1/n Alle 21 di Londra, le 20 italiane, la BBC manderà in onda "#Putin Vs the West", documentario straordinario dedicato a Vladimir Putin e alle sue relazioni con il leader internazionali. Ma un'anticipazione dedicata alla telefonata intercorsa fra il leader del Cremlino e Boris
2/n Johnson sta già facendo discutere.
I fatti: l'ex primo ministro del Regno Unito ha dichiarato di aver ricevuto - prima dell'invasione - una minaccia da parte del presidente russo.
Essa ha avuto luogo in quella che viene descritta come una "lunghissima" telefonata nel
3/n febbraio 2022.
In risposta all'avviso di Johnson, secondo cui la guerra sarebbe stata per la #Russia una "catastrofe totale", Vladimir Putin rispose che "gli sarebbe bastato un minuto".
Come contestualizzare questa frase? Johnson ha ricostruito il colloquio, sostenendo di
4/n aver avvisato Putin che l'invasione dell'#Ucraina avrebbe portato a sanzioni occidentali e ad un aumento delle truppe #NATO ai confini della Russia. L'ex inquilino di Dowing Street ha anche cercato di "tranquillizzare" Putin, ribadendo che l'Ucraina non sarebbe entrata nella
5/n NATO "nel prossimo futuro".
Ma, ha raccontato BoJo, "ad un certo punto mi ha minacciato, dicendo: 'Boris, non voglio ferirti ma, con un missile, ci vorrebbe solo un minuto' o qualcosa del genere".
Quella minaccia era autentica? Era figlia di una valutazione profonda o era
6/n soltanto il bluff di un leader frustrato? Johnson ha dichiarato: "Credo che dal tono molto rilassato che assumeva, dalla sorta di aria di distacco che sembrava avere, si stesse solo prendendo gioco dei miei tentativi di indurlo a negoziare".
Eppure i precedenti di Mosca con
7/n il Regno Unito (si pensi all'avvelenamento dell'ex spia #Skripal a Salisbury) rappresentano un inquietante memento, che #BorisJohnson non avrebbe potuto sottovalutare in qualità di primo ministro.
Il documentario ha anche svelato che l'11 febbraio il Segretario alla Difesa
8/n del Regno Unito, Ben #Wallace, lasciò il vertice a Mosca con l'omologo Sergei #Shoigu con l'assicurazione che la Russia non avrebbe invaso l'Ucraina, sebbene entrambe le parti sapessero che era una bugia.
Wallace l'ha descritta come una prova di forza: "Penso che si tratti di
9/n dire: 'Sono potente'. Ti mentirò, tu sai che sto mentendo e io so che tu sai che sto mentendo. E continuerò a mentirti".
All'uscita dall'incontro, il generale Valery #Gerasimov, capo dello Stato Maggiore russo, disse lui: "Non saremo mai più umiliati".
10/n Meno di due settimane dopo, mentre il 24 febbraio i carri armati superavano il confine, Johnson ricevette una telefonata nel cuore della notte dal presidente #Zelensky: "Era molto, molto calmo", ha ricordato Johnson. "Ma mi disse: 'Stanno attaccando dappertutto'".
11/n Johnson ha detto di essersi offerto di aiutare il Presidente a mettersi in salvo: "Non ha accettato la mia offerta. Eroicamente, è rimasto dov'era". steadyhq.com/it/dangelodario
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1/n La seconda puntata di "Putin Vs the West", eccezionale documentario BBC, scandisce le tappe di avvicinamento alla guerra in #Ucraina fornendo incredibili testimonianze su tattica e "stile" di Vladimir #Putin in fatto di politica estera.
Bugia, bluff, cinismo: armi
2/n nell'arsenale dell'uomo del Cremlino, utilizzate in più e più occasioni, già a partire dalle crisi in #Libia e #Siria.
