Thread by @ViandanteF

Oggi #25aprile si festeggia la #Liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista (inevitabile dopo il “tradimento” italiano dell’8 settembre).
Questa LIBERAZIONE purtroppo coincide con l’OCCUPAZIONE del nostro paese da parte degli #USA, occupazione ancora in essere.
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Questo passo storico sfugge ai più, vittime inconsapevoli della propaganda e fruitori delle apparenti regalie dei nuovi padroni d’oltreoceano. Da quel giorno infatti non c’è decisione dei Governi italiani che non debba essere preventivamente avallata da #Washington.
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Chiunque abbia osato opporsi a questo status quo è scomparso prematuramente in un incidente aereo, per una improvvisa malattia o per una via giudiziaria. #Olivetti #Mattei #Craxi sono solo alcuni casi eclatanti. La diffusa consapevolezza di queste CASUALITA’ nei primi 78 anni
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di dominio dell'Impero Americano ci porta ad osservare come anche #Meloni sia passata in 24 mesi da "sovranista incazzata" a perfetta interprete dei consigli elargiti dai suoi nuovi riferimenti dell'Aspen Institute. #Prodi conferma su #La7 che "altrimenti cadono i Governi".
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Quanto emerso ultimamente grazie ai #TwitterFiles non fa altro che confermare come una ciliegina sulla torta l'entità di questo dominio (Goebbels fu buon maestro) che si è logicamente esteso dalla politica, alla televisione, al web.
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Siamo sotto dittatura e non ce ne rendiamo neanche conto. La nostra VITA è quanto di più lontano esista dalla DEMOCRAZIA perché possiamo scegliere solo fra le opzioni concesse. L'ottimo tentativo di @elonmusk non ha bloccato la censura sui Social e chi non si allinea scompare.
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Di #Facebook sappiamo molto ma forse non tutto. I suoi censori itiani di OPEN fanno quotidianamente il loro sporco lavoro in maniera egregia oscurando i contenuti scomodi o definendoli fake news, fino alla sospensione dei profili.
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Ovvio che chiunque abbia voglia di contrastare la NARRAZIONE e si vede deriso, additato o cancellato, perda gradualmente forza e fiducia. Il metodo è:
"colpirne uno per educare cento" cioè repressione.
O ti allinei o vieni eliminato mediaticamente.
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Su #Instagram la storia non è molto differente. Per #TikTok la faccenda è ancora più semplice: stanno direttamente demonizzazione la piattaforma, un po' come il contorno viola sulle persone a rischio #AIDS nello spot TV del 1989...
Ve lo ricordate?
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A proposito, non trovate che "Se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide" sia tristemente simile a "Se non ti vaccini muori e fai morire" ?
Se la comunicazione in ambito sanitario è rimasta in pratica TERRORISMO lo dobbiamo al motto "squadra che vince non si cambia".
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La strategia DIVIDE ET IMPERA è da millenni la più semplice ed efficace per dominare i popoli. In una terra storicamente campanilista essa raggiunge vette inarrivate. La #TV opera h24 raggiungendo sia il pensionato lucano con #RAI3 che il meneghino benestante in #ZTL con #SKY
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Tutto ciò avviene pomposamente e incessantemente nel solco dei mantra #globalisti, secondo il volere delle élites dominanti, senza che nessuno ne abbia contezza. Non sta accadendo nulla di male, anzi, stiamo facendo un sacco di belle cose...
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Stiamo salvando il Pianeta usando auto elettriche, facciamo diventare ecosostenibili le nostre case, tutto a spese nostre.
Stiamo combattendo per la "libertà e democrazia" in #Ucraina contro il nostro fornitore di energia ma cosa vuoi che sia...
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Stiamo insegnando ai nostri figli ad essere fluidi, cioè saper essere sia maschi che femmine. Stiamo accogliendo "chi scappa dalle guerre" senza passaporto ma con 5.000 dollari di argent de poche e un #iPhone14 per i selfie e le videochat con i parenti in #Africa

Sembrerebbe che siamo proprio dei "bravi guaglioni" ma la triste realtà è che siamo dei "grandi coglioni" che vivono in una bolla mediatica e DIPENDONO dalle #notizie (e da chi ce le dà) e che siamo ancora troppo pochi a rendercene conto.
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Non dimenticherò mai il disagio di Massimo Leoni di #SkyTG24 quando, anni fa, disse testualmente che i metodi di comunicazione alternativi di #Trump, attraverso i SOCIAL, riuscivano a DISINTERMEDIARE l'informazione, cioè i giornalisti (e i loro mandanti).
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Sono un fermo e fiero sostenitore dell'assioma "CHI CONTROLLA I MEDIA GOVERNA", tanto è vero che il tweet fissato sulla mia TL cita l'On. @AlbertoBagnai (che non smetterò mai di ringraziare) che se ne rese conto molto prima di me e della stragrande maggioranza.
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Concludo questo ragionamento con un invito alla riflessione su una strofa dell'inno di #Mameli:
"Noi fummo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi".

Non la conoscevate vero?
Infatti non è la parte che ci hanno insegnato.
Chiedetevi perché.

18/FINE