scuola molto preoccupante.
Analizzando le tabelle dei gg. 23-28 Nov. il quadro è tragico:
In quei giorni si sono contagiati 155693 italiani pari a ca. 0,26%
TUTTE LE COMPONENTI SCUOLA SUPERANO TALE VALORE!
Si tratta di percentuali assurde per il personale della #Scuola!
Mettendo anche i contagi di domenica 29 nella popolazione (portandola a 0,307%) Personale non docente a #Scuola risulta essersi contagiato più di 6 volte la popolazione!
Segue docenti dalle tab. 4-5 allegate:
Grande rischio per i docenti del I CICLO. Contagi superiori di 5 volte dei contagi della popolazione!
Maggiore rischio in #Scuola infanzia: più di 7 volte poi primaria e medie.
(superiori non incluse nello studio contagi settimanali poiché in DAD)
This is the study that figured out, but didn't enlight a surprising excess in #COVID19 cases among #school personnel, expecially in the weekly survey, 155693 among 60M:
They reached more than seven times cases in population! medrxiv.org/content/10.110…
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Bucci nota che le regioni sono su una retta, ma ciò è prevedibile: il setting scuola è più o meno lo stesso (regole, tipo di attività, ambienti, capienza), l'epidemia diffusa in tutta Italia!
Ma che retta è?
Ciò che conta è quale retta!
È la pendenza, più o meno grande, che ci dà indicazioni di quanto è rilevante e incida il numero di casi nella #Scuola
Bucci di questo non parla: Dal fitting che vedete i casi sono 18,4% e sono molto di più di quanto ci si aspetti di trovare!
Lentamente sta emergendo la scomoda verità sulla #Scuola:
Non era sicura e sembra contribuire all'evoluzione dell'epidemia.
Dagli ultimi dati @wireditalia si può anche rilevare un'altra sorpresa, il I Ciclo presenta rischio paragonabile a II Ciclo o almeno non trascurabile.
Questa informazione ha una notevole importanza, soprattutto alla luce della enorme diversità di provvedimenti che riguardano questi due ordini.
Ad esempio scuola elementare e prima media per il Governo restano in presenza anche in zona rossa a prescindere dai numeri del contagio
Dai dati ottenuti risultano per il I-Ciclo: 38847 casi per II-Ciclo 26133 casi
Le persone coinvolte nel I-Ciclo (alunni e personale) sono stimate in ca. 4585000 nel II-Ciclo 2943000 questo porterebbe alle percentuali approssimate sotto nel grafico:
Molte persone qui su Twitter hanno evidenziato criticità irrisolte sulla #Scuola, che affronta l'emergenza restando aperta in tutta Italia (online o in presenza)
Purtroppo però non hanno voce, né sulla stampa né sui media né sulle riviste specializzate. Eccovi alcuni di loro:
Se volete leggere un sunto della problematica e se volete avere lo specchio di quella che è la vera Anima della Scuola leggete questa splendida lettera di @EroeSemantico
Chi in presenza, chi online, insegnanti e studenti stanno dando ciascuno il loro meglio per poter coltivare il sapere, sviluppare le potenzialità dei giovani e crescere insieme.
Chi usa la parola riaprire, non ne tiene conto.
La #Scuola online fatica spesso a raggiungere gli alunni più svantaggiati, socialmente soprattutto e economicamente, ancor più di quanto faccia in condizioni normali, non si può non tenere conto di questo.
Bisogna impegnarsi a tornare a una didattica inclusiva e in presenza.
"Il Covid è implacabile e dobbiamo essere più tempestivi nell’osservare le curve. Solo così eviteremo la terza ondata. La vera sfida? Si gioca sulla #scuola"
"Settembre è iniziato con un Rt relativamente alto e – cosa incredibilmente interessante ma poco sottolineata – per tutto il mese Rt è sceso lentamente, fino a 1,2. In un contesto, è giusto sottolinearlo, in cui si riattivavano fabbriche, professioni bar, ristoranti.
La scuola ha riaperto con tutte le attività e i contatti che le girano attorno. Lì per lì non si è registrato alcuno scossone, ma accanto a molti #asintomatici e paucisintomatici hanno iniziato a crescere, giorno dopo giorno ma in modo estremamente rapido, gli infetti.
Nuove evidenze di ciò che era logico attendersi: Ahimé!
La #Scuola non riflette solo la situazione epidemiologica esterna, se monitorata bene, come hanno fatto in Canada, è fonte di contagio e forse persino motore dell'epidemia.
Dr. Karl Weiss, presidente microbiologi-infectiologi:
"Le scuole sono state il motore della seconda ondata in Quebec, anche se il governo non lo vuole ammettere. Il numero di casi è salito 14 gg dopo l'apertura di ciascuna tipologia di scuola."
(è analoga salita anche in Italia)
"Il probabile motivo per cui le infezioni di COVID-19 non si abbassano da più di 200 al giorno è che la trasmissione sia attiva nelle scuole"
(Attialmente a Montreal infatti gli outbreak scolastici superano quelli lavorativi e sanitari.)