Settimio ha 23 anni, nato a Roseto degli Abruzzi, un centro della provincia di Teramo. Rimasto orfano di padre è andato a vivere con la madre e cinque fratelli a Mosciano Sant'Angelo. Le necessità economiche della famiglia lo hanno indotto a cercare un lavoro nella polizia. 
A dicembre Settimio terminerà il corso nella polizia. Una volta ottenuti i gradi di vicebrigadiere avrà uno stipendio di 200.000 lire. Soldi importanti. Avrebbe potuto finalmente mandare dei soldi alla mamma, vedova, che viveva al paese con altri cinque figli.
Settimio è alto, robusto, fidanzato con una ragazza del suo paese. A dicembre, ottenuto lo stipendio, intende sposarla. Buono, coraggioso, onesto e giusto lo definiscono i colleghi.
#MdT 21/04/1977 - Oggi Settimio deve prestare servizio di ordine pubblico durante una manifestazione indetta a Roma dall'area dell'autonomia. La tensione è salita bruscamente dopo gli scontri di piazza di Bologna tra studenti di CL e della sinistra extraparlamentare.
#MdT 21/04/1977 - La mattinata è trascorsa. Lo sgomberò l'Università Sapienza occupata da studenti dell'area dell'Autonomia è stata fatta. Settimio pensa che in fondo la mattinata è passata tranquillamente. Ma nel primo pomeriggio accade qualcosa. Qualcosa di tragico.
#MdT 21/04/1977 - Appartenenti all'area degli autonomi cominciano a gettare bottiglie Molotov sulle forze di polizia. Vicino alla città universitaria, un gruppo di manifestanti apre il fuoco contro le forze dell'ordine. Settimio è spaventato, come l'amico agente Antonio Merenda.
#MdT 21/04/1977-Settimio è a terra, colpito da due proiettili. Uno è penetrato nella bocca, gli ha spezzato due denti prima di fermarsi nella regione vertebrale. Inutili i soccorsi. Settimio Passamonti, è morto. Un testimone:“L’ho visto girar su se stesso e cadere senza un grido”
#MdT 23/04/1977 - Basilica di San Lorenzo. Tre corone di fiori, una bandiera tricolore, un casco bianco posato dagli agenti sulla bara. Un dolore immenso per la madre, per i fratelli, per gli amici e colleghi tutti. Per la fidanzata, arrivata dal paese. Non hanno più lacrime.
Il governo vietò tutte le manifestazioni nel Lazio per un mese ed il Ministro dell'Interno Francesco Cossiga annunciò il provvedimento alla stampa dichiarando: "Deve finire il tempo dei figli dei contadini meridionali uccisi dai figli della borghesia romana".
Le indagini non portarono all'identificazione dei responsabili. L'assassinio del giovane Settimio Passamonti è rimasto impunito.
Ho passato gli ultimi anni a ripercorrere la vita e il dolore delle vittime, dei loro familiari, mogli, mariti, figli e amici. Vittime invisibili sopravvissute, ma con la morte dentro. Per trovare la risposta ad una domanda che ad oggi ancora non ho: "Perchè?"