David #Cameron, già primo ministro inglese, spiega: "Ogni volta che trattavo con lui, sapevo che era un uomo pericoloso, complicato, e potenzialmente molto
3/n cattivo". Ma nel febbraio del 2011, con le rivoluzioni della Primavera Araba che rovesciano i dittatori di Tunisia prima ed Egitto poi, Vladimir Putin è un interlocutore indispensabile quando l'Occidente pensa che l'unico modo per spodestare Mu'ammar #Gheddafi sia un
1/n Dopo aver visionato in anteprima "#Putin Vs the West", in onda questa sera sulla BBC, posso dire che l'anticipazione sulla telefonata intercorsa fra #BorisJohnson e Vladimir Putin è solo una - e nemmeno la più fragorosa - delle bombe giornalistiche di cui oggi i cittadini del
2/n Regno Unito potranno godere in prima serata.
Il documentario è di fatto una ricostruzione storica attraverso il metodo del "dietro le quinte", un susseguirsi di retroscena raccontati dai protagonisti che mette sotto la lente di ingrandimento gli avvenimenti e le negoziazioni
3/n che hanno condotto fino all'odierna situazione tra #Russia e #Ucraina.
La prima delle tre puntate della serie prende le mosse dall'#Euromaidan e arriva fino alla firma degli accordi di #Minsk, ma per rendere chiaro quanto la cronaca sia strettamente collegata alla storia di
1/n Il memorandum confidenziale redatto da Mike Minihan, alto generale dell'aeronautica USA, è da intendersi come un inquietante memento.
Mai un comandante militare del suo livello si era spinto ad azzardare uno scontro tanto ravvicinato tra Stati Uniti e Cina, indicando nel 2025
2/n la data di un possibile, se non addirittura probabile, conflitto.
Nel documento riservato ottenuto da NBC News e visionato dal Financial Times, l'attuale vertice dello US Air Mobility Command si rivolge ai suoi superiori trasferendo il senso del dramma di cui è ambasciatore.
3/n "Spero di sbagliarmi - scrive - Il mio istinto mi dice che combatteremo nel 2025".
Ma le valutazioni di un uomo come Minihan non si basano soltanto sui suoi umori. Il generale vede un allineamento dei pianeti, intesi come "la squadra di Xi, la logica e l'opportunità".
🚨🇮🇹🇱🇾 1/n Attenzione a quanto sta accadendo in #Libia in questi minuti. Nel giorno della visita di Giorgia #Meloni a #Tripoli, decine di manifestanti prendono d'assalto la sala di controllo della Mellitah Oil & Gas, società libica che collabora con #Eni chiedendo di tagliare le
3/n Fonti del comparto petrolifero della Mellitah Oil and Gas Complex: la pressione del #gas verso l'#Italia dal gasdotto #Greenstream è stata diminuita del 50%.
🚨🇺🇦RETROSCENA 1/n Pochi giorni a Natale. Volodymyr #Zelensky viene ricevuto da Joe #Biden alla Casa Bianca. Per il primo viaggio all'estero dall'inizio dell'invasione russa, il presidente ucraino ha fissato l'asticella molto in alto. Il leader del mondo libero lo ascolta
2/n attentamente all'interno dello Studio Ovale, così come ha fatto per giorni e giorni al telefono, ormai da quasi un anno. Ma guardarsi dritto negli occhi è altra cosa. E forse nemmeno il navigato presidente USA si aspetta di ricevere quella richiesta. Sa che l'Ucraina ha
3/n urgente bisogno di un salto di qualità nel sostegno alla sua causa, di armi più potenti, ma quando Zelensky chiede la consegna di missili a lungo raggio e carri armati, la questione cambia.
Sulla prima richiesta il "no" americano è netto: le assicurazioni di #Kyiv non bastano
🚨🇮🇱 #Israele. Almeno cinque persone uccise in una sparatoria nel quartiere di Neve Yaakov a #Gerusalemme. Tensione alle stelle.
2/n L'assalitore avrebbe preso di mira una sinagoga. Il bilancio delle vittime è in aumento: Channel 12 parla di 8 morti. Il terrorista sarebbe stato "neutralizzato".